VARIE 18/5/2014, 18 maggio 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - GRILLO, CASALEGGIO, RENZI E GLI ALTRI
REPUBBLICA.IT - RENZI
ROMA - Votate chi vi pare - ha detto - ma non votate i buffoni. Poi riaffronta il nodo Expo e fa un passaggio su crisi e prelievo fiscale: "Il sistema politico può smettere di rompere le scatole" alle imprese "e abbassare le tasse". A una settimana dalle europee, e nel pieno di una campagna elettorale che si gioca tutta attorno allo scontro Pd-M5S, il premier Matteo Renzi rincara la dose contro Beppe Grillo: "C’è una parte delle forze politiche che punta a insultare, non a cambiare l’Italia, e che scommette sulla sconfitta del Paese". Ospite a L’Arena, su RaiUno, il presidente del Consiglio, che è anche segretario democratico, lancia l’affondo: "Prima di essere del Pd, di Forza Italia, di M5S dobbiamo ricordarci di essere italiani", aggiunge.
Attacco a Grillo. Ma sul leader dei Cinquestelle, Renzi non molla: "Mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo", pensando "che le persone siano il pubblico e sotto sotto se la rida sotto baffi pensando che qualcuno ci creda davvero". E in vista del voto del 25 maggio aggiunge: "Non mandate i buffoni in Europa", domenica prossima "si vota tra due schieramenti: da un lato i gufi - che sperano che il Pil vada male - e dall’altra ci siamo noi, che siamo imperfetti, ma siamo dei ragazzi che hanno cercato di fare qualcosa in 80 giorni.
Il bonus degli 80 euro. "Gli 80 euro sono per sempre, e in parte arrivano dal taglio del costo della politica - dice il premier - in parlamento ci sono delle forze politiche che fanno ostruzionismo, non ci mettono in difficoltà, ma puntano solo ad insultare e non scommettono sulla ripresa dell’Italia".
Nodo lavoro. "Io non sto simpaticissimo ai sindacati - ha proseguito Renzi - ma quando si tratta di creare e salvare posti di lavoro sono pronto a fare accordi con chiunque. Io sono il premier di un Paese che ha bisogno di tornare a sperare. Nelle prossime settimane grandi gruppi industriali internazionali daranno il segnale della loro presenza in Italia. A me importa quanto posti di lavoro riusciranno a creare per i nostri giovani".
Tangenti e caos Expo. "Io non accetto che ci siano tangenti" e " mi strappa il cuore di mano" che "sono gli stessi di 20 anni fa. Se tu sei condannato per corruzione, tu nei palazzi della politica non devi mettere più piede", dice Renzi sul caos Expo, e il ’daspo’ - aggiunge - deve scattare con la "condanna definitiva". Quanto agli strumenti ad hoc da fornire a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, il presidente del Consiglio afferma: "Non e’ un supereroe, ma il presidente di una Authority prevista tre governi fa e che però nessuno ha fatto. Ora si tratta di capire: non può essere un sostituto del pm a Milano ma neanche un passatimbri, daremo dei poteri particolari". Tuttavia, il potere di revoca "va verificato dal punto vista amministrativo. Bisogna essere molto seri".
CASALEGGIO - REPUBBLICA.IT
ROMA - Il giorno dopo il comizio torinese di Beppe Grillo, che ha chiamato in causa le forze dell’ordine ("tutte dalla sua parte", secondo lui), invitandole a togliere le scorte ai politici, oggi sono le divise a rispondere al leader del Cinque Stelle. E a mettere in chiaro che la polizia è di tutti, non parteggia per nessuno ed è fedele alle istituzioni. Ma, mentre i poliziotti precisano, Grillo torna, ironizzando, sulle parole pronunciate a piazza Castello e pubblica sul suo blog un post dal titolo "Oltre Hitler c’è Charlie Chaplin", con incluso anche l’hashtag "#OltreHitler". Nell’articolo il comico riporta, per iscritto e in video, un passaggio de ’Il grande dittatore’, capolavoro del 1940 di Chaplin, che prendeva di mira proprio Adolf Hitler. E annuncia su Rai tre l’intervista di Lucia Annunziata a Gianroberto Casaleggio.
