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 2014  maggio 15 Giovedì calendario

TROPPO

«Tu non hai i requisiti per questa nazionale: troppo eticamente corretto, troppe presenze, troppi gol, troppo forte! Mi spiace amico @GilaGilardino» (il difensore genoano Luca Antonini commentando su Twitter l’esclusione di Gilardino dalle convocazioni di Prandelli).

NIENTE «Due anni fa saltai l’Europeo per un motivo particolare (l’inchiesta sul calcioscommesse, poi risoltasi in un’archiviazione per il difensore, ndr), ma sapevo che non c’entravo nulla e me ne feci una ragione. L’anno scorso saltai la Confederations Cup per grave infortunio e pazienza, che cosa puoi fare contro la sfortuna? Stavolta pensavo di esserci e invece niente» (Mimmo Criscito e l’esclusione per il Mondiale).

TESTA «Mentre gioco la mia testa non smette mai di pensare e anticipo situazioni prima che accadano. Non saprei dire come faccio. Alcuni dei miei ex allenatori rimanevano sorpresi da come ricordassi gli schemi dei rivali di vecchie partite» (LeBron James).

TRICICLO «Non è facile essere corridori in Basilicata. La mia prima bici era un triciclo. La mia prima bici da corsa una Fondriest, bianca, rossa e giallo fluo, regalatami nuova da mio padre, quando avevo 10 anni» (Domenico Pozzovivo).

SUPER «potrei essere un Supertester, cioè un professionista che si prepara come se dovesse correre, e poi prova e basta. Nessuna marca ha una figura di questo livello» (Max Biaggi).

TIPO «Non sono il tipo che lascia una corsa, neanche pensando al Tour de France. Adesso che indosso la maglia di leader a punti, cercherò di difenderla a forza di volate, intermedie e finali» (Nacer Bouhanni).

DOMANDE «La mia priorità da cinque anni è essere un buon padre e un buon marito, anche se il tennis rimane importantissimo, e sono sempre molto professionale. Certo, appena sono tornato ad allenarmi, mi sono chiesto: “Ma che ci fai in campo, vai in ospedale da Mirka e dai bambini”» (Roger Federer, uscito al primo turno agli Internazionali di Roma).

MORIRE «Il signor Ecclestone aveva un interesse chiaro: andare avanti con il lavoro della sua vita. Disse che preferiva morire in una vasca di benzina piuttosto che perdere il posto al vertice della F.1» (il banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky, testimoniando al processo in corso a Monaco contro Ecclestone).