26 maggio 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - LA VITTORIA DI RENZI
I DATI
ROMA - Trionfa il Pd di Matteo Renzi: con il 40,8%, batte il record di Veltroni del 2008 (37,5% con l’Idv), stravince nelle cinque le circoscrizioni e diventa il primo partito dell’area socialdemocratica europea, arriva quasi a doppiare l’M5S e a superare la somma di grillini e Forza Italia. Non solo, il Partito Democratico resta l’unica forza politica italiana a far meglio, in numeri assoluti, del 2013 di oltre due milioni e mezzo di voti (in percentuale sale del 15%) e fa capire a tutti che sarebbe in grado di vincere da solo eventuali elezioni politiche con l’Italicum. Cinque dati tutti in positivo, un pokerissimo che esce dalle carte in mano di Renzi e costringe in un angolo grillini e berlusconiani.
SPECIALE: I RISULTATI IN ITALIA / LA MAPPA D’EUROPA
I primi dovranno adesso spiegare le minacce e l’arroganza delle ultime settimane, raccontare agli italiani come hanno fatto, in meno di un anno di opposizione “pura e dura” a perdere quasi 5 punti in percentuale passando dal 25,5% al 21,2% e da 8 milioni e 689 mila voti a 5 milioni e 800 mila. Dato che segna una pesante sconfitta anche di fronte a un calo percentuale degli elettori dal 75,2% (politiche 2008) al 57,22 % di ieri. Per Forza Italia, poi, c’è un crollo spaventoso da 7 milioni e 332mila (21,6%) del Pdl a un misero 16,8% oggi, pari a non più di 4 milioni e 600 mila voti.
Insomma, l’Italia si sveglia molto più “seria” del resto d’Europa e può paragonare la sua stabilità a quella (per tanti versi diversa) di una Germania. Gli italiani si dimostrano capaci di respingere i due populismi: quello tradizionale di Berlusconi e quello ambiguo tra sinistra e destra di Grillo. E il Pd riesce a recuperare voti dappertutto: da destra e anche da sinistra.
Per gli altri partiti, Lega Nord, Ncd-Udc e Tsipras, superano la soglia del 4% che permette di portare parlamentari a Strasburgo. Il partito di Salvini (che ha già annunciato la fine dell’euro) arriva al 6,2 con 1 milione e 660mila voti superando ampiamente il 4,1% delle politiche 2013 (5 deputati europei). I centristi di Alfano e Casini arrivano al 4,34 con 1 milione e 200mila voti. La Lista Tsipras riesce a farcela, seppur di pochissimo: con 40 sezioni da scrutinare (circa 20mila voti) su 61.592 , i seguaci del leader greco sono al 4% pieno. Dovrebbero avere tre deputati come Ncd-Udc. E’ probabile che il dato di Alfano e Casini abbia anche un benefico effetto sulla compattezza del governo.
Male tutti gli altri: da Fratelli d’Italia (al 3,7%, anche se quasi raddoppia i consensi rispetto allo scorso anno) e, soprattutto, a Scelta Europea che quasi sparisce (0,6%).
Tornando ai risultati dei primi tre, va notato che il Pd supera largamente il record di Veltroni del 2008 (33,2%) restando sotto di circa 800mila voti rispetto ai 12 milioni di suffragi presi in quella occasione. E va pure detto che che neanche il Pdl era mai andato oltre il 37,4% e alle europee del 2009 si era attestato al 35,3%. Forza Italia, da sola aveva preso il 21% nel 2004.
Nelle cinque circoscrizioni, il Pd è sempre al comando. Nel Nord Ovest arriva al 40,6% (M5S al 18,4% e Forza Italia al 16,2%). Nel Nord Est, Renzi raggiunge il 43,5% con i grillini al 19% e Forza Italia al 12,9%. Nella circoscrizione del Centro, il Pd tocca il suo record al 46,6%; l’M5S è al 21,8% e Forza Italia al 14,8%. Nella circoscrizione meridionale e nelle isole era previsto il sorpasso di Grillo nei confronti del Pd. Le urne hanno suonato tutt’altra musica. Nella circoscrizione del Sud il Pd tocca quota 35%, l’M5S si ferma al 25% e Forza Italia al 22%. Nelle Isole i grillini toccano il loro miglior risultato (27,3% col 30,5% in Sardegna) ma restano molto indietro rispetto al Pd che raggiunge il 34,9% con il 38,7 in Sardegna e il 33,7% in Sicilia. Forza Italia si ferma, nella circoscrizione insulare, al 20%.
