Mohsin Hamid, la Repubblica 18/5/2014, 18 maggio 2014
BREVE GUIDA PER EUROPEI RILUTTANTI
Il mio ultimo romanzo, Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente, è una storia d’amore che racconta la vita di un uomo dalla nascita alla morte in una megalopoli asiatica in continua crescita che potrebbe essere Lahore, la metropoli pachistana da dieci milioni di abitanti in cui vivo anch’io. Il romanzo vorrebbe essere un manuale di selfhelp che spiega al lettore come diventare ricco sfondato nell’Asia emergente. O forse è in realtà un manuale di selfhelp che vuole essere un romanzo. In ogni caso, si articola in dodici passi costituiti da consigli tipo “trasferisciti in città”, “non innamorarti”, “diventa amico di un burocrate” e “preparati a usare la violenza”.
Con il permesso dei lettori, vorrei proporre qui una guida in otto passi: Come sopravvivere all’emergere dell’Asia nella bella Europa.
1. NASCERE IN EUROPA
Forse è superfluo dirlo, ma sarà infinitamente più semplice sopravvivere all’Asia emergente nella bella Europa se intanto siete riusciti a nascere nella bella Europa. Se foste nati, per dire, in Ciad, vi sarebbe toccato abbandonare la vostra casa, dire addio a quasi tutte le persone conosciute fino a quel momento, mettere mano ai risparmi di una vita, accendere un mutuo, pagare i trafficanti di essere umani e corrompere le guardie costiere, attraversare il deserto del Sahara, rischiare di morire di fame e di essere sequestrati o violentate, evitare tempeste di sabbia e banditi, arrivare in un piccolo porto libico la cui lingua locale ignorate, mercanteggiare per un passaggio su un barcone collaudato per quaranta persone che ne imbarca duecento, sprofondare in acque che pullulano di squali bianchi due miglia nautiche al largo di Lampedusa, riuscire a stare a galla nonostante i vestiti bagnati e le mani dei vostri compagni di viaggio vi zavorrino verso il fondo, farcela ad arrivare in spiaggia. E, dopo tutta questa fatica, riuscire a non essere rispediti in Ciad.
2. ESSERE EUROPEO EUROPEO
Essere nati in Europa è dunque il miglior modo per arrivarci, ma non garantisce, purtroppo, l’essere considerati europei. L’Europa è un continente che aborre il razzismo, che non tollera la bigotteria religiosa e che difende la libertà di espressione. Ciò detto, in Europa è comunque estremamente vantaggioso essere bianco, di origini cristiane e parlare con l’accento dei presentatori televisivi europei degli anni ‘80. Se non soddisfate uno o più di questi criteri, non tutto è perduto. Potreste essere comunque in grado di sopravvivere all’emergere dell’Asia stando nella bella Europa, ma diventerà, diciamo così, un po’ più complicato. Potreste trovarvi a dover sopravvivere all’emergere dell’Asia in un’Europa non così bella, il che, anche se è un peccato, non sarebbe neanche la cosa peggiore che vi potrebbe accadere. Di peggio vi potrebbe succedere di non sopravvivere affatto.
3. IMPARARE UN MESTIERE CHE NON POSSA ESSERE SVOLTO ALTROVE
La globalizzazione e i liberi mercati implicano che qualsiasi cosa che possa essere comprata e venduta in altri mercati, sarà comprata e venduta in altri mercati. Se lavorate
in Europa in una fabbrica produttrice di jeans, probabilmente sapete già cosa ciò significhi perché la vostra fabbrica ha probabilmente già chiuso i battenti e qualcuno sta svolgendo la vostra mansione in una nuova fabbrica in Bangladesh.
È dunque molto meglio lavorare in un servizio che possa essere fornito solo localmente, quale per esempio il parrucchiere: nessuno prenderà un volo per andare in Bangladesh a farsi tagliare i capelli — anche se credo che i sudcoreani stiano lavorando a un robot- parrucchiere che si alza in aria spinto da quattro motori, entra dalla finestra dei clienti, si posa sulla loro testa e taglia i capelli in 92 secondi, per poi decollare verso il cliente successivo. Questo robot è anche in grado di identificare i terroristi confrontando un follicolo pilifero con un database situato negli Stati Uniti. Forse, quindi, diventare parrucchiere non è l’idea migliore. Ma non c’è molto altro che si possa fare.
4. SPOSARSI CON UN PARTNER CHE ABBIA PARECCHI PIÙ ANNI
L’Europa è il continente dell’amore, di Romeo e Giulietta, di Paolo e Francesca. Anche su questo, state attenti! Quando tornerete dal salone del parrucchiere dove vi guadagnate appena il pane quotidiano, non guardate il vicino o la vicina giovane dallo sguardo sexy e con un corpo perfetto che vi sorride. Perché l’Europa è anche la terra di Werther e Lotte, e l’argomento trascurato da I dolori del giovane Werther è il seguente: il giovane Werther commette l’errore di innamorarsi della giovane Lotte e la sua vita si trasforma in un disastro. Se il giovane Werther avesse aspettato qualche anno, avrebbe potuto incontrare la più matura vedova di nome Gertrude. La vecchia signora Gertrude avrebbe potuto certamente garantire al giovane Werther uno stile di vita al quale egli si sarebbe rapidamente abituato. Questa è la verità economica della bella Europa: mette le sue risorse nelle mani dei cittadini non più giovani. La vostra maggiore chance di godervi la Dolce Vita sta nel trovare qualcuno abbastanza anziano da essere stato protagonista de La dolce vita . Buona fortuna!
