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 2014  maggio 18 Domenica calendario

“GREGANTI? È QUELLO CHE GOVERNA LE COOP”


MILANO.
«Ci sono dentro le cooperative.. c’è quella cooperativa importante.. ti incontri col mondo di Primo e con il mondo del professore. Io sono qua, a voce, perché loro due mi hanno detto di venirti a parlare. Quindi, ho detto, ti copri con il mondo di Primo e con il mondo del professore ». A teorizzare il sistema di spartizione degli appalti e le coperture politiche necessarie per accedere alla miniera d’oro delle commesse di Expo e della sanità lombarda, è l’ex segretario dell’Udc ligure, Sergio Cattozzo. Racconta a Frigerio, quanto ha appena detto ad Antonio Rognoni, l’ex direttore generale di Infrastrutture, «chiedendogli di intervenire su Angelo Paris», il manager di Expo, arrestato 10 giorni fa. Paris era talmente affascinato dagli uomini della cupola da mandare, la sera in cui li incontra, un euforico sms a un amico: «Sono a cena con Gsf, Greganti e Catozzo, che mito!».
IL “MARTELLO”
È proprio Paris che descrive (in un altro sms) Primo Greganti come «un martello». Il vecchio funzionario del Pci è «uno che governa le coop rosse che, al momento, performano male su Expo.. e quindi lui è il martello che le fa rigare». È il 12 febbraio 2014. Nel messaggio inviato a un soggetto estraneo all’indagine, Paris scrive: «Ne ho parlato ieri con Primo Greganti, il partito si spacca». Poi un altro: «Sai chi è Primo Greganti? Uno che conta in quel mondo». «È uno che governa le coop rosse.. e quindi lui è il martello che le fa rigare. Ma hai capito che dimensione c’è in ballo su Expo?».
Il compagno G., a quanto risulta dagli atti, non si è limitato a dare «copertura politica» alle coop, ma sarebbe entrato in prima persona negli affari di Expo con un «accordo di partnership tra Seinco En-ri srl», a lui riconducibile, e «la Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna ». Un accordo che avrebbe garantito «una provvigione su attività e progetti» della Cmc, che partecipa alla costruzione del padiglione della Francia per Expo. E una coop legata a Greganti sarebbe riuscita ad inserirsi anche nell’appalto più ricco, da 149 milioni, per la “piastra” di Expo.
I CONTATTI VANTATI CON CL E LUPI
Ma i tentacoli di Frigerio e Greganti si muovono, secondo quanto raccontano al telefono, anche sul fronte opposto. Al telefono Frigerio, ancora con Cattozzo, «afferma che di ManutenCoop come capocordata ne aveva parlato nel suo ufficio Formigoni ». Più avanti, Frigerio «affermava che i ciellini mettevano in cordata La Cascina», perché «i ciellini non vogliono terze imprese». Ma Frigerio vanta contanti anche con due altri esponenti del mondo di Comunione e Liberazione come Nicola Sanese, ex segretario generale della Regione Lombardia a guida Formigoni, e l’attuale ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. All’imprenditore Maltauro, confida: «Ho parlato con Lupi.. per la Libia.. e ho parlato anche con Sanese per farmi dare la copertura, sono d’accordo tutti e due». Il feeling vero, però, sembra averlo con il potente ex collaboratore di Formigoni, sotto processo a Milano per lo scandalo Maugeri. Lo dimostrebbe questa sequenza.
LE NOMINE
Il professore discute con Rognoni, anche lui arrestato delle imminenti nomine ai vertici di importanti aziende pubbliche. «A Roma i tempi cominciano.. non dico a precipitare.. ma stringono.. perché cominciamo a lavorare sulla grande ondata di nomine che c’è a primavera.. ho bisogno di chiacchierare un po’ con te.. si decidono un mare di cose.. dalle Poste.. Finmeccanica.. c’è Enel, Terna..». Frigerio assicura di muoversi: «Ne parlo a qualche amico lombardo, io c’ho un amico, di cui mi fido di più.. del mondo ciellino.. è Sanese.. io parlo solo con Nicola, adesso neanche con Lupi, perché poi mi metto dentro nelle cose troppo momentanee.. abbiamo costruito una cosa che ha un suo peso.. abbiamo portato Scino a fare il segretario generale dell’authority ai Trasporti.. l’abbiamo fatto io e Sanese». Nel settembre 2013, è Cattozzo a discutere con Frigerio della riconferma di Nucci ai vertici di Sogin. E propone un incontro (ma sarà avvenuto?) con Lupi: «Enrico (Maltauro, ndr.) mi dice “non è che il professore ha voglia di parlargliene a Roma o di vederci a Roma io Lupi e lui?». Frigerio assicura: «costruiamo l’incontro». Ancora l’ex dc, con un fax spedito a Nucci, aveva garantito di perorare la sua riconferma in Sogin con notabili di centrodestra. Tra questi, anche con l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, che ieri ha negato rapporti recenti col professore. «Non vedo e non sento Frigerio da più di dieci anni, da quando ha cessato di essere parlamentare, un rapporto marginale tra colleghi dello stesso partito — ha precisato — Ormai ne ho perso le tracce».

Piero Colaprico e Sandro De Riccardis, la Repubblica 18/5/2014