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 2014  maggio 14 Mercoledì calendario

«HO PROMESSO A MIA MOGLIE CHE TORNERÒ PER PROVARE A RECUPERARE IL MATRIMONIO»


ROMA La linea con Dubai è ottima, evidentemente un telefono fisso. E Amedeo Matacena gentilissimo, il più gentile dei latitanti possibili, latitante e anche maitre laggiù, «perché in vita mia sono stato sempre servito e riverito, e quindi so come servire». Ma sopporta poco i convenevoli: «Mi dica lei: cosa vuole sapere?».
Ex deputato di Forza Italia, condannato a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Ora come sta? Come si sente?
«Le emozioni sono costanti e pesantissime. Una sofferenza vera. Per fortuna ho trovato questo lavoro, sono finite quelle lunghe giornate passate in una noia mortale, in solitudine»
Perché Dubai?
«Perché è il posto che ho scelto ragionandoci su. Per la sua realtà, per le sue condizioni. E l’ho scelto con l’intenzione di restarci. Sto qui ormai da dieci mesi. Mi accusano, ci accusano di aver tentato un trasferimento in Libano. Ma perché mai? Il Libano sarebbe molto più facile essere estradato».
Ha rivisto sua moglie Chiara Rizzo poche ore fa. Ha passato con lei una notte. Come vi siete lasciati?
«Chiara è ripartita domenica mattina. Che dirle? È una donna che ammiro molto, ha avuto un grande coraggio nel decidere di tornare. Nonostante io tante volte le avessi consigliato il contrario, di aspettare ancora un po’, che gli avvocati facessero la loro parte».
E lei invece, ora che farà?
«L’ho promesso a Chiara e io le promesse le mantengo: se dovessero andar male i due ricorsi che abbiamo presentato, uno in Cassazione e l’altro alla Corte europea dei diritti dell’uomo, io rientrerei in Italia».
Vi hanno accusato di aver organizzato una «separazione apparente», gli investigatori credono che in realtà Chiara Rizzo sia venuta a Dubai solo per concordare la messa in sicurezza dei capitali di famiglia. Lei come si difende?
«Da quando sono qui è venuta due o tre volte, mi ha fatto anche rivedere mio figlio. Ed è venuta sempre per le pratiche del divorzio, altro che separazione apparente. Il suo è stato il giusto risentimento per averla io abbandonata».
Divorzio vero e niente Libano quindi?
«La promessa di rientrare l’ho fatta a mia moglie perché voglio comunque provarci a recuperare un rapporto finito. Quanto al Libano non ci sono stato mai in vita mia, non ho neanche un amico laggiù. Come qui a Dubai, del resto».
Sente i suoi figli, sente sua madre?
«I miei figli per fortuna li ho sentiti recentemente. E le confesso che questo mi ha evitare di fare qualche grossa sciocchezza. Per le prima volta m’ero scoperto a pensare di farla finita. Invece sono molto preoccupato per mia madre. È anziana e non sta bene. Non risponde lei e non risponde mia zia. Forse sono state tagliate tutte le connessioni»
Sua moglie e Scajola: le intercettazioni lasciano pensare a rapporti strettissimi. Che idea si è fatto?
«Penso soltanto che Chiara a un certo punto s’è trovata sola, spaventata e ha chiesto aiuto a lui. Di Scajola posso solo dire che è un uomo di grande cuore, di grande intelligenza. Quando si affeziona a qualcuno lo fa a 360 gradi. Credo che anche lui sarà presto in grado di chiarire tutto».
Non ritiene di aver fatto errori in questa vicenda?
«Se un errore l’ho fatto, beh, è stato alla radice. Ho sbagliato a fare politica, e a farla nell’area del centro destra. Se mi fossi schierato a sinistra a quest’ora sarei ministro...».