Francesco Velluzzi, La Gazzetta dello Sport 21/5/2014, 21 maggio 2014
RIVOLUZIONE UDINESE, GUIDOLIN SUPERVISORE
Ha tolto la tuta e ha infilato la giacca. In questo gesto di Francesco Guidolin c’è la svolta della sua vita. Passa dal campo alla scrivania. Farà il supervisore tecnico dei tre club nell’orbita della famiglia Pozzo: Udinese (vivrà in Friuli), Watford e Granada. Non il dt, ma il supervisore, un supporto per tutti. Ieri l’ex tecnico dell’Udinese è entrato nella stanza del presidente Gianpaolo Pozzo alle 10.24, è uscito a mezzogiorno, sorridente e felice. All’incontro hanno partecipato anche il ds Cristiano Giaretta e il direttore generale Franco Collavino. Non c’era Gino Pozzo, responsabile del mercato bianconero, che col papà dovrà trovare una quadratura sul nome del nuovo allenatore. Per il momento, sembra che entrambi siano d’accordo solo sulla scelta del friulano di Aquileia Gigi Delneri che potrebbe incontrare i dirigenti bianconeri già domani. Le altre piste portano a Maran, Di Francesco, Walem, Pioli, Reja, Corini e Stramaccioni. Sono semplicemente i nomi usciti e ipotizzati dal gossip calcistico.
Basta tuta Quel che è certo è che al prossimo ritiro (prima parte a inizio luglio, forse ancora ad Arta Terme) la squadra non sarà diretta da Guidolin (da verificare la posizione di 3 dello staff, Bortoluzzi, Diamante e Di Iorio, forti di un altro anno di contratto) che ieri ha ufficializzato tutto in una conferenza stampa, accanto a Giaretta, spiegando che ha dato pure lui qualche consiglio sul suo successore. «Questo é un bel giorno, perché come ho sempre desiderato rimango qui, in famiglia, in questa terra. Questo é sempre stato un mio grande desiderio. Ho ritenuto giusto passare il testimone per la guida tecnica. Da un mese ne parlo con la società. Ai Pozzo ho esternato questa idea, ma poi sono uscite voci. Per me però valeva quella cosa. Infatti quando ci siamo incontrati ci siamo detti le stesse parole di 25 giorni fa. Mi fa piacere rimanere qui, pensare a una nuova sfida, un nuovo ruolo. Sono molto stimolato e felice». Ma Guidolin non ha escluso di tornare ad allenare: «Mai dire mai. Questa é una nuova fase della mia vita. Potrebbe anche essere, tutto dipenderà da come mi troverò in questo nuovo ruolo. Voglio essere utile al mio club».
Contratto Difficile pensare a un Guidolin che a 58 anni dice addio al campo. Lui che è uomo di campo. In questa lestenuante vicenda è palese che si sia salvaguardato il lungo (fino al 2017) e oneroso contratto (1 milione all’anno) del tecnico. E’ certo che l’Udinese non ha voluto rinunciare al grande contributo di un allenatore che ha portato la squadra per tre volte di fila in Europa. «Per noi è un valore aggiunto», ha detto Giaretta (ieri Maicosuel ha firmato un contratto con l’Atletico Mineiro). «Nel mio cuore c’è un po’ di tristezza, ma è una scelta che ho fatto io e penso sia la migliore. Anche la mia famiglia è felice. Non voglio rovinare i bei ricordi di questi 4 anni», ha aggiunto il Guido che si è commosso davanti all’affetto dei giornalisti e dei messaggi arrivati su Udinese Channel. Ora prenderà una lunga vacanza. Lo rincontreremo da commentatore del Giro d’Italia quando passerà dal Nordest. Ma non perderà neppure il Tour de France. Staccherà. Per poi cambiare vita. Chissà per quanto...