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 2014  maggio 21 Mercoledì calendario

VIETARE

«Non sono una persona che ama vietare. Mi piace responsabilizzare le persone, condividere una scelta. Ma una volta fatta, se uno sbaglia, deve sapere che mette in difficoltà tutti» (Cesare Prandelli e il codice comportamentale imposto ai giocatori per il Mondiale).

MAGRO «Antonio non ha fatto cassanate tutto l’anno, solo belle giocate. È pure magro. Prandelli se n’è accorto e pure il gruppo che l’ha riaccolto bene» (Rino Gattuso e la convocazione di Cassano).

INTELLIGENTE «Non sono troppo intelligente ma non sono nemmeno poco intelligente: sabato nel riscaldamento non mi sentivo tranquillo e sono uscito. Se era un’altra partita avrei rischiato. Il Mondiale? Quello viene dopo. Io penso a una partita alla volta» (Cristiano Ronaldo e infortunio che mette in dubbio la sua presenza alla finale di Champions).

SCUOLA «A scuola soffriva, ma alla fine veniva promosso. Alle medie il francese era il suo punto debole. Ma poiché in ciascuno di noi c’è una componente masochista, s’iscrisse al Liceo Linguistico, guerreggiando con inglese, tedesco e anche francese. Lo ha fatto con valore, alla maniera di Napoleone, e si è diplomato» (Diego Ulissi raccontato dal padre Mauro).

SPESA «Se l’allenamento è lungo, mentre nuoto penso anche alla lista della spesa, a quello che devo fare dopo, altrimenti se ne esce matti» (Federica Pallegrini).

SEGNO «Quattro anni di Lazio hanno lasciato il segno dentro di me. Mi sono legato ai colori biancocelesti, ho scelto Roma come città dove vivere, è stata la società più importante della mia carriera. Se i tifosi mi vogliono ancora bene, vuol dire hanno apprezzato il mio lavoro» (Delio Rossi).

RIVALI «Con Nadal non possiamo essere amici, siamo rivali, ma proprio perché abbiamo giocato insieme quaranta partite e condiviso i momenti più belli e più drammatici della carriera, è una persona importante della mia vita» (Novak Djokovic).

FUTURO «Adesso mi prendo un periodo per pensare al mio futuro. Rigiocare un altro anno in Italia sarebbe particolare, a meno che non arrivi qualcosa di clamoroso. Un’eventuale esperienza all’estero dovrà avere determinate caratteristiche altrimenti devo anche pensare che avrò 37 anni fra una decina di giorni...» (Massimo Ambrosini, a cui la Fiorentina non ha rinnovato il contratto).