Aldo Grasso, Corriere della Sera 18/5/2014, 18 maggio 2014
«DIFENDERÒ L’ABRUZZO DAGLI UFO» IL MAL DI METAFORA DEL CANDIDATO
Mal di metafora. Il candidato del centrosinistra alla Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha dichiarato guerra agli Ufo, come se non fossero bastevoli i problemi creati dagli umani. In un video che da giorni sta infiammando la Rete, D’Alfonso promette la difesa dall’invasione aliena: «Il parco Adriatico sarà il più grande parco di cui disporrà l’Abruzzo. E noi lo rispetteremo, come è giusto che accada, sia dalle invasioni degli Ufo, perché ci sono Ufo che si sono messi in cammino, ma poi riconcilieremo l’acqua salata del mare con l’acqua dolce dei fiumi». Gli Ufo si sono messi in cammino? Nel tentativo di riconciliare l’acqua salata con quella dolce, il Nostro si è bevuto il cervello? D’Alfonso, 49 anni, esponente pd, ex sindaco di Pescara, ex presidente della Provincia, laureato in Scienze politiche e Filosofia, ha stravinto le primarie del centrosinistra diventando il candidato alla Regione. Se non avesse avuto qualche grana giudiziaria, da cui è uscito intonso, forse siederebbe già a Roma. È davanti alle telecamere di Rete 8 che ha proclamato lo stato di ostilità contro gli alieni. Poco dopo la solenne dichiarazione di guerra, è arrivata la precisazione del suo ufficio stampa: gli Ufo di cui parla D’Alfonso sarebbero le piattaforme petrolifere progettate da Ombrina al largo della costa abruzzese. Il suo staff ha poi aggiunto che «D’Alfonso è solito utilizzare un linguaggio metaforico e suggestivo nella sua comunicazione». Ma ormai la frittata era fatta e in molti si sono convinti dell’attacco abruzzese agli extraterrestri. Insomma, come molti letterati, anche l’ex sindaco di Pescara soffre di mal di metafora, dimenticando che le parole non servono solo a comunicare la realtà ma la creano. La metafora è come lo zucchero, diceva lo scrittore polacco Witold Gombrowicz, ma nessuno si mangerebbe un piatto di zucchero. L’eccesso di metafora ci espone a rischi letali. In verità gli Ufo ci sono: basta leggere i siti personali di molti «nuovi» politici, basta vederli in tv, basta vedere come si comportano in Parlamento per renderci conto che siamo di fronte a un’invasione di alieni, di mitomani, di improvvisati. Gli Ufo si sono messi in cammino perché, specie in campagna elettorale, nessuno si convince di essere quel poco che è nella realtà.