Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  maggio 19 Lunedì calendario

IL VIAGGIO DI DE GASPERI IN AMERICA COME PARTÌ LA NOSTRA RICOSTRUZIONE

Grande scandalo perché Napolitano nel 2011 ha estromesso Berlusconi per assegnare il governo a Monti. Ma Berlusconi lo scopre adesso? Avrebbe potuto anche andare all’opposizione anziché sostenere un governo imposto da nazioni estere (leggi Merkel e Sarkozy). Non è mai successo in Italia? Il 3 gennaio 1947 De Gasperi si è recato negli Stati Uniti. Gli hanno dato le istruzioni su come doveva comportarsi. Dopo qualche mese, il 31 maggio, De Gasperi vara il suo quarto governo estromettendo comunisti e socialisti. E allora perché tanto scandalo?
Filippo Ferreti


Caro Ferreti,
La sostituzione di Berlusconi con Monti fu una decisione italiana adottata in circostanze in cui nessun membro dell’Ue poteva essere indifferente alle sorti della nostra economia. Ogni altra interpretazione appartiene alla cucina politica nazionale in tempo di elezioni e può interessare soltanto coloro per cui la storia della penisola è una ininterrotta sequenza di congiure e complotti.
Quanto al viaggio di Alcide De Gasperi a Washington nel gennaio del 1947, lei riprende la tesi preferita del Partito comunista, ma le cose, in realtà, andarono in modo alquanto diverso. I temi degli incontri americani del presidente del Consiglio furono soprattutto la ricostruzione di un Paese duramente colpito dai bombardamenti alleati e campo di battaglia dall’estate del 1943 alla primavera del 1945.
Dalle sue conversazioni De Gasperi trasse l’impressione che gli americani erano pronti ad aiutare l’Europa (il Piano Marshall verrà annunciato nel giugno del 1947), ma sarebbero stati tanto più generosi quanto più sicuri che il loro denaro sarebbe stato usato con programmi economici convincenti. Quale sarebbe accaduto dell’economia italiana se ogni decisione fosse stata soggetta al beneplacito di due partiti allora uniti, come il Pci e il Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)? Per instaurare un rapporto costruttivo con gli Stati Uniti e con i Paesi europei che avevano una economia di mercato, occorreva che l’Italia fosse governata da un esecutivo capace di produrre programmi coerenti, in sintonia con quelli dei Paesi destinati a diventare, negli anni seguenti, i suoi alleati.
La formazione di un nuovo governo fu favorita dalla scissione del Psiup nel gennaio del 1947, quando i socialdemocratici di Giuseppe Saragat uscirono dal partito per costituire una nuova formazione politica (Partito socialista dei lavoratori italiani). De Gasperi si dimise e formò un nuovo governo con i comunisti e i socialisti, ma si trattò di una breve transizione destinata a concludersi con la formazione di un esecutivo, alla fine di maggio, formato da democristiani, liberali e indipendenti.
Pochi giorni dopo il segretario di Stato americano George Marshall avrebbe annunciato un piano di aiuti per la stabilizzazione delle economie europee, e il 17 maggio una missione finanziaria italiana, guidata da Ivan Matteo Lombardo, sarebbe partita per Washington dove avrebbe negoziato un mutuo della Export Import Bank per 100 milioni di dollari. Cominciò allora la ricostruzione della economia italiana.