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 2014  maggio 18 Domenica calendario

«CURO BERLUSCONI DA 15 ANNI POI MI HA DETTO: ARRUOLATI IN FI»


In principio era Umberto Scapagnini, storico medico del fondatore di Fi. Oggi è Santo Mercuri, dermatologo del Cav, candidato azzurro alle Europee nella circoscrizione Sud, pur essendo primario al San Raffaele di Milano, specializzato in dermatologia e venereologia. Sono state le «radici calabre» a spingerlo a scendere in campo, ma soprattutto: «È stato Berlusconi a chiedermelo».
Gliel’ha proposto durante una visita medica?
«No, mi ha convocato a Villa San Martino, ad Arcore, il 9 marzo scorso: e mi ha detto: “Santino, arruolati con noi in Forza Italia, dai. Ti va di candidarti alle Europee?”».
E lei?
«Ho accettato subito, perché per me lui è una persona speciale. Mi onora essergli vicino, dal punto di vista dermatologico lo curo da 15 anni umano e ora anche politico».
Lei è 15esimo in lista al Sud. Chi glielo fa fare visto che è già un medico in carriera al San Raffaele?
«Sono un meridionale convinto, orgoglioso della mia calabresità. Sono convinto che non bisogna sfruttare il Meridione, ma farlo fruttare a vantaggio dell’Italia e dell’Europa».
Renzi è partito alla conquista del Sud, dove Grillo ha espugnato molte città. Come farete ad evitare che Fi diventi il terzo partito?
«Facendo quello che mi ha consigliato Silvio Berlusconi».
Vale a dire?
«House meeting, incontro le persone. Mi sto massacrando, faccio 700 km al giorno per parlare con loro personalmente: mi presento».
Porta a porta?
«Assolutamente sì. Sto facendo questo tipo di campagna elettorale perché, come ha scritto Corrado Alvaro in un suo libro, “il calabrese vuole essere parlato”. Io credo che tutti i politici dovrebbero scendere in mezzo alla gente, perché le persone hanno bisogno di essere rassicurate».
Ma perché uno dovrebbe votare Santo Mercuri?
«Appunto perché mi sto presentando personalmente, sono a disposizione. Non sono come quelli che vengono a prendere i voti della Calabria e non si fanno neanche vedere».
Lei intende ritrasferirsi al Sud?
«Assolutamente no».
Ma allora che disponibilità è?
«Se riuscirò in questa impresa titanica, mi avvarrò di consulenti per capire i problemi delle persone e che insegneranno loro come presentare domanda per attingere ai fondi Ue».
A Strasburgo almeno ci andrà?
«Assolutamente sì, mi sono candidato per questo».
Al Sud è in atto uno smottamento da Fi verso Ncd, solo in Calabria sono transitati 6 senatori, 2 deputati e 239 amministratori...
«In Calabria serve uno che faccia da collante, che dialoghi con queste frange e riconduca il partito all’unità per raccogliere più voti possibile, già in vista delle Regionali, che probabilmente si terranno a novembre».
Fi correrà con Ncd o da soli?
«Noi di Fi dovremmo presentarci con un candidato nuovo. La politica si deve rigenerare, non rottamare. Dobbiamo prendere la parte buona che c’è in ogni politico e rigenerarla, così come si fa in medicina».
Il Cav ha teso la mano ad Alfano, ma Fitto, capolista al Sud, non è d’accordo. Lei da che parte sta?
«Mi ha voluto Silvio Berlusconi e qualsiasi decisione prenderà il mio presidente, io la rispetterò».

B.R.