Intervista in cui il cofondatore del Movimento, reduce da un intervento al cervello (motivo per cui durante il colloquio con l’Annunziata porta un cappello), afferma che, se alle elezioni europee le performance saranno buone, il M5s potrebbe porre il tema della crisi di governo. "Se vincessimo alle europee - spiega Casaleggio - il giorno dopo chiederemmo un nuovo presidente della Repubblica e domanderemmo al nuovo presidente di indire le elezioni politiche. L’attuale Parlamento dal punto di vista costituzionale e di rappresentanza della volontà popolare non avrebbe legittimità".
Dalla polizia stop a Beppe Grillo. Casaleggio: "Se vinciamo, via Napolitano ed elezioni"
Gianroberto Casaleggio
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Casaleggio ha attaccato anche il premier: "Se Renzi perderà le elezioni
probabilmente uscirà dallo scenario politico. E’ gia abbastanza debole da solo". Poi aggiunge: "Se si andrà alle politiche daremo la parola alla Rete, cioè agli iscritti al M5s, per scegliere anche la nuova squadra di governo che dovrà avere tre qualità: onestà, competenza e trasparenza". E annuncia, per la prossima settimana la presentazione di una nuova legge elettorale "a partecipazione popolare, costruita in rete con 4-5 mesi di discussioni".
Lo stop a Grillo della polizia. Per prima, dicevamo, arriva la risposta del Coisp. "Le forze dell’ordine non stanno dalla parte di nessun partito o movimento, ma dalla parte delle Istituzioni e della legalità - ribadisce Franco Maccari, segretario generale del sindacato di polizia - Ci aspetteremmo, piuttosto, che tutte le forze politiche stiano dalla parte nostra, contribuendo fattivamente a risolvere le situazioni di malessere degli operatori del comparto sicurezza, anzichè strumentalizzarle per i propri tornaconti elettorali, salvo poi per lo stesso motivo gettare fango su chi compie il proprio dovere".
"Anzichè, è il caso di dire, ’tirarci per la divisa’ - conclude Maccari - Beppe Grillo con la sua folta rappresentanza parlamentare farebbe bene a dimostrare una reale attenzione verso le problematiche che interessano il nostro lavoro, anzichè utilizzare la stessa piazza, alla prima occasione, per riversare sui poliziotti insulti e nefandezze per compiacere il proprio elettorato".
Nel dibattito interviene anche Giuseppe Esposito, senatore di Ncd e vicepresidente del Copasir: "Beppe Grillo tenga giù le mani dalle forze dell’ordine e non si azzardi più a dare connotazioni politiche alle donne e agli uomini che ogni giorno difendono la sicurezza di tutti i cittadini".
E Lorena La Spina, segretario dell’Associazione nazionale Funzionari di polizia, aggiunge: "Cavalcare il malcontento di una categoria di lavoratori che, a tutti i suoi livelli, ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo alla crisi economica è pretestuoso e scarsamente responsabile". E ribadisce: " La Polizia di Stato appartiene solo al Paese, certo non agli schieramenti politici".
IL COMIZIO DI GRILLO IERI A TORINO
TORINO - Di sé dice di essere "oltre Hitler". Offende Napolitano e Renzi, riserva insulti sessuali alla Merkel. E lancia una critica a Martin Schulz che ricorda certe battute infelici di Silvio Berlusconi. Beppe Grillo in comizio a Torino (FOTO) attacca il candidato del Pse alla presidenza della commissione europea: "Bisogna ringraziarlo Stalin. La guerra contro i nazisti l’ha vinta lui. Se non vinceva Stalin, Schulz era dentro al parlamento con una svastica sulla fronte. E tu dai dello stalinista a me? Vieni a offendere 10 milioni di italiani? Schulz, vedi di andare affanculo...".
