Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  maggio 22 Giovedì calendario

GIAPPONE, GIUDICE BLOCCA LA RIATTIVAZIONE DEI REATTORI


La decisione del tribunale regionale di Fukui, che ha vietato la riattivazione di due reattori nella centrale di Oi, rischia di essere un ostacolo ai piani del governo giapponese di Shinzo Abe di ridare al nucleare un ruolo di primo piano nella strategia energetica nazionale. I giudici hanno accolto il ricorso presentato da 189 persone che abitano in un raggio di 250 chilometri dalla centrale, un’area estesa quanto quella di evacuazione decisa dopo l’incidente alla centrale di Fukushima a marzo del 2012. Nella sentenza i giudici hanno riconosciuto l’importanza del nucleare per il Paese, che prima di Fukushima forniva circa il 30% della produzione energetica, tuttavia hanno accolto le preoccupazioni sul rischio che in futuro gli standard di sicurezza possano essere inadeguati. Attualmente i 48 reattori dell’arcipelago sono fermi, in attesa che terminino i controlli dell’autorità per la sicurezza. I reattori numero 3 e numero 4 di Oi furono rimessi in funzione a luglio del 2012 per affrontare l’aumento del consumo di energia durante il periodo estivo. Nel novembre successivo fu presentato il ricorso per chiedere la sospensione delle operazioni, che arrivò lo scorso settembre per nuove ispezioni. In teoria, qualora dovesse arrivare il via libera dell’Autorità per il nucleare, la Kansai Electric, operatore della centrale, potrebbe procedere con la riattivazione in attesa che si pronunci l’Alta corte.

Andrea Pira, MilanoFinanza 22/5/2014