Rosario Murgida (MF-DowJones), MilanoFinanza 16/5/2014, 16 maggio 2014
IL MANU SI CONSOLA CON CONTI BOOM
Il Manchester United ha chiuso una delle peggiori stagioni calcistiche della sua storia con un anonimo settimo posto in Premier, la conseguente esclusione dalla Champions League e l’esonero del tecnico David Moyes chiamato a raccogliere la pesante eredità di Sir Alex Ferguson. Eppure il club continua a presentare conti in spolvero: il terzo trimestre si è concluso con un incremento dell’utile netto a 10,9 milioni di sterline dai 3,6 milioni di un anno fa; il fatturato è balzato del 26% a 115,5 milioni e l’ebitda adjusted di ben il 60% a 40 milioni.
A trainare la crescita è stato il fatturato commerciale (+19%), sostenuto a sua volta dall’incremento del 44% dei ricavi da sponsorizzazioni, che hanno compensato la debolezza delle vendite di materiale sportivo, delle royalty e dei proventi da media e telefonia mobile; il fatturato generato dai diritti televisivi è aumentato del 64%, grazie agli accordi siglati recentemente dalla Premier League; gli incassi da botteghino sono infine saliti del 9,1%. «Abbiamo una situazione finanziaria solida che ci permette di continuare a investire nella squadra», ha commentato il vicepresidente Ed Woodward. Per l’anno fiscale al 30 giugno, il club prevede ricavi compresi tra 420 e 430 milioni di sterline e un ebitda adjusted tra 128 e 133 milioni, a fronte dei 363,3 milioni di fatturato e dei 108,6 milioni di margine lordo rettificato dello scorso esercizio. L’anno prossimo sarà più dura con i mancati introiti della Champions League e la necessità di investire per rafforzare la rosa e tornare sul tradizionale percorso di vittorie.
Rosario Murgida (MF-DowJones), MilanoFinanza 16/5/2014