Ma Grillo oggi non ha freni. Rincara la dose e urla alla folla, travalicando il limite delle parole: "Dicono che io sono Hitler. Ma io non sono Hitler...sono oltre Hitler!". E aggiunge: "Se non ci fosse il M5s adesso ci sarebbero i nazisti. Il nostro populismo è la più alta espressione della politica".
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Poi spara a zero contro i politici facendo un appello alle forze dell’ordine: "La Digos è tutta con noi, la Dia è tutta con noi, i carabinieri pure. Noi facciamo un appello, non date più la scorta a questa gente", perché "non ce la fanno più a scortare quella gente al supermercato o al festival. Loro sono noi", grida il leader del M5s. E assicura le migliaia di persone radunate in piazza Castello: "Siamo scesi in piazza per vincere e vinceremo queste europee con il 100 per cento".
Anzi, ribadisce che "queste europee le abbiamo già vinte e lo sanno e cominciano di nuovo con il dossieraggio, la stesa tecnica non cambia di una virgola. Dicono che 32 anni fa prendevo soldi in nero, ma i risultati ci daranno ragione vinceremo con il 100%, non ce la faranno. Io non sono candidato, non sono il loro avversario sono un pregiudicato e li riconosco prima, il loro avversario è l’onestà di chi fa buona politica".
Come da copione, attacca anche il Capo dello Stato: "Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l’inno di Mameli. Fratelli d’Italia, dice. Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perché si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva".
E conia un nuovo soprannome per Berlusconi: "Non è più lo psiconano, ma Tinto Brass: Vediamo chi metteranno nel cesso Tinto...", riferendosi alla battuta dell’ex cavaliere di qualche giorno fa (guarda il video).
Contro Renzi dice: "Portano i bambini in piazza e li fanno gridare ’Matteo, Matteo’. Bisogna prendere quelle maestre e licenziarle in tronco perchè non possono fare queste cose con i bambini". E ironizza sull’efficacia delle politiche del governo Renzi in Europa con insulti a sfondo sessuale al cancelliere tedesco: "L’ebetino è andato a dare due linguate a quel culone tedesco della Merkel".
La risposta del premier alle frasi di Grillo su Hitler non si fa attendere. In comizio a Modena, Matteo Renzi è laconico: "Hitler non va citato neppure per scherzo" (video). Non mancano altre reazioni. Per Nichi Vendola (Sel - Altra Europa per Tsipras): "Quando un giorno ci si attribuisce la proprietà della magistratura, il giorno dopo quella di polizia e carabinieri, e poi ci si contende con Berlusconi la Marcia su Roma o le battute alla kapò, siamo ormai all’esibizionismo impudico di espressioni da fascisti comunque camuffati". Per Monica Frassoni (Green Italia): "Da Grillo non arriva una proposta per l’Europa ma un vero e proprio delirio. Noi vogliamo costruire un’europa dei cittadini che operi per il progresso e il benessere di tutti".
ALFANO
ROMA - "A giugno si farà la riforma della giustizia". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ospite di Lucia Annunziata a In mezz’ora, confermando così le anticipazioni fornite oggi da Repubblica . "A giugno il tema della riforma della giustizia è già nell’agenda del governo - ha proseguito il leader del Nuovo centrodestra, oggi in maggioranza con Matteo Renzi ma sino all’anno scorso dentro al Pdl -. Ci saranno molti capitoli, abbiamo un’idea molto chiara - però sottolinea - diversa dalla sinistra. Io sono molto attento al rafforzamento dei poteri di contrasto nei confronti della criminalità organizzata". Per i reati contro criminalità economica e finanziaria "credo, non ne abbiamo ancora parlato, che su autoriciclaggio e falso in bilancio si andrà avanti. Anche su questo Ncd avrà una posizione avanzata e non sulla difensiva".
