Avvenire 13/5/2014, 13 maggio 2014
UN CIMITERO SENZA LAPIDI
Una tomba senza lapidi e senza nomi. Nel canale di Sicilia in questi anni hanno trovato la morte migliaia di migranti. Nel 2011 almeno 1.800 i morti. Ecco solo alcune delle tragedie più gravi. Il 25 dicembre 1996 in 300 annegano tra Malta e la Sicilia nell’urto tra un cargo libanese e una motonave. Il 20 giugno 2003 naufragio per 250 immigrati, solo 41 in salvo. Il 12 maggio 2008 barcone alla deriva, 47 morti di fame. Il 2 giugno 2011 una nave con 700 a bordo va in avaria al largo della Tunisia: almeno 270 dispersi. Il 16 giugno 2013 salvati decine di naufraghi aggrappati alle gabbie per l’allevamento dei tonni. Il 10 agosto sbarco di migranti da una piccola imbarcazione a Catania, sei giovani annegano a 15 metri dalla spiaggia. Una delle vittime è un ragazzino di 13 anni, 94 si salvano. Il 30 settembre a Scicli, nel ragusano, sbarcano in 200, ma ne annegano 13. Il 3 ottobre 2013 la tragedia forse più grave: 366 morti, tra cui donne e bambini.