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 2014  maggio 16 Venerdì calendario

«ILARIA NON È SOTTOMESSA COME PARENZO»


È uno dei nuovi volti arruolati in quel di Milano Rogoredo. Conduce con Ilaria D’Amico Tango La musica è cambiata, in onda ogni lunedì e giovedì alle 23 su Skytg24, la rete diretta da Sarah Varetto. Dieci puntate che permettono a Giuseppe Cruciani di tornare in tv e fare, quello che sa fare: informazione, a trecentosessanta gradi. Da La Zanzara a Tango passando per Radio Belva, Cruciani racconta a Libero il dietro le quinte della sua conduzione e molto altro. Perché Tango La musica è cambiata?
«È un’idea che è venuta a Ilaria, è un modo per dire che balliamo in due sull’attualità. Non volevamo un titolo standardizzato, qualcuno aveva proposto anche La Bella e la Bestia (ride, ndr)».
Che cosa si porta da La Zanzara?
«Ho un certo modo di fare radio e il divario con la televisione lo sento. Da La Zanzara mi porto dietro il fatto di essere un conduttore che esprime un’opinione». Inibizione da telecamera?
«No, solo un modo diverso di condurre». È più se stesso in tv o in radio?
«In radio. Viene fuori di più il mio lato personale». Che differenza c’è tra Ilaria D’Amico e David Parenzo?
«La differenza è sostanziale. A parte gli scherzi c’è una differenza di ruolo. Io e Ilaria conduciamo al cinquanta per cento, e stiamo cercando di costruire un equilibrio. Parenzo è più sottomesso (ride, ndr)». Quando le hanno proposto Tango?
«A febbraio mi ha chiamato Andrea Scrosati. All’inizio ho detto non lo so, mi premeva che fosse compatibile con la radio». La Zanzara non si tocca?
«È fuori discussione che io
possa lasciare la radio. È il mio mondo». L’ha convinta anche il fatto di poter lavorare con Ilaria D’Amico?
«Sì, ha una sensibilità diversa dalla mia. È intellettualmente libera e non è una persona scontata». Avrebbe detto di sì anche alla Rai o a La7?
«Non è arrivata una proposta quindi non posso saperlo». In che rapporti è rimasto con Mediaset dopo Radio Belva?
«Non ho nulla da rimproverare alla rete. Quando un prodotto non funziona la colpa al 50 per cento è del conduttore. Non ho da accusare nessuno, il timone era nelle nostre mani».
In seconda serata sarebbe andata meglio?
«Probabilmente sì, ma col senno di poi siamo bravi tutti. Ringrazio Mediaset perché ci ha dato la possibilità di fare una cosa che volevamo fare». È stato un flop quindi?
«No. Flop sono quei programmi che vanno male e continuano ad andare in onda. Io mi sono divertito moltissimo. Rivendico quella puntata di caos e follia cherimarrà nella storia della tv».
Scriverà un libro?
«È arrivata una proposta anche da un editore importante. Vediamo, potrebbe crearmi più problemi che in radio e in tv (ride, ndr)». Voterà alle europee?
«Sì, se sono a Milano, credo che questo voto non sia importante, come qualcuno dice. Voterò le persone».