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 2014  maggio 26 Lunedì calendario

NIENTE TRUCCHI, È ROMANO IL RE DEI MAGHI


IL PERSONAGGIO
La cravatta gialla con scritto sopra «So’ mago» per far capire a tutti da dove viene. E una passione antica, che l’ha portato ieri a vincere il Festival di Masters of Magic a Saint-Vincent: è il romano Daniele Lepantini, 35 anni, in arte Mago Lupis, il nuovo campione italiano di magia. Ha sbaragliato in semifinale dodici concorrenti, con uno spettacolo suggestivo di teletrasporto.
Un pallone legato al centro della testa e dentro una banconota presa dal pubblico; una fiammata, il pallone che esplode e sparisce, un pacchetto di sigarette che appare. Dentro c’è la banconota arrotolata. Quattro minuti e trenta secondi per diventare giovedì sera il mago più bravo d’Italia, con il motto «Il trucco c’è ma non mi dona» e un’esibizione musicale e poi parlata. Alle spalle una carriera ormai consolidata, «ho studiato magia, fatto concorsi, incontrato maestri che mi hanno aiutato, dato ottimi consigli: Fernando Riccardi, Tony Binarelli, Sergio Bustric». La passione è nata a 7 anni, ”colpa” di un mago arrivato a scuola, a Carnevale. Gli spettacoli per i nonni, la prima scatola da mago comprata dalla mamma, i piccoli show nelle feste per bambini. Pian piano le soddisfazioni, il teatro, la tv, l’Edicola di Fiorello, la consapevolezza: «So’ mago».
Mago Lupis, comico e mago, vive a Ciampino è fidanzato da nove anni con Cristina, è un volto conosciuto, specializzato in magia brillante. Sul web è noto per Magiko, spettacolo che coinvolge in momenti magici personaggi famosi. «Bisogna fare questo lavoro con passione e amore - consiglia - Studiare tanto. E’ un premio inaspettato ma ci ho sempre creduto».
LE FIGURACCE
Anche la carriera di un mago è piena di sacrifici. «Le figuracce all’inizio sono tante, i numeri non sono perfetti, qualcuno si accorge del trucco. Conviene non prendersi mai sul serio» ancora Mago Lupis. Studiare seriamente ma poi sdrammatizzare, sempre. Come la prima volta, davanti al nonno, «la monetina che scompariva nel fazzoletto», intanto la nonna che preparava altri fazzoletti; il primo libro, la prima scatola da prestigiatore, i pomeriggi a casa dell’ottantenne Riccardi.
A 14 anni i primi spettacoli nelle feste a casa, nei compleanni dei bambini. «E’ allora che ho conosciuto Binarelli, mi ha detto che c’erano due club di maghi a Roma, ho iniziato a frequentarli, mi è sempre piaciuto condividere i segreti con gli altri maghi». A 18 anni mago Lupis fa l’animatore, il mago nelle feste di compleanno, spettacoli di un’ora con trucchi di magia sempre più raffinati. Carte, monete, giochi con le corde. Entra nel giro dei cabaret, dei comici, del teatro.
IL TEATRO
Tutti i mercoledì da anni è al Teatro Alba dove si esibisce con la Gang of magic; il martedì incanta gli spettatori della Comic ring show (a breve all’Ombra del Colosseo). Ora è il Re dei maghi italiani (il Mondiale si terrà nel luglio 2015 per la prima volta in Italia, a Rimini organizzato sempre da Masters of Magic). «Sei stato magico», resta il complimento ricevuto più bello. Ma giovedì si è superato.