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 2014  maggio 15 Giovedì calendario

SOS FRONTEX: SBARCHI CRESCIUTI DELL’823%

Afflussi di clandestini verso l’I­talia ottuplicati in quattro me­si, con un’estate che si prean­nuncia drammatica. Neanche a far­lo apposta, il giorno dopo il botta e risposta tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il commissario eu­ropeo Cecilia Malmström, arrivano le cifre da allarme rosso su flussi mi­gratori, diffuse direttamente dal vi­cedirettore di Frontex, l’agenzia per le frontiere esterne Ue, Gil Arias Fer­nandez: «nei primi quattro mesi del 2014 – ha avvertito – c’è stato un au­mento dell’823% di arrivi di migran­ti verso l’Italia rispetto allo stesso pe­riodo del 2013». Quanto basta per far sbottare il premier Matteo Renzi, «l’Europa – ha detto a Reggio Cala­bria – ci spiega tutto su come si de­ve pescare il pesce spada, ma gira la testa quando andiamo a soccorrere persone in difficoltà».
Per la precisione, si tratta 25.650 ar­rivi in Sicilia e 660 in Puglia e Cala­bria (un po’ meno dei 36.000 di cui parlano le autorità italiane), oltre la metà dei 43.000 arrivi illegali regi­strati per tutta l’Ue tra gennaio e a­prile. Per la cronaca, nel 2013, del to­tale di 107.000 tentativi di ingresso illegale registrati in tutta l’Ue (con un aumento del 48% rispetto al 2012), il 24% era costituito da siriani, il resto soprattutto da persone originarie del Corno d’Africa (Eritrea, Somalia, E­tiopia). Il record delle richieste di a­silo spetta alla Germania, con il 41% del totale.
Il vicedirettore ha peraltro spiegato che «non è stato possibile usare il si­stema Eurosur per l’ultima tragedia dei migranti. Si tratta di una piat­taforma per lo scambio dati e fun­ziona nella misura in cui i dati vi ven­gono immessi. Ritengo che le auto­rità italiane non abbiano potuto ve­dere i barconi affondare, altrimenti la situazione poteva essere evitata». Certo è che lo scenario dei flussi è destinato ad aggravarsi nei prossimi mesi, come ha già avvertito anche il Viminale. «Tenendo conto dell’in­cremento nei primi quattro mesi – ha detto Arias Fernandez – è facile prevedere che in estate, quando mi­gliorerà la situazione del mare, au­menteranno ancora gli arrivi e dun­que purtroppo anche le tragedie». Tragedie cui ha rivolto il pensiero ie­ri mattina Papa Francesco all’udien­za, «preghiamo per le persone che in questi giorni hanno perso la vita nel
A Mediterraneo – ha detto – si metta­no al primo posto i diritti umani, e si uniscano le forze per prevenire que­ste stragi vergognose». Le polemiche non si limitano alle di­mensioni dei flussi, ad alimentarle è la stessa agenzia delle frontiere: pa­radosso di fronte a un’emergenza che cresce in modo esponenziale, Arias Fernandez ha lamentato l’insuffi­cienza dei fondi di cui può disporre. «Il budget di Frontex per il 2014 è più basso di quello per il 2013 – ha so­stenuto – e per far fronte ad even­tuali emergenze, con la discussione del budget 2015, a marzo di quest’anno, aveva­mo chiesto la possibi­lità di avere una ri­serva di denaro extra budget, ma la Com­missione ce l’ha negata». Un taglio, ha sostenuto, che si tradurrà «in mi­nori possibilità di utilizzare risorse umane e tecniche, si dovranno to­gliere risorse a operazioni meno ur­genti per trasferirle ad altre più im­portanti ». La Com­missione, però, re­spinge al mittente queste accuse. «Posso rassicurare che non c’è stata alcuna dimi­nuzione – ha replica­to secco Michele Cer­cone, portavoce del commissario Malmström – anzi c’è stato un au­mento, perché devono essere messi a confronto i due budget nominali: quello per il 2013 era di 85,707 mi­lioni, e per il 2014 è di 89,197 milio­ni, quindi c’è stato un aumento di 3,49 milioni». L’errore, secondo Cer­cone, sta nel fatto che nel raffronto sono stati considerati «anche gli ot­to milioni euro extra», stanziati do­po la tragedia di Lampedusa a fine 2013. Quanto alle richieste di riserve da parte di Frontex, il portavoce ha spiegato che «non è proprio fattibi­le per questioni procedurali», ag­giungendo però che in caso di ne­cessità l’agenzia ha sempre avuto fondi extra (nel 2011 e nel 2013). Il problema sta però nella velocità: l’e­rogazione di fondi extra richiede tempi procedurali più lunghi, men­tre Frontex avrebbe voluto la dispo­nibilità immediata per poter agire in fretta. E restano, inoltre, i dubbi se davvero un aumento di soli 3 milio­ni di euro possa essere sufficiente per fronteggiare un’emergenza di queste dimensioni.
Ieri, inoltre, 45 deputati di Psi, Pd, Sel, Per l’Italia, Gruppo Misto e Mino­ranze linguistiche, hanno scritto a Martin Schulz, candidato socialde­mocratico alla presidenza della Com­missione Europea, chiedendogli di indire una conferenza per ’euro­peizzare’ la questione migrazione, come primo atto da presidente del­l’esecutivo Ue se davvero dovesse es­sere eletto. L’attuale Commissione non vede la necessità di un incontro straordinario, ha spiegato Cercone, concentrandosi piuttosto sul consi­glio Affari interni in programma per il 5 giugno a Lussemburgo. Un in­contro durante il quale, ha detto il portavoce, il commissario Malm­ström «ha chiamato gli Stati membri a dimostrare la loro solidarietà in modo concreto. Siamo ansiosi di ve­dere quali sono le loro intenzioni. È tempo che gli Stati membri traduca­no le loro parole in azioni».