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 2014  maggio 27 Martedì calendario

MIGLIORI

«Pressione? Ci sono abituato. I migliori sono sempre sotto pressione» (Cristiano Ronaldo).

BONACCIONE «Mario andrebbe conosciuto per giudicarlo, e io lo conosco. Anche per colpa sua non passa sotto traccia, ma lui è un buono. Ho conosciuto tanti giocatori egoisti, lui invece è un bonaccione» (Balotelli secondo Daniele De Rossi).

GENTLEMEN «Senna in macchina era implacabile, avrebbe fatto di tutto per vincere. Ma fuori aveva un cuore d’oro. Ha dimostrato che puoi essere un duro in pista, un gentlemen fuori ed essere amato. È questa la lezione che cerco di assimilare» (Daniel Ricciardo).

RUSSO «Sono russo al 100% ma per sette anni ho vissuto a Roma. Ho la freddezza e la scelta di tempo dei russi e la passione degli italiani» (il giovane pilota della Toto Rosso Daniil Kvyat).

MANIACO «Un professionista come Wilkinson non ci sarà più. È un maniaco: nei giorni di riposo calcia per ore e quando l’allenatore parla appunta tutto. È tanto riservato quanto modesto» (il pilone del Tone e della nazionale azzurra Martin Castrogiovanni).

PULITO «Si parla solo di chi vince, di chi va forte, di chi fa risultato, ma tanti altri corridori sono grandi persone. Io cerco di essere il più trasparente possibile. L’unico modo per farlo è andare a pane e acqua, non commettere errori. Il ciclismo è stato ripulito, è pulito, è ora che tutta la gente lo sappia» (Marco Canola, tra i protagonisti di questo giro d’Italia).

DROGATO «Per 18 anni sono stato un tossicodipendente. Dopo aver smesso di giocare a calcio ero disperato. Sniffavo coca e bevevo. Ma ora, grazie all’aiuto del mio amico Fred Rutten sono pulito, sto seguendo un programma di disintossicazione» (l’ex centravanti olandese di Pisa e Torino Wim Kieft, oggi 51 anni).

EMOZIONALE «Non vedo perché Fognini non possa vincere qualsiasi partita su qualsiasi superficie, ha talento tecnico e fisico. Mi ricorda moltissimo Safin: mostra troppo quello che prova, è molto emozionale» (Mats Wilander, tre volte campione al Roland Garros).

SCAPPATELLE «Ho sempre avuto una relazione principale, ma da lì facevo le mie scappatelle. Sembra incredibile, ma nessuna delle due separazioni è nata da un tradimento. Solo per la mia assenza da casa. Ho amato troppo le mie due mogli» (Edmundo).