Straordinari, per il Pd, i risultati nelle singole regioni. Il picco (sembra un omaggio a Renzi) si verifica in Toscana con il 56,3%. Segue l’Emilia Romagna con il 52,5%. Nelle due regioni "rosse" pare di essere tornati ai tempi del miglior Berlinguer che, comunque, non superò mai il 34% (33,6% nel 1984, anno del sorpasso sulla Dc subito dopo la scomparsa del grande leader comunista). In altre otto regioni, il Pd supera il 40 per cento: Umbria (49,2%), Valle d’Aosta (47,1%), Marche (45,5%), Basilicata (42,2%), Friuli Venezia Giulia (42,2%), Liguria (41,7%), Piemonte (40,7%) e Lombardia (40,3%). In sei regioni, il partito di Renzi è sopra quota 30%: Lazio (39,2%), Sardegna (38,7%), Veneto (37,5%), Campania (36,1%), Puglia (33,6%), Sicilia (33,6%), Abruzzo (32,4%), Molise (31,2%). Solo in Trentino Alto Adige il Pd finisce sotto il 30%: raggiunge il 29,9% ma supera addirittura la Svp (28,8%)
Exit poll e proiezioni. La serata era cominciata con gli exit poll di Emg per La7 (Mentana) che, evidentemente avevano colto un segnale e davano il Pd intorno al 33% con Grillo intorno al 26 e Forza Italia al 18. Probabilmente, Fabrizio Masia (direttore di Emg) aveva dati ancora migliori per Renzi, ma darli come exit poll dopo i sondaggi delle ultime settimane che vedevano Pd e M5S poco distanti tra loro, sembrava, oggettivamente, un azzardo.
Così, il trionfo del Pd di Matteo Renzi è diventato concreto solo quando, intorno a mezzanotte, Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing ha snocciolato davanti a un allibito Bruno Vespa la sua prima proiezione (10 per cento del campione) con il Pd al 40,2%, l’M5S al 23,1% e Forza Italia al 16%: "Quando ho visto i dati - confessa Noto - mi sono preoccupato perché sembravano davvero ’forti’. Semplicemente, ho avuto il coraggio di darli". Da lì in poi, tutte le proiezioni hanno confermato la tendenza.
CONFERENZA STAMPA DI RENZI
ROMA - "L’Italia c’è e non si rassegna, non si spaventa di fronte alle minacce. E’ un Paese migliore di quel che pensiamo, è più forte delle paure che l’attraversano e adesso è in grado di incidere in Europa". Matteo Renzi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, commenta con parole decise e tono misurato, la storica vittoria alle elezioni europee del Pd, che chiude a 40,8%, doppiando di fatto il M5s.
FOTO: gli appunti di Renzi
"Si è trattato di un voto di speranza straordinario, non di un referendum sul governo", chiarisce il premier, anche se, di fatto, ha avuto la legittimazione che cercava. E non manca di sottolineare che il Pd è il primo partito del gruppo S&D, l’area socialdemocratica europea, e ha ottenuto più seggi della Spd tedesca (31 a 27), il partito di Martin Schulz.
Poi ironizza: "Qualcuno mi ha rinfacciato che ho festeggiato poco - continua Renzi - ma preferisco mantenere il senso della realtà. Ora non c’è più tempo per rinviare le riforme, non ci sono più alibi. Vogliamo arrivare al 1° luglio (giorno di inizio del semestre europeo a guida italiana, ndr) con umiltà, responsabilità e precisione".
"Il risultato di stanotte ci suggerisce - aggiunge il premier - che il cambiamento che abbiamo promesso deve arrivare in tempi ancora più veloci di quelli prospettati". E conclude: "Il fatto che il 40% di italiani abbia espresso per la prima volta la propria fiducia in un partito di centrosinistra significa che è stato dato alla speranza il doppio dei voti rispetto alla rabbia".
