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 2014  maggio 18 Domenica calendario

LO SPAZIO ELETTORALE IN 3D


Per aiutare i cittadini europei a scoprire a quali partiti corrispondono le proprie idee e di "fare rete", l’European University Institute di Firenze, in collaborazione con il Berkman Center for Internet and Society di Harvard, ha lanciato l’applicazione web Euandi (si pronuncia come «Ee and I» - iuendai). I dati raccolti serviranno ai ricercatori per analizzare le dinamiche dei gruppi di opinione e come esse sono influenzate da internet.
Dentro la piattaforma si può navigare, letteralmente, nello spazio 3D dell’universo politico della Ue tra i pianeti-partiti. L’utente può avvicinarsi o allontanarsi dalle zone di affinità scoprendo le formazioni corrispondenti e passare dall’ambito nazionale a quello degli altri paesi restando nel proprio quadrante politico. «I quesiti iniziali rappresentano i temi politici discriminanti tra i partiti», spiega a Nòva24 il direttore del progetto Alexander Trechsel, professore all’Eui.
«L’utilizzo della rete nelle elezioni non è più una scelta nel mondo democratico moderno. Per noi studiosi diventa dunque possibile misurare l’impatto della rete sull’informazione e sulla partecipazione politica» aggiunge.
Tra le Vaa (Voting Advice Application), moltiplicatesi recentemente, Wahl-O-Mat in Germania ha registrato il maggior numero di accessi: 13 milioni su 60 milioni di elettori in sei settimane. Euandi ha un bacino di utenti più vasto. «La nostra ha una caratteristica del tutto nuova: al confronto verticale tra utente e partiti si somma una dimensione orizzontale: chi accede può mettersi in contatto anche con altre persone con posizioni politiche vicine e creare delle comunità trasversali in tutta l’Europa», dice a «Nòva24» Diego Garzia, uno dei tre coordinatori, responsabile dei team paese e scientifico. L’idea è che le comunità diventino delle vere e proprie piattaforme politiche e «possano fare leva sulla disposizione del Trattato che prevede che con un milione di firme raccolte in almeno sette paesi si possano avanzare al Parlamento Europeo proposte di legge», aggiunge Garzia. «È uno stampo sperimentale aperto» conferma il direttore. Ma poiché Euandi, a differenza di altre Vaa, consente di mantenere attive le comunità anche dopo il voto, i dati analizzabili si avvicineranno all’ordine di miliardi.
«La tecnologia offre ai cittadini la possibilità di mettere in atto delle mobilitazioni transnazionali senza passare dai partiti e a noi di studiarle», aggiunge Trechsel. «Vedremo se i cittadini coglieranno l’opportunità».

Guiomar Parada, Il Sole 24 Ore 18/5/2014