Elisabetta Soglio, Corriere della Sera 19/5/2014, 19 maggio 2014
SPONSOR, BIGLIETTERIE, RISTORAZIONE GARE DA ASSEGNARE PER 200 MILIONI
Ci sono ancora (almeno) 200 milioni in gioco. Se Expo ha già assegnato gli appalti più importanti e di più consistente valore economico per la costruzione del sito, ora ce ne sono altri sulla rampa di lancio. Un passo indietro. Le gare fondamentali della prima fase di Expo, quelle dell’avviamento, sono state tre: per rimuovere le interferenze (preparare il terreno eliminando tutto quello che avrebbe ostacolato i lavori, dai torrenti deviati alla centrale elettrica), la gara da 60 milioni è stata aggiudicata alla società Cmc, che ha chiesto un’aggiunta di 30 milioni per le varianti in corso d’opera.
I lavori della piastra, l’ossatura del sito espositivo, sono stati vinti dalla ditta Mantovani, che ha presentato un ribasso del 40 per cento sul prezzo d’asta, portando a casa 170 milioni. Terza grande opera sono le Vie d’acqua, il cui destino è sempre incerto: l’appalto da 120 milioni è andato alla Maltauro, azienda finita nel mirino dei pm milanesi che stanno indagando su Expo.
Gare aperte
Torniamo all’attualità. Avviata la realizzazione strutturale del sito, bisogna occuparsi di tutta l’organizzazione dell’evento. Sono così state pubblicate le richieste di manifestazioni d’interesse per la ricerca di official sponsor destinati a varie categorie merceologiche. Si cercano un Official airlines carrier partner, un vettore aereo che avrà un ruolo nello sviluppo della strategia ticketing; un Market research official sponsor (esperti di indagini di mercato che dovranno orientare il marketing rispetto ai gusti delle persone); un People mobility partner, che si occupi della mobilità pedonale interna al sito espositivo.
Ancora. Per tutto l’aspetto della ristorazione sono state avviate le ricerche del partner per la distribuzione di acqua e bevande; del partner per la progettazione, realizzazione e gestione di percorsi e itinerari legati all’acqua; del partner per i Soft drink (quest’ultima gara si è già chiusa e deve essere assegnata); del concessionario per la gestione dei servizi di ristorazione all’interno delle aree di servizio.
Questi partner, che diventeranno sponsor, verranno pagati in parte in contanti e in parte con la garanzia di un ritorno di visibilità (ad esempio, il loro logo comparirà nelle comunicazioni di Expo e, viceversa, queste aziende potranno affiancare il loro nome alla dicitura «official partner di Expo 2015»). Già in corso anche la gara per la riqualificazione e messa in sicurezza della valle del torrente Guisa, fra i Comuni di Bollate e Garbagnate Milanese: si tratta di un collegato al maxi progetto delle vie d’acqua e vale, per il primo lotto, 4,2 milioni di euro.
Gare da fare
In prospettiva, si stanno preparando altre gare molto importanti: quella per la gestione delle biglietterie che saranno fuori dal sito, quella per l’assicurazione dell’intero evento (che, da sola, vale 14 milioni di euro), quella per la concessione dei servizi di vigilanza e guardiania; quella per i servizi di assistenza sanitaria (il 118, i pronti soccorso e i presidi medici); quella per le pulizie del sito. Inoltre, resta aperto tutto il capitolo degli allestimenti che, da solo, vale 80 dei 200 milioni di euro ancora sul piatto. Per questi, una delle ipotesi era di affidarsi direttamente alla società Ente Fiera che gestisce i vicinissimi padiglioni della Fiera di Rho-Pero e che ha già le sue aziende fornitrici. In realtà, per arrivare a questa soluzione saltando gare e bandi serve una modifica del decreto ministeriale che aveva attribuito i compiti e i poteri del commissario unico di Expo.
I poteri del commissario
Il commissario unico Giuseppe Sala, all’indomani dell’arresto di Angelo Paris, uno dei top manager di Expo accusato di aver cercato di condizionare l’esito di alcune maxi gare, aveva spiegato che «non possiamo più commettere errori». E, a fronte di questi nuovi bandi, lancia l’appello: «Chiediamo che il dottor Raffaele Cantone, voluto dal premier Renzi per garantire sulla trasparenza delle procedure, presenzi direttamente o con un suo delegato di fiducia in tutte le commissioni di gara». Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, avrà poteri speciali, come ha garantito ieri il ministro dell’Interno Angelino Alfano: oltre a «poteri di intervento e di partecipazione» e a «più uomini» per la sua struttura, il magistrato avrà anche «l’accesso preventivo alle informazioni». Il governatore Roberto Maroni, che per primo aveva chiesto al governo di dare contenuti al ruolo di Cantone, commenta perplesso: «Ancora nessuna decisione concreta del governo. Da Roma, solo chiacchiere e interviste».
Avanzamento lavori
Venerdì scorso, in occasione dell’esordio ufficiale come direttore dei lavori dell’ingegnere Marco Rettighieri, è stato fatto l’ennesimo aggiornamento dello stato dei lavori: la rimozione delle interferenze è completata all’83 per cento, mentre la realizzazione della piastra è al 49 per cento. Cascina Triulza è al 15 per cento, il teatro all’aperto al 20 per cento. Il padiglione del cibo del futuro è all’80 per cento, mentre i cluster, cioè gli stand che raggruppano più Paesi intorno a uno stesso prodotto (dal caffè al riso, dalle spezie al cacao...), sono ad avvio lavori. Entro fine mese dovrebbero cominciare gli interventi per realizzare il Padiglione zero (che sarà ridimensionato) e l’Expo center.
Nel frattempo, stanno arrivando le prime squadre di Paesi stranieri che realizzano il proprio padiglione: ad aprile l’esordio è stato dei tedeschi e intanto la società Expo ha avviato i lavori di scavo e fondazioni per Turkmenistan, Santa Sede, Giappone, Bulgaria, Cile e Angola. E oggi arriva il Regno Unito a prendere possesso del proprio spazio.