Quanto alle ripercussioni del voto sugli equilibri politici interni e sull’intesa con Forza Italia sulle riforme, Renzi ha la certezza che il voto non cambierà le intese sull’Italicum: "Sono sicuro- spiega - che Forza Italia non abbandonerà il percorso fatto fin qui". Sul flop dei Cinque Stelle, aggiunge: "Mi auguro che il risultato apra una riflessione seria all’interno del M5s". E invita i grillini a dimostrare "buona volontà" e a partecipare al tavolo delle riforme: "Noi siamo convinti che la nuova legge elettorale deve essere una grande riforma da scrivere insieme".
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Rispetto, poi, alla vittoria in Francia del Front national di Marine Le Pen, il presidente del Consiglio ci va cauto: "Oggi sentirò Hollande - annuncia - ma non immagino un asse Germania-Italia contro la Francia", ribadendo che il voto italiano dà un segnale straordinario all’intera Europa: "Vogliamo cambiare l’impostazione, non le regole", spiega. E aggiunge: "La questione è che nessuno stato dell’Ue si salva da solo dalla crisi. Tutte le volte che ho parlato con Merkel ho trovato affetto profondo verso il nostro Paese e la volontà di uscire insieme da una situazione. Io sono decisamente ottimista".
"La rottamazione non è finita, direi che può iniziare", continua Renzi, "il Pd può essere la terza via tra populisti e restauratori". E chiarisce di non avere nessuna intenzione di andare al voto prima del tempo: "Nessun voto anticipato, vogliamo rispettare la naturale scadenza della legislatura nel 2018. Gli italiani adesso vogliono vedere dei risultati, non tornare a votare. E noi non molliamo su nessuna riforma".
Ad esempio, dopo il varo del decreto, la riforma del lavoro "va accelerata" con l’approvazione del ddl delega" perchè, sostiene Renzi, "su questo punto giochiamo larga parte della nostra credibilità internazionale". E sottolinea che "il dl Poletti ha salvato posti di lavoro". Infine, ringraziando i suoi per l’impegno nella campagna elettorale, conclude: "Il bello deve ancora cominciare, la sfida parte adesso".
GRILLO
ROMA - Alla fine il commento di Grillo sull’esito delle elezioni europee è arrivato. Ancora una volta usa il blog per diffondere il suo pensiero, con un video dal titolo #Vinciamopoi, riprendendo ironicamente l’hashtag lanciato dai supporter Pd in nottata. Un video in cui un Beppe Grillo senza la solita verve usa l’arma dell’ironia per commentare il risultato elettorale, 40,8 a 21,2, con il M5S doppiato dai democratici. . "Siamo andati oltre la sconfitta" ammette Grillo, che propone la sua analisi del voto: "Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così". Rivolto ai suoi militanti li invita a non scoraggiarsi e rilancia: "Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di più, sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese, che ci sarà". Infine l’ironia: "Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai". Sul blog l’elenco dei 17 candidati eletti del Movimento: 4 nella circoscrizione nord ovest, 3 nel nord est, 3 al centro, 5 al sud e 2 nelle isole.
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La citazione di De Andrè. "Verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte". Dopo la difficile notte elettorale, Beppe Grillo è tornato a farsi sentire attraverso un tweet in cui cita Fabrizio De Andrè. Il tweet di Grillo rimanda al blog, dove ci sono le altre strofe della "Canzone del maggio" del cantautore genovese che il leader M5S fa proprie: "E se credete ora che tutto sia come prima perchè avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare - si legge - verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti". Parole che arrivano mentre il leader M5S si trova a Milano alla sede della Casaleggio Associati per una riunione con il ’guru’ dei Cinque Stelle.
Grillo a Milano da Casaleggio. Per Beppe Grillo è stata una notte elettorale difficile. Il sogno del sorpasso si è infranto di fronte alla ’valanga’ Renzi che ha stravolto le previsioni della vigilia e ha relegato il Movimento 20 punti sotto il Pd. Persino Sant’Ilario, il quartiere di Genova dove abita Grillo, gli ha preferito il Pd con il 44% dei consensi e solo il 27,8% al M5S. Che la delusione e l’amarezza sia tanta lo si è capito questa mattina quando Grillo, uscendo dalla sua casa di Sant’Ilario a Genova, davanti ai cronisti ha mimato una pugnalata al cuore prima di entrare in auto. Poco dopo sono arrivate le prime parole ufficiali, come sempre attraverso il suo blog: "Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa...". I versi della poesia "If" di Kypling per risollevare l’umore di un popolo. E un grazie agli oltre 5,8 milioni di italiani che hanno votato per il M5S.