Riportare a 5 anni, come in passato, la punibilità massima del delitto azzerato dall’ex premier oggi presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con le modifiche del 2002 è riforma a cui il ministro della Giustizia in quota Pd, Andrea Orlando vorrebbe riuscire a legare il proprio nome, ma di cui il Guardasigilli parla da tempo in maniera riservata per evitare le inevitabili ’guerre di religione’ che l’ipotesi di ripristino di quel reato ha sempre provocato.
Sul caos Expo, poi, Alfano afferma che Raffaele Cantone, a capo dell’Autorità anticorruzione, "oltre che più uomini avrà un accesso preventivo alle informazioni, per lavorare con un’azione di prevenzione". Dobbiamo "mettere in squadra prefettura, forze dell’ordine e Anticorruzione: con Cantone si assumeranno le decisioni necessarie", ha aggiunto. Il ministro ha rimarcato che "fin qui per l’Expo il nostro piano anti infiltrazioni ’mafia free’ ha funzionato contro la criminalità organizzata". "Sulla corruzione invece c’è stata falla, ma i pm sono intervenuti per tempo".
DAGOSPIA
1. DA VESPA SPUNTA IL "PLASTICO" DI BEPPE GRILLO. E I CINQUESTELLE VOGLIONO USARE LE TRIBUNE ELETTORALI PER TRASMETTERE IL COMIZIO DI CHIUSURA DI PIAZZA SAN GIOVANNI
Scrivono Francesco Bei e Tommaso Ciriaco su "La Repubblica": Se il leader del Pd ha deciso di sfidare Grillo nelle piazze, l’ex comico si riappropria, dopo averlo a lungo snobbato, del mezzo televisivo. Beppe Grillo ha in serbo una sorpresa per domani, quando sederà sulle poltroncine del salotto televisivo di Bruno Vespa: un modellino di un metro per un metro, da donare al conduttore.
Per ora si sa soltanto che si tratta di un castello, dentro dovrebbero essere imprigionati alcuni big della politica. Un plastico insomma, come nella migliore tradizione di Porta a Porta. Non si ferma, nel frattempo, la campagna tv dei cinquestelle. Per dare massimo risalto a leader e tirare la volata, i grillini hanno chiesto alla Rai di sfruttare i quaranta minuti a disposizione per le tribune politiche con la diretta del comizio conclusivo di piazza San Giovanni a Roma, in agenda per venerdì.
GRILLOGRILLO
A completare l’assalto mediatico pentastellato, i grillini si preparano a sfidare il ministro Maria Elena Boschi, chiedendole si accettare un confronto pubblico con il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sul tema dei decreti legge e della fiducia. E meno male che preferivano la Rete...
2. EUROPEE:ANZALDI,TROPPO CAOS SU PAR CONDICIO,AGCOM INTERVENGA
(ANSA) - "Sul rispetto della par condicio in Rai c’e’ troppa confusione, si parla di trattamenti preferenziali per Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle. E’ opportuno che il presidente dell’Agcom Angelo Cardani intervenga per evitare abusi proprio nell’ultima settimana di campagna elettorale". E’ quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
GRILLOGRILLO
"La stampa parla di un plastico contro gli altri candidati che Grillo vorrebbe portare a ’Porta a porta’ - spiega Anzaldi in una nota -, situazione senza precedenti di un ospite politico che decide gli elementi della scenografia in studio a suo piacimento. Si parla, inoltre, della richiesta del Movimento 5 stelle di utilizzare gli spazi delle tribune elettorali per trasmettere la diretta del comizio di Grillo da piazza San Giovanni, a differenza degli altri partiti che sosterranno l’intervista in studio".
