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 2014  maggio 22 Giovedì calendario

INCHIESTA TELECOM, CADUTE TUTTE LE ACCUSE CONTRO TRONCHETTI PROVERA


Le accuse contro Marco Tronchetti Provera, che era indagato dal 2009 per i reati di accesso abusivo al sistema informatico, associazione a delinquere e corruzione nell’ambito della vicenda Telecom, sono tutte cadute. Il pm ha infatti attestato «l’assenza di elementi di prova tali da poter sostenere il coinvolgimento dell’indagato», come si legge nelle argomentazioni con cui Alfredo Robledo ha basato la sua richiesta di archiviazione nei confronti di Marco Tronchetti Provera.
Richiesta accettata dal Gip che chiude una lunga vicenda. La Procura ha richiamato la precedente richiesta di archiviazione (accolta nel giugno 2012) in merito alle stesse imputazioni, ripetendo che non c’è prova di un uso doloso o fraudolento della rete da parte di Tronchetti. «L’utilizzo dei dati relativi al traffico storico di utenze Tim attinti tramite l’applicativo Radar (in uso dal 1999, ndr) o altre criticità del sistema, si ritiene debba essere a oggi inteso come illecito sfruttamento, da parte di Tavaroli, di criticità già esistenti», sottolinea la Polizia Postale in una nota che viene riportata nella richiesta di archiviazione. Un’inversione di tendenza viene invece notata a fine del 2005 «subito dopo le denunce di Adamo Bove e gli accertamenti effettuati da questo ufficio». Robledo nelle sue conclusioni spiega anche che «il management insediatosi in Telecom dopo l’acquisizione del controllo da parte della Pirelli aveva ereditato (e quindi non creato) una gestione carente della rete». C’era in Telecom «una significativa e preoccupante assenza di attenzione verso le problematiche della sicurezza. Assenza però che va riportata molto tempo addietro nel tempo, nell’ambito delle due aziende collegate al fisso e al mobile. Non si è avuto cioè il riscontro di un momento di inversione di tendenza nella gestione della sicurezza, sia in senso positivo che in senso negativo». Per veder nascere in Telecom «una vera organizzazione strutturata e realmente certificata», sottolinea la Polizia Postale in una nota che viene riportata nella richiesta di archiviazione, bisogna aspettare la fine del 2005 «subito dopo le denunce presentate da Adamo Bove».

MilanoFinanza 22/5/2014