Milano, Beppe Grillo da Casaleggio dopo la sconfitta
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Già nella notte era iniziato, sul blog, il flusso di coscienza dei militanti. Tra scoramento, rabbia e autocritica. E qualche passo falso, come quello del Movimento 5 Stelle Roma, che in nottata ha pubblicato sul proprio profilo un tweet, subito rimosso, contro gli elettori degli altri partiti.
Europee, Grillo sul blog: "Italia di pensionati che non vogliono cambiare". E cita De Andrè: "Verremo alle vostre porte"
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La delusione dei Cinque Stelle.Tra i parlamentari pentastellati grande la delusione per l’esito del voto. Uno stato d’animo descritto alla perfezione da Alessandro Di Battista, uno dei leader alla Camera della pattuglia a Cinque Stelle. "Mi sento come se mi avessero staccato la carne, provo un dolore vivo che non provavo da tempo" afferma Di Battista, che aggiunge "Ma bisogna andare avanti, con più forza e convinzione di prima". E su facebook rilancia: "Credo fermamente che il M5s andrà al governo. Il cambiamento culturale è lento, più lento del previsto, ma è inarrestabile".
Stessa delusione anche per i tanti militanti che hanno affollato il blog di Grillo e che hanno voluto dire la loro dopo la debacle elettorale. Un popolo che non sembra abbandonare il leader nel momento della difficoltà, anche se si interroga sugli errori fatti in questa campagna elettorale. Tanti i messaggi di incoraggiamento, come quello di Rita S.: "Abbiamo perso una battaglia ma la guerra la vinceremo noi!". E anche diverse voci critiche: c’è chi, come Andrea V., rimprovera a Grillo "le urla, le invettive" e le posizioni poco chiare sull’Europa. O chi come Marco C. pensa che la posizione di chiusura dopo le elezioni nazionali non abbiano giovato al Movimento. Ma la gran parte sono messaggi di delusione, di chi era convinto del sorpasso e si è ritrovato a dover digerire una sconfitta dalle proporzioni non prevedibili.
Senato: verso gruppo ex M5S ’Democrazia Attiva’. Nascerà, salvo sorprese, la prossima settimana il gruppo parlamentare al Senato formato dagli ex M5S. Il nome scelto - si apprende da fonti parlamentari - è "Democrazia Attiva". Ne faranno parte 12 senatori sui 14 che hanno lasciato il gruppo Cinquestelle. Del gruppo, confermano fonti di Palazzo Madama, faranno parte Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Paola De Pin, Monica Casaletto, Bartolomeo Pepe, Adele Gambaro, Alessandra Bencini, Maria Mussini, Maurizio Romani, Fabiola Anitori. Orellana e Campanella sono in pole per il ruolo di capogruppo. Al momento, restano fuori Marino Mastrangeli e Laura Bignami. Quest’ultima ha chiesto le dimissioni dal Senato che, con ogni probabilità, saranno però respinte. La base del gruppo è formata dagli otto senatori che al momento fanno parte di "Italia - Lavori in corso", la componente del gruppo Misto alla quale si dovrebbero unire Orellana, Mussini, Romani e Anitori.
DAGOSPIA
CARLOTTA SCOZZARI
La vittoria schiacciante del Pd di Matteo Renzi alle europee ha letteralmente messo le ali a Piazza Affari, che ha chiuso la prima seduta della settimana con l’indice Ftse Mib in rialzo del 3,61% a quota 21.493,87 punti. Nel frattempo, a indicare che probabilmente le preoccupazioni degli investitori stranieri verso il nostro paese si sono un po’ ridimensionate, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi è sceso da 180 a 163 punti base.
