Chiara Pellegrini, Libero 27/5/2014, 27 maggio 2014
COMUNALI IL NUOVO CHE AVANZA: DE MITA SINDACO DI NUSCO
ROMA La recente tornata elettorale segna un importante, seppur non ufficiale, ritorno, quello della Democrazia Cristiana. Lo ha detto Barbara Spinelli, capolista per L’Altra Europa con Tsipiras, «il Pd somiglia molto alla democrazia cristiana». Lo conferma l’elezione a sindaco, alle tenera età di 86 anni, di un ultra decano di piazza del Gesù: Ciriaco De Mita. Luigi Ciriaco De Mita, ex presidente del Consiglio, ex segretario e presidente della Dc, è stato eletto nelle elezioni comunali sindaco del suo comune di origine: Nusco, in provincia di Avellino. Un vero e proprio plebiscito. De Mita è stato eletto con 1.136 voti, pari all’80%, lasciando alla sua sfidante, l’ingegnere Rosanna Secchiano, 336 voti (20%). «Voglio ringraziare gli elettori di Nusco», ha detto incredulo e commosso «perché un così largo consenso dimostra che hanno afferrato che la novità vera sta nella continuazione della storia».
Intanto la nuova “Dc”, il parito democratico di Matteo Renzi, vola anche a livello comunale, scippando al centrodestra anche il baluardo di Prato conquistata cinque anni fa. Matteo Biffoni (Pd) è stato eletto infatti con circa il 58,9% dei voti. Il candidato del centrodestra e sindaco uscente Roberto Cenni si ferma invece al 28,41%. Al terzo posto il candidato del Movimento 5 Stelle, Mariangela Verdolini, che raggiunge l’8,88%. A Firenze Dario Nardella, successore di Matteo Renzi, passa con oltre il 60% delle preferenze, lasciando al palo il candidato del centrodestra Marco Stella (12,04%). Anche in Emilia Romagna il Pd fa incetta di sindaci. Tuttavia mentre entre a Reggio Emilia, Cesena e Forlì le coalizioni di centrosinistra sembrano avere la vittoria alla portata di mano, Modena e la piazza in cui il candidato dem, Gian Carlo Muzzarelli, fatica di più. Pur essendo ampia la forbice Muzzarelli è sul filo del 50,3%, seguito da Marco Bortolotti (M5s) col 16,5% e Giuseppe Pellacani (Fi) col 12%. Pesaro si conferma città rossa e ha già il suo sindaco Matteo Ricci (60,3%), vice presidente nazionale del Pd al primo turno. Urbino invece, di tradizioni altrettanto rosse, vacilla e per la prima volta andrà al ballottaggio. È piuttosto stretta la forbice a Urbino tra la candidata del centrosinistra Maria Clara Muci (36,8% dei consensi a 17 sezioni scrutinate su 20) e Maurizio Gambini (32,89%), sostenuto Ncd-Udc, Forza Urbino. Viaggia sicuro verso la riconferma al primo turno il sindaco di Ascoli Guido Castelli (Fi), alla testa di una coalizione di centrodestra con una miriade di liste civiche. A metà sezioni scrutinate, si sarebbe attestato sul 58%, mentre il suo principale sfidante Giancarlo Luciani Castiglia si è fermato al 16%, e Massimo Tamburri, di M5S, all’8,12%.
Si profila il ballottaggio anche a Padova, Cremona e Potenza. A Padova, Ivo Rossi, centrosinistra, facente funzioni dal giugno 2013 dopo la nomina a ministro di Flavio Zanonato nel governo Letta, dovrà molto probabilmente andare al ballottaggio e vedersela con Massimo Bitonci (Fi, Lega). Anche Cremona potrebbe andare al ballottaggio il sindaco uscente Oreste Perri (centrodestra) si è finora fermato al 33% circa dei consensi, superato dall’esponente di centrosinistra Gianluca Galimberti, che tuttavia non raggiungerebbe il 50%. Ritorno alle urne anche a Potenza, dove si dovrà decidere tra il candidato sindaco Luigi Petrone (48,48%), sostenuto dal Pd e da altre sette liste del centrosinistra e Dario De Luca ( (Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia e una lista civica). Risultato ancora incerto e ballottaggio probabile anche al primo turno a Bari, dove il candidato di centrodestra Domenico Di Paola è sopra il 32% e mentre Antonio Decaro del centrosinistra è intorno al 50%.