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 2014  maggio 24 Sabato calendario

TASSE, DI CAPUA VERSO LA NOMINA


POLTRONE
ROMA La decisione, almeno per Pier Carlo Padoan, sarebbe ormai matura. La scelta del successore di Attilio Befera alla guida dell’Agenzia delle Entrate sarebbe caduta su Marco Di Capua. Il governo avrebbe dovuto indicare il nuovo Mr. Fisco già nel consiglio dei ministri di giovedì scorso. Ma non se ne è fatto niente. Di Capua, di certo, l’ha spuntata su Francesco Greco, l’ex pm di mani pulite che sta aiutando il governo a scrivere le norme sull’autoriciclaggio. Renzi ha chiarito di non volere un magistrato alla guida dell’Agenzia, perché vuole un nuovo rapporto tra Fisco e contribuenti. Meno faccia feroce, niente più blitz come quelli di Cortina (che comunque Greco ha detto essere inefficaci), piuttosto uso efficiente delle banche dati per stanare gli evasori. Il problema è che dentro Palazzo Chigi anche Di Capua sconterebbe ancora qualche resistenza. La sua resta la candidatura più accreditata, ma qualcuno sussurra che potrebbe ancora spuntare un terzo nome.
L’IDENTIKIT
Di Capua, cinquantacinquenne, ex ufficiale della Guardia di Finanza, è dal 2008 vice direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate. È stato, insomma, qualcosa in più del numero due di Befera. Il suo nome rappresenta in qualche modo la continuità dopo i sei anni di quest’ultimo al vertice dell’amministrazione. Befera ieri ha mandato una comunicazione a tutti i dipendenti dell’Agenzia in cui, nel salutarli, cita una frase di Thomas Merton: «il tempo corre, la vita sfugge tra le mani. Ma può sfuggire come come sabbia oppure come seme». Anche questo, probabilmente, un auspicio di continuità. Nei sei anni in cui ha guidato l’amministrazione, Befera può vantare di aver portato gli incassi da evasione da 6,9 miliardi a 13,1 miliardi. E poi si è sempre detto fiero dell’efficienza raggiunta dalla macchina che ha guidato. Come spesso ama ricordare per ogni 100 euro di gettito incassato l’attività sostenuta dall’Agenzia costa allo Stato solo 85 centesimi. Efficienza non solo nei recuperi dei soldi evasi, ma anche nei rimborsi fiscali ai cittadini e alle imprese. Nel solo 2013 ne sono stati effettuati per 13,5 miliardi, 11,5 miliardi solo di Iva ad articiani, commercianti e imprese. Questo non significa che Di Capua non avrà grandi sfide davanti a se. Anzi. Come ha ricordato lo stesso Befera nella lettera ai dipendenti , «stanno per partire progetti di vasta portata, come la dichiarazione dei redditi precompliata e la riforma del catasto». Due progetti molto cari a Renzi che potrebbero prendere forma già la prossima settimana con la trasmissione in Parlamento di due decreti attuativi della delega fiscale. Non saranno le sole novità. Di Capua dovrà, molto probabilmente, gestire anche la chiusura di Equitalia, la società della riscossione che sarà inglobata dall’Agenzia delle Entrate. Un progetto che va avanti da tempo e che anticiperà, rendendo superflua, una proposta di legge presentata in Parlamento dal Movimento Cinque Stelle che ha lo stesso obiettivo. Anche da qui passerà quel nuovo rapporto tra Fisco e contribuenti che il premier Renzi ha promesso sarà una delle stelle polari del suo esecutivo.