In volata le banche, soprattutto sull’onda della riduzione del differenziale sulla Germania: Bper è balzata del 9,22%, il Banco Popolare del 6,08%, Ubi del 6,83% e Bpm del 7,15 per cento. La Popolare di Piazza Meda guidata da Giuseppe Castagna venerdì scorso ha fatto sapere che si è chiuso con successo l’aumento di capitale da 500 milioni di euro.
giuseppe castagnagiuseppe castagna
Nel frattempo, l’Athena Capital di Raffaele Mincione ha approfittato della ricapitalizzazione per ridurre la propria quota in Bpm dal 7% al 5,7%, escludendo nel contempo ulteriori investimenti per la mancata svolta nella governance. "Vista la situazione di stallo in cui si trova la riforma della governance della banca, riteniamo inopportuno investire ulteriori risorse", spiega Massimo Catizone, amministratore delegato di Athena Capital.
RAFFAELE MINCIONERAFFAELE MINCIONE
In volata anche Telecom Italia, che ha guadagnato il 6,45% dopo che venerdì scorso si è saputo che l’azionista al 5% Marco Fossati ha presentato un esposto in Consob denunciando il controllo di fatto di Telco, la holding prima socia al 22,5% della società telefonica che in ogni caso a giugno dovrebbe sciogliersi.
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In coda al Ftse Mib la società del cemento Buzzi Unicem (+0,88%), unica del listino principale a chiudere con un rialzo inferiore al punto percentuale.
Sono il leghista Matteo Salvini e l’azzurro Raffaele Fitto i candidati più votati alle elezioni europee: l’ex presidente della Puglia Fitto - nella circoscrizione Sud - ha incassato 283.058 voti. Con questi numeri, l’ex ministro per gli Affari regionali, è il candidato più votato d’Italia e il primo a staccare il biglietto per Bruxelles.
Simona BonafeSimona Bonafe
Non solo. Il boom di voti fa vincere a Fitto, ex presidente della regione Puglia, il ’derby azzurro’ con Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi che era capolista nel nord-ovest che, nella circoscrizione che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta ha invece preso 148.566 voti. Poco meno della metà rispetto a Fitto.
"La circoscrizione Sud ha contribuito in maniera determinante alla tenuta di Forza Italia a livello nazionale. Berlusconi ha fatto una campagna elettorale in condizioni oggettivamente difficili, Renzi ha vinto, inutile girare intorno al problema, ma da questo dobbiamo ripartire mettendo da parte divisioni e scontri, per recuperare spazio politico e ridare voce al nostro elettorato che ci ha mandato un segnale chiaro", ha commentato Fitto.
Il segretario della Lega ne ha ottenuti 222.924 nella circoscrizione Nord Ovest e 108.661 nella Nord Est (331.585 in totale). "Non è possibile immaginare un futuro centro-destra come era una volta. Non ho mai sopportato, da telespettatore, quelli che il giorno dopo le elezioni ’hanno vinto in ogni caso’. Qualcuno ha vinto, qualcuno ha perso. Io sono felicissimo perché la Lega è tornata a correre e a volare. Siamo il quarto partito e abbiamo preso 1 milione e 700 mila voti. Il centro-destra è in evidente difficoltà", ha detto a "Mattino 5" Salvini.
Simona BonafeSimona Bonafe
Fra le donne la più votata è stata la capolista del Pd al Centro Simona Bonafè con 278.954 voti, prima del suo partito. "Piccolo il mio 274.370, grande il nostro 11.172.861. #Unoxuno". Così, su Twitter, la capolista per il Pd nella circoscrizione Centro Simona Bonafè. Alessandra Moretti, che guidava la lista al Nord Est, ha avuto 230.011 consensi personali.
Nel Pd, a Sud Gianni Pittella con 222.686 batte Pina Picierno che ottiene 213.330 Voti. Un buon risultato comunque per una delle cinque donne capolista che Matteo Renzi ha scelto per la corsa alle europee. Al nord-ovest al primo posto la capolista Alessia Mosca con 181.227. Sbarcata sulla scena politica con ’OccupyPd’, il movimento che si ribellò dopo la mancata elezione di Romano Prodi al Quirinale, Elly Schlein, 29 anni, italo-americana, nata in Svizzera ma bolognese d’adozione, è entrata a suon di preferenze, oltre 50mila, al parlamento europeo, è stata anche una delle animatrici della campagna congressuale di Pippo Civati.
