Antonio Maria Mira, Avvenire 18/5/2014, 18 maggio 2014
IN TRE ANNI 42 CONDANNE
Quarantadue condannati e 15 assolti. Sono gli esiti dei processi agli scafisti dal 2011 a oggi. Non si tratta di dati ufficiali in quanto, come denuncia la Procura nazionale antimafia «le modalità e i tempi con i quali le informazioni giungono al Ministero della Giustizia dai Tribunali e dalle Corti, non consentono ancora di ottenere risposta esaustive». Bisogna così ricorrere all’archivio dell’Ansa. Il 18 novembre 2011 a Bari condanna a 8 anni di 10 egiziani accusati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Il 3 ottobre 2012 a Catanzaro condanna a 15 anni di uno scafista ucraino anche per l’omicidio di un quindicenne annegato al momento dello sbarco. Pena poi ridotta a 11 anni lo scorso 15 maggio. Condannato a 2 anni anche un altro scafista. Sempre a Catanzaro il 24 ottobre vengono condannati a 3 anni e 8 mesi due scafisti greci, anche per la morte di un migrante: non omicidio ma ma morte in conseguenza di altro reato. Il 16 novembre viene invece assolto un siriano. Il 4 marzo 2013 ad Agrigento la condanna a 8 anni di 4 scafisti: sul barcone che guidavano morirono 25 persone asfissiate nella sala macchine. Due condanne (7,2 e 4 anni) anche a Sciacca il 20 maggio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la morte di un ragazzo ucciso dall’elica del barcone. Tre condanne il 2 luglio a Marsala a 5 anni e 1 anno. Ben 13 assoluzioni l’11 ottobre a Bari e una ad Agrigento il 18 ottobre per lo scafista del barcone naufragato davanti all’isolotto di Campione con 70 morti. Il 23 gennaio 2014 a Bari condannati a pene tra 5,8 e 3,4 anni 6 scafisti responsabili di 4 sbarchi. Infine il 4 aprile a Reggio Calabria quattro minori egiziani condannati a 3 anni e 4 mesi.