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 2014  maggio 28 Mercoledì calendario

FAMIGLIE SEMPRE PIÙ «BESTIALI» UN ANIMALE PER OGNI ITALIANO


È appena uscita la VII edizione del Rapporto Assalco- Zoomark. Il documento fornisce ogni anno un aggiornamento sul mercato che ruota attorno agli animali d’affezione, oltre a novità e tendenze legate al ruolo di questi, che ormai possono essere definiti, a tutti gli effetti, dei «familiari».
Quest’anno il documento è arricchito da una ricerca realizzata da Iri Information Resources, il cui tema centrale è lo speciale rapporto tra proprietario e animale. Dall’analisi emergono dati confortanti che impongono però serie riflessioni per i politici. Ben il 92% degli intervistati dichiara di non poter più fare a meno di un animale da compagnia.
Il 91% ritiene che gli animali contribuiscano a tenere unita la famiglia e il 90% ritiene che i pet trasmettano gioia e buonumore, contribuendo attivamente alla serenità in casa.
L’indagine ha approfondito il ruolo sociale e familiare dei pet con esiti a dir poco sorprendenti.
L’87% degli intervistati non ha dubbi sul fatto che l’animale d’affezione faccia passare alle persone più tempo in famiglia, mentre l’84% è sicura che il pet sia di stimolo per una vita più attiva e sia in grado di alleviare le tensioni della vita quotidiana e addirittura i litigi.
Il dato forse più clamoroso che emerge dallo studio è che il 96% dei proprietari italiani, secondo quanto rilevato da Iri, è attento alla salute dell’animale e contemporaneamente, il 90% degli intervistati afferma di occuparsi personalmente del pet.
I due dati, analizzati insieme, confermano che gli italiani amano prendersi cura dei loro animali da compagnia, così come degli altri membri che compongono le loro famiglie.
Un altro dato che ha un enorme valenza sociale, anche se in valori assoluti non sembra un risultato esaltante, è il seguente. Una percentuale sorprendente, il 55% dei genitori proprietari di animali d’affezione, afferma che i loro figli preferiscono giocare con i pet piuttosto che con i videogiochi. Cani, gatti e altri pet sono quindi veri e propri compagni di giochi per i più piccoli.
Per quanto riguarda gli anziani, la quasi totalità (97%) degli intervistati concorda sul fatto che gli animali abbiano un effetto benefico nella loro vita, incoraggiandoli a restare attivi e a mantenersi giovani, sia fisicamente che mentalmente, per merito del tempo libero e delle cure che costantemente gli dedicano.
Rispetto ai bambini, nel caso degli anziani, è ancora più alta la percentuale dei proprietari che si espongono, raccomandando la presenza in casa di un pet: sono infatti il 97% degli intervistati a condividere questa opinione.
Il cane rimane il pet più diffuso, occupando il 56% delle dimore nazionali, mentre a ruota viene il gatto con il 49,7%. Con una certa sorpresa le tartarughe ( 7,9%) superano la presenza dei conigli nani (5,3%.).
Il quadro che ne esce dunque è quello di animali ormai «in famiglia » e, seppure in tempi di vacche magre, la politica dovrà studiare adeguate agevolazioni (vedi la cancellazione dell’ Iva al 22% sulle prestazioni medico veterinarie) per chi è ormai considerato un parente bisognoso di cure.