raffaele fitto silvio berlusconiraffaele fitto silvio berlusconi
Nelle isole In base ai dati finali degli scrutini del Viminale, nella circoscrizione isole (8 seggi), il Pd, che ha vinto la sfida col 34,89%, dovrebbe eleggere tre deputati nel Parlamento europeo. Due a testa il M5s (27,35%) e Forza Italia (20,05%), uno Ncd-Udc (7,51%). In casa Pd vince Renato Soru: l’ex presidente della Regione Sardegna ha ottenuto oltre 182 mila preferenze; seguito dalla capolista Caterina Chinnici con 133 mila voti. A sorpresa la terza piazza va alla giornalista Michela Giuffrida con 91 mila voti; fuori dunque il giurista Giovanni Fiandaca (76 mila preferenze) e l’assessore al Turismo nella giunta Crocetta, Michela Stancheris (71 mila).
Nel M5s in testa Ignazio Corrao (70 mila preferenze), mentre per appena 147 voti Giulia Moia scavalca l’altro sardo Nicola Marini. In Forza Italia lo sconfitto sarebbe Gianfranco Miccichè: il capolista arriva solo terzo; a Strasburgo vanno sicuramente Salvo Pogliese (61 mila), attuale vice presidente all’Assemblea regionale siciliana, e Salvatore Cicu (51 mila). Per il Ncd-Udc stacca il biglietto Giovanni La Via, europarlamentare uscente (oltre 56 mila voti).
GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDUGIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU
IN PIEMONTE Mercedes Bresso, ex presidente della Regione, risulta la candidata alle europee più votata. Bresso ha ottenuto, infatti, in Piemonte 55.496 voti superando le 100 mila preferenze nel collegio nord ovest. "Un risultato straordinario, senza precedenti, per il Partito Democratico" commenta Bresso. "Ora - aggiunge - abbiamo una grande responsabilità. Ora bisogna lavorare e con la squadra, che si profila ci sono tutti gli elementi per avere un’ottima rappresentanza".
Alberto Cirio è il più votato in Piemonte tra le fila di Forza Italia, mentre il piemontese più votato in regione tra le fila del Movimento 5 Stelle è il valsusino Stefano Girard (5.032).
REPUBBLICA.IT
A ROMA con 2.305 sezioni pervenute su 2.600 complessive, nel Pd lo scettro di miss preferenze va sicuramente a Simona Bonafè che alle europee ieri ha incassato 68.354 voti. La segue David Sassoli con 53.904 e a ruota Enrico Gasbarra che nella Capitale guadagna 47.817 voti. Sempre tra i democratici, Silvia Costa supera, anche se di poco Goffredo Bettini: rispettivamente 26.443 e 24.908 preferenze. E’ andata bene invece nei consensi Giorgia Meloni di Fdi-An (28.786), sebbene poi il suo partito non abbia superato il 4% a livello nazionale. Sempre per Fdi-An non decolla la candidatura del volto tv Fabrizio Bracconeri con 1.193 voti.
ALESSANDRA MORETTIALESSANDRA MORETTI
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Ncd-Udc) ha incassato 9.419 voti. Decisamente meno fortunata la collega di governo con delega all’Istruzione, il ministro Stefania Giannini che nella Capitale ha ottenuto solo 573 preferenze correndo per Scelta Civica.
Per Forza Italia il primo per voti è stato Antonio Tajani con 34.277 voti, seconda Alessandra Mussolini con 21.894 preferenze. Matteo Salvini (Lega Nord) ha preso 5.993 preferenze, seguito da Mario Borghezio (1.612). All’interno del Movimento Cinque Stelle, a Roma, il più votato è stato Fabio Massimo Castaldo (15.039). Nella Lista L’Altra Europa con Tsipras è Barbara Spinelli a tirare la volata con 13.293, secondo lo storico presidente del Municipio di Cinecittà Sandro Medici con oltre 8.000 preferenze. Nella lista ’Io Cambio Maie’ un paio di candidati a Roma non hanno incassato nemmeno un voto. Solo 343 voti al segretario dell’Idv Ignazio Messina.
GRILLO
Beppe Grillo ringrazia dal blog i 5,8 milioni di italiani che hanno votato M5S e dedica loro la poesia ’If’ di Kipling. "Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa. Se riesci ad avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare" i versi iniziali della poesia che, tra l’altro, recita ancora: "Se riesci ad incontrare il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo".
