G. L. M, Libero 22/5/2014, 22 maggio 2014
I LEGALI DI SPOSINI ACCUSANO I MEDICI DELLA RAI
Sono passati più di tre anni da quando Lamberto Sposini, all’epoca conduttore su Rai1 de La Vita in Diretta, è stato colto da un’emorragia cerebrale. Sopravvissuto per miracolo a quel terribile attacco, il giornalista oggi si riprende lentamente. Intanto, però, quel dramma torna alla ribalta delle cronache.
Gli avvocati di Sposini, infatti, accusano i medici della Rai di aver prestato soccorsi superficiali e tardivi. Il sito Umbria 24 riporta alcuni stralci degli atti depositati in tribunale: secondo i legali, dalla relazione relativa all’intervento del 118 emerge che la prima richiesta di ambulanza giunge da parte di un privato alle ore 14.11; le indicazioni fornite in quella sede, però, sarebbero vaghe, al punto che alla chiamata viene assegnato un codice giallo, ovvero un’urgenza relativa.
Come se non bastasse,dalle registrazioni si evince che solo alla quinta telefonata, effettuata venti minuti più tardi, una persona anonima sollecita la necessità di un «codice rosso». A dimostrazione che per tutto quel tempo il codice era rimasto giallo.
I legali fanno notare che l’individuo impegnato a chiamare i soccorsi non è un medico e non lo sarà fino alla settima telefonata,avvenuta dopo più di mezzora dal malore. Appena messo in contatto col 118, il dottore rivolge ai suoi colleghi un appello ormai drammatico: «È urgenza assoluta, sennò mi muore qua sotto le mani...».