Maria Luisa Agnese, Corriere della Sera 15/5/2014, 15 maggio 2014
VINCENTI E (QUASI) PERFETTE STORIE DI COPPIE INVIDIABILI
Lei che entra e lui che entra poco dopo, e il portone è sempre lo stesso. Dopo quattro mesi di appostamenti accaniti di paparazzi arrabbiati il settimanale Chi ha scodellato quelle che definisce le «prove del gossip dell’anno». Un gossip prima sussurrato, poi smentito, ma sempre coltivato sotto traccia sulla coppia Buffon-D’Amico da quel 24 gennaio quando esplose sulla stampa, e che ora si confermerebbe essere ormai una relazione in piena regola, per quanto non sbandierata e ancora vissuta in una discreta clandestinità, fatta di accorti depistaggi (e ieri sera Buffon, forse in risposta ai gossip, si è fatto vedere con la moglie Alena Seredova e i due figli sugli spalti dello Juventus Stadium dove si giocava la finale di Europa League).
Ma subito la nuova coppia grazie a quelle immagini galeotte si presenta agli occhi del mondo con le stigmate della favola contemporanea: belli, di successo, innamorati, giovani ma già nel pieno della consapevolezza. In una parola, invidiabili. Una coppia di quelle che hanno il potere di ispirare e accendere i sogni degli altri, quelli che la favola non ce l’hanno ancora ma sperano di averla presto.
Pur provenendo da mondi differenti, il calciatore e la conduttrice tv, hanno quel certo non so che, quel quid che li rende speciali, una coppia che magari a prima vista può sembrare basata su alchimie improbabili e che invece si rivelano durature, magari grazie a quel mix apparentemente sbilanciato. Proprio come era successo con un’altra coppia a loro perfettamente speculare (calciatore più giornalista tv) e di altrettanto carisma mediatico: Iker Casillas e Sara Carbonero (eletta nel 2009 «reporter più sexy») che rivelarono il loro amore con un bacio «non canonico» in diretta, alla Coppa del Mondo 2010, e ora felici neogenitori del piccolo Martin.
O come sta succedendo in questi giorni con la coppia internazionalmente invidiabile dei Clunamuddin, crasi alla maniera dei Brangelina di Clooney (George) e Alamuddin (Amal): dopo anni di vagabondaggi sul fronte sentimentale l’ex scapolo più agognato del globo è stato catturato dal fascino fresco di Amal, esotica, bella alla maniera di Anne Hathaway, avvocato anglo-libanese di impegno e di grido, e apparentemente estranea al suo mondo. Così come sentimenti di identificazione e di ammirazione pop suscita, tornando in casa nostra, un’altra coppia apparentemente sbilanciata come quella formata da Michelle Hunziker, brillante donna di spettacolo, e dal suo bel Tomaso Trussardi, imprenditore del lusso.
Asimmetrici quanto i Buffon-D’Amico, esemplari sani e vincenti del prototipo italico, con le loro biografie opposte, anche se alfine convergenti. Lui calciatore classico, gigante della parata con un fulmineo bernoccolo per gli affari, e qualche intemperante simpatia giovanile per la destra (una maglietta con su scritto «boia chi molla», ma era un ragazzo), recentemente convertito al moderatismo, con endorsement montiano. Lei, che sul fronte estetico non ha nulla da invidiare a Carbonero, intervistatrice sempre attenta e preparata, una dichiarata simpatia per la sinistra, per quanto quella democratica all’americana e non i nostrani veterocomunismi.
Un’intesa dunque post-ideologica, che è riuscita a superare i reciproci pregiudizi, perché Ilaria che di calciatori ne ha conosciuti parecchi nelle sue interviste, non ha mai avuto un debole per loro, e ora avrebbe confessato alle amiche «che ci ha messo parecchio tempo a convincere se stessa ad arrendersi». Solo dieci giorni fa, il 4 maggio, Ilaria dava ancora del lei a Buffon in un’intervista su Sky. Adesso queste foto potrebbero essere una liberazione per tutti: e d’ora in avanti, solo del tu, anche in tv.