Andrea Pira, MilanoFinanza 16/5/2014, 16 maggio 2014
PUTIN FIRMA LA MESSA IN MORA SUL GAS
Dal 1° giugno Kiev dovrà pagare in anticipo le forniture di gas dalla Russia. A informare della decisione i capi di Stato e di governo dei Paesi che importano gas attraverso l’Ucraina è stato ieri con una lettera il leader del Cremlino, Vladmir Putin. Il presidente russo ricorda di non aver ricevuto alcuna proposta per stabilizzare la situazione delle società ucraine. Con il prezzo del gas passato da 268,5 a 485 dollari per mille metri cubi, il debito con Gazprom è salito a 3,5 miliardi. Questo, rimarca Putin, nonostante Kiev abbia ricevuto una prima parte del prestito del Fmi, pari a 3,2 miliardi di dollari. Putin scrive di essere aperto alla trattativa. Il tempo però stringe. E destinatari della lettera, come il premier slovacco, Robert Fico, la interpretano come una minaccia alla sicurezza energetica spiegando di essere stati informati da Putin che dal 1° giugno, «se l’Ucraina non paga per il gas fornito, non verrà più diretto al territorio europeo».
Andrea Pira, MilanoFinanza 16/5/2014