Giancarlo LeoneGiancarlo Leone
"E’ opportuno che l’Agcom - aggiunge Anzaldi - si assicuri che in Rai abbiano chiara la normativa sulla par condicio, perche’ eventuali abusi negli ultimi giorni poi non potrebbero piu’ essere sanati. Non e’ accettabile, come per il caso dello streaming chiesto dal blog di Beppe Grillo, che il Movimento 5 stelle abbia trattamenti di favore, la legge e’ uguale per tutti. Gia’ questo continuo stillicidio di trovate comunicative sta danneggiando le pari condizioni della campagna elettorale".
3. LA RAI DELUDE I CINQUE STELLE: NO A VESPA IN STREAMING SUL BLOG
Da "Libero"- E.P.
Per la Rai il problema non esiste. Anzi, non è nemmeno un problema. «In generale non è pratica comune concedere ad altri lo streaming delle nostre trasmissioni. Per quanto riguarda specificamente la puntata di Porta a Porta di lunedì con Beppe Grillo, andremo in onda alle 23,20 circa e come sempre succede il programma sarà anche disponibile in streaming sul portale della Rai».
Beppe Grillo a napoli nel rione sanitaBeppe Grillo a napoli nel rione sanita
Il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, esclude così qualsiasi ipotesi di concessione al blog di Beppe Grillo di una diretta streaming in occasione della partecipazione del leader dei 5 Stelle al talk condotto da Bruno Vespa. Una posizione che Leone ribadisce in un tweet dove scrive che «per chi vorrà seguire in streaming le prossime puntate di Porta a Porta dedicate a Grillo, Berlusconi, Renzi le troverà sul sito Rai.Tv».
VIGNETTA BENNY DA LIBERO GRILLO VESPA FLORIS ANNUNZIATA GABANELLIVIGNETTA BENNY DA LIBERO GRILLO VESPA FLORIS ANNUNZIATA GABANELLI
Caso chiuso?Macché, essendoci di mezzo il Movimento 5 Stelle e il suo leader, c’è da aspettarsi di tutto, vista l’occasione. E così il solito Michele Anzaldi,deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza sulla Rai,mette le mani avanti.
«Per quale motivo la Rai riserva un trattamento speciale a Beppe Grillo concedendo al suo blog la diretta streaming dell’ospitata prevista lunedì da Vespa?» , chiede retoricamente l’esponente dem, girando la domanda agli organi di controllo e vigilanza, «si tratta di un regalo inedito e ingiustificato. Che ne pensano il presidente dell’Agcom Cardani e il presidente della Vigilanza Fico?».
Pensieri e parole che sembrano interessare a tanti. «Ho chiesto», spiega Anzaldi, «di avere chiarimenti sulla notizia secondo la quale il leader del Movimento 5 stelle, per andare a Porta a porta, pretenderebbe di poter trasmettere la puntata in diretta streaming sul suo blog. Siamo di fronte ad un caso senza precedenti».
IL COMIZIO DI BEPPE GRILLO A PIOMBINOIL COMIZIO DI BEPPE GRILLO A PIOMBINO
Ma nelle preoccupazioni di Anzaldi non ci sono solo le questioni legate alla par condicio e al rispetto delle regole. A creare seri dubbi all’esponente del Pd sono anche le questioni economiche connesse allo streaming. «Concedere lo streaming sul sito di Grillo», aggiunge il deputato del Pd, «significa permettere all’organo di autofinanziamento del suo partito un lauto guadagno, poiché attraverso l’aumento dei contatti del blog aumentano anche gli incassi attraverso la pubblicità.
Per quale motivo la Rai, pagata con i soldi degli italiani, dovrebbe privare il suo portale di un introito per favorire, invece, un organo politico? Non si capisce, poi, perché il servizio pubblico debba sottostare alle pretese di Grillo come se fosse una star dello spettacolo. Se Grillo vuole essere intervistato, venga trattato come tutti gli altri, non è accettabile questa corsia preferenziale che gli viene riservata».