5. FARE RICERCHE SULL’ALBERO GENEALOGICO
Grazie agli agi che garantisce un matrimonio vantaggioso, ora potrete godervi il tempo libero. Perché non usarlo per deliziare la vostra metà offrendole, come regalo di compleanno, l’analisi del Dna degli antenati? Basta un lieve strofinare del bastoncino sulla parte interna della guancia mentre dorme, per raccogliere un campione di cellule da spedire al laboratorio che vi farà avere i risultati rapidamente. Quando vi arriveranno, però, potrebbero non sortire l’effetto desiderato. A quanto pare, vostro marito o vostra moglie dal sangue blu e dagli occhi chiari non era al corrente dell’avvenuta mutazione M525 nei suoi geni e quindi dell’appartenenza all’aplogruppo R1b del cromosoma Y, che è comune nell’Europa Occidentale e anche nel… Ciad. «Stai tentando di dirmi che sono africano/a?», vi risponderanno stizziti. La domanda è interessante.
6. VIAGGIARE PER IL MONDO
Quando non sarete più sposati, e nemmeno più giovani, ma avrete a disposizione parte del denaro che sarete riusciti a garantirvi con il divorzio, arriverà anche il vostro momento di esplorare il mondo. Che cosa è quest’Asia emergente, al cui assalto gli europei stanno tentando di sopravvivere? Prenotate un volo per la più improbabile destinazione che possiate immaginare: per il Pakistan. Lì, a Lahore, vi troverete a pernottare in un circolo fondato dagli inglesi, che è associato al circolo cui appartenete a casa vostra in Europa.
Il circolo ha una discreta quantità di bevande alcoliche per i membri e una zona bar tranquilla nella quale farete conoscenza di qualcuno della vostra stessa età, una persona asiatica che avrà vissuto la sua intera vita in Asia e alla quale potrete chiedere com’è essere nativi del luogo, di un continente emergente.
Ci sarà una pausa e un’alzata di sopracciglio. Poi la seguente risposta: «Nativo? Sta scherzando. Sono nato/nata qui e morirò qui. Ma non sono nativo/nativa di questo luogo. È cambiato così tanto che non lo riconosco. Quando metto piede fuori dal circolo, tutto è diverso da come io lo ricordo. I giovani si vestono in modo differente, parlano in modo differente. Non c’è più rispetto, non c’è più tradizione. Sono uno straniero. Lei ha forse percorso una grande quantità di miglia per arrivare qui, ma io ci arrivo dopo parecchi decenni. Io sono un migrante tanto quanto lei».
7. ALLA RICERCA DELLA FRONTIERA
Sarete colti dallo smarrimento. La vostra convinzione che l’Europa e l’Asia fossero due cose differenti traballerà. Vi chiederete se le nazioni, e persino le civiltà, siano distinte in maniera significativa dal punto di vista dell’essere umano. Per porre fine a questa follia, per ritrovare delle certezze là dove impera la confusione, deciderete di recarvi alla frontiera fisica tra Europa e Asia per vedere con i vostri occhi dove, concretamente, finisce un continente e inizia l’altro. Inviterete a fare questo viaggio assieme a voi il vostro o la vostra amante di origine pachistana e insieme partirete per la Russia, volando a Mosca per poi raggiungere Orenburg. Là, per recarvi dall’Europa all’Asia, attraverserete insieme il fiume Ural lungo un modesto ponte pedonale bianco che sta nel centro della cittadina. «Hmm», direte. «Hmm», concorderà il vostro/la vostra amante. Un ragazzino vi sguscerà vicino su uno skateboard. Dopotutto non è una vera frontiera, concluderete.
8. ABBRACCIATE L’ASIATICO CHE È IN VOI
A casa vostra in Europa, già più anziani e affaticati dalle debolezze dell’età, probabilmente farete yoga per mantenere l’elasticità. Coltiverete la pienezza della mente con la meditazione associata alla respirazione per mantenere un senso di calma e di lucidità di fronte all’inevitabile fine della vita. Leggerete anche un poema epico sufi che narra di trenta uccelli che, mentre sono alla ricerca del re di tutti gli uccelli, scoprono che nel palazzo del re ci sono solo… loro. Poi uscirete di casa e nella piazza vicina, dopo aver alzato lo sguardo verso la vecchia chiesa, camminerete circondati da adolescenti che flirtano e fumano marijuana, e saranno adolescenti di ogni colore, tutti europei, tutti asiatici, tutti africani, tutti esseri umani.
(Traduzione di Guiomar Parada) © Mohsin Hamid 2-014
Mohsin Hamid, la Repubblica 18/5/2014