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 2014  maggio 14 Mercoledì calendario

SCATOLE/1

«Sono deluso più del pubblico romano. Ho perso solo una partita di tennis, ma devo accettarlo. Non ho nulla a cui aggrapparmi e nessuna scusa da accampare. Anche se a me girano le scatole sempre quando perdo, dovunque mi trovi, figurati quanto mi fa male a Roma che è l’unico torneo in Italia» (Filippo Fognini, uscito al primo match agli Internazionali di Roma).

«L’ultima volta che ho litigato in strada avevo 14 anni. Non ho mai dovuto dire: sono Clemente Russo, non mi fate girare le scatole. Però se qualcuno dicesse qualcosa di sconveniente a mia moglie, allora potrei imbufalirmi» (Clemente Russo).

SPIEGAZIONI «Balotelli deve imparare a fare la prima punta, stare più vicino alla porta e segnare. Per vincere bisogna fare gol: voglio incontrarlo e spiegarglielo» (Silvio Berlusconi).

VERO «Mi piace l’equilibrio con il quale Ancelotti gestisce le sue squadre. Però ognuno ha il suo modo di lavorare. Io sono Inzaghi. Uno che cerca di essere sempre “vero”» (Filippo Inzaghi).

ESPERIENZA «Per fare esperienza, bisogna giocare, non ci sono altre soluzioni. Anche i sei elementi che hanno partecipato al mondiale un tempo erano giovani ed inesperti: ora sono gente navigata» (Roy Hodgson, rispondendo alle critiche sui molti giovani convocati nella rosa inglese per il Mondiale).

UMANO «Federer è un esempio, mi piace più degli altri perché è più umano, ad esempio, rispetto a Nadal, che fisicamente sembra una macchina» (Zdenek Zeman, grande appassionato di tennis).

MANI «Sono abituato fin da bambino ad avere responsabilità sulle spalle. La mia vita me la sono costruita con le mie mani» (il colombiano Nairo Quintana, favorito per la maglia rosa).

EVOLUZIONI «Non sto pensando seriamente al rientro. Prima avevo in mente solo le corse, adesso ho mille interessi. Le persone si evolvono, anche io» (Max Biaggi).

BALDORIA «Il mio fan club ha organizzato, a Cotignola, tre giorni di baldoria fra stand gastronomici e gare giovanili. E vorrebbero fermare il gruppo per regalare, a tutti i corridori, un dolcetto casalingo» (Alan Marangoni).

COCCOLE «Sono tornata a casa, a Milano. Mamma e papà mi coccolano. Forse mi serviva questo per rinascere» (Francesca Schiavone).