Tullio Avoledo, Corriere della Sera 26/5/2014, 26 maggio 2014
UNA LUNA PSICHEDELICA
Se vi è rimasta ancora un po’ di voglia di votare, potete farlo scegliendo entro il 6 giugno la foto che vi piace di più tra le cinque proposte dal sito internet dell’Lro, il satellite orbitale lanciato dalla Nasa nel 2009 per mappare le risorse lunari e identificare i possibili luoghi di atterraggio per future missioni umane. Crater, Lamp, Lend, Lola, Lroc sono i nomi, nati dal gusto tipicamente americano per gli acronimi, delle apparecchiature a bordo del satellite. Le più impressionanti fra queste foto sono state prodotte da Lola (Lunar orbiter laser altimeter) e da Lroc (Lunar reconnaissance orbiter camera): tra queste ultime quella del cratere di Linneo, colorata in base alle altitudini, che alla fine ho votato, dopo un lungo e sofferto ballottaggio con la foto del picco al centro del cratere Tycho, con il suo straordinario gioco di ombre. Le pagine più belle del rapporto tra noi e la Luna sono state scritte da fotografie. E’ dunque un ulteriore segno del genio profetico di Jules Verne che nel 1865 uno dei passeggeri del razzo di «Dalla Terra alla Luna» facesse di cognome Ardan: dichiarato anagramma di Nadar, pioniere della fotografia. Il mio voto è andato allo sgargiante occhio psichedelico che sembra arrivare dagli anni 60, dalle scene finali di «2001 Odissea nello spazio» o da una copertina di Urania: il grande illustratore Karel Thole si sarebbe sicuramente ispirato a questa immagine, magari per il romanzo «L’occhio nel cielo» di Philip K. Dick. E così anche sul dubbio se una macchina sia in grado di produrre arte possiamo finalmente tirare una bella riga…