C’è silenzio in casa 5 Stelle. E il primo a non parlare, per ora, è proprio Beppe Grillo: il leader del Movimento ha lasciato poco prima delle 9 la sua villa di Sant’Ilario a bordo di una Kia bianca guidata da un’autista, e non ha parlato con i giornalisti, ma ha sorriso ed ha fatto il gesto di pugnalarsi al cuore.
In silenzio nella notte anche i parlamentari pentastellati: "Noi siamo abituati, come stile di lavoro, a basarci su fatti. Sono dati talmente aleatori che non ci permettono di esprimere una valutazione. Sarà una lunga notte" ha detto Roberta Lombardi a nome del MoVimento commentando gli exit poll . "Francamente - ha detto ancora insieme a Nicola Morra nel quartier generale del M5s - ci sembra che i dati siano esigui per una valutazione compiuta. Aspettiamo lunedì con un dato certo per commentare".
Intanto è scattata l’ironia in rete: dal "Vinciamo noi", slogan della campagna elettorale di Beppe Grillo, al "vinciamo poi" il blog di Beppe Grillo è stato invaso da commenti di scherno per il risultato elettorale delle europee a cui si affiancano molti messaggi di sconforto che arrivano anche a chiedere una giornata di lutto nazionale per la "deludente prova" dei pentastellati.
BEPPE GRILLO IN LAVATRICEBEPPE GRILLO IN LAVATRICE
C’è, ovviamente, chi non demorde e chiede di non credere agli exit poll, c’è anche chi invoca di mantenere la calma, ma la delusione è tangibile tra i ’fan’ di Grillo che registrano un folto ’schieramento’ di persone pronte - dicono - a lasciare il paese. Ma è decisamente in superiorità numerica la schiera di ’troll’ che si sta scagliando contro il leader dei 5 stelle ricordandogli anche la ’promessa’ fatta nelle piazze dei vaffa day: "Beppe - scrivono in molti - avevi detto che o vincevi o andavi a casa. Ora vattene". E c’è anche chi chiede, ironicamente, un collegamento streaming con la casa del leader dei 5 stelle.
2.BEPPE GRILLO RINGRAZIA I SUOI ELETTORI: 5.804.810 GRAZIE
Da "BeppeGrillo.it"
Grazie ai 5.804.810 italiani che hanno votato il MoVimento 5 Stelle
GRILLO AL VOTOGRILLO AL VOTO
Se - If, Lettera al figlio
"Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te
la perdono e ti mettono sotto accusa.
Se riesci ad avere fiducia in te stesso
quando tutti dubitano di te,
ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare.
Se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo calunniato a non rispondere con calunnie,
o essendo odiato a non abbandonarti all’odio,
pur non mostrandoti troppo buono,
né parlando troppo da saggio.
Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni.
Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine.
Se riesci ad incontrare il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se riesci a sopportare di sentire le verità
che tu hai detto distorte da furfanti
che ne fanno trappole per sciocchi o vedere le cose
per le quali hai dato la vita distrutte e umiliarti
a ricostruirle con i tuoi strumenti oramai logori.
Se riesci a fare un solo fagotto delle tue vittorie
e rischiarle in un solo colpo a testa e croce
e perdere e ricominciare da dove iniziasti senza
mai dire una sola parola su quello che hai perduto.
GRILLO SI PRENDE UNA BIRRA ALLA BERSANIGRILLO SI PRENDE UNA BIRRA ALLA BERSANI
Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi,
i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo
che non te li senti più ed a resistere
quando ormai in te non ce più niente
tranne la tua volontà che ripete "resisti!"
Se riesci a parlare con la canaglia
senza perdere la tua onestà
o a passeggiare con i re
senza perdere il senso comune.
BEPPE GRILLO RE SOLEBEPPE GRILLO RE SOLE
Se tanto nemici che amici non possono ferirti
se tutti gli uomini per te contano
ma nessuno troppo.
Se riesci a colmare l’inesorabile minuto
con un momento fatto di sessanta secondi
tua è la terra e tutto ciò che è in essa
e quel che più conta sarai un uomo, figlio mio."
Rudyard Kipling