Valerio Cappelli, Corriere della Sera 11/05/2014, 11 maggio 2014
SOPHIA «IL CINEMA È SEDUZIONE MA NON RIFAREI TUTTO»
Marcello Mastroianni è sul poster ufficiale del Festival. E lei, Sophia Loren, la sua «amica fraterna», andrà a Cannes col figlio Edoardo, che l’ha diretta nel film Voce umana , dal celebre monologo di Cocteau. «Avere per regista il proprio figlio? All’inizio è abbastanza imbarazzante, soprattutto per un progetto del genere, dove devi mettere tutto quello che hai dentro di te di drammatico. E allora mi domandavo, oddio, cosa penserà di me?, mi faccio dei crucci, sono noiosa con me stessa. Le prove ci hanno aiutato. È una cosa che volevo fare da tanto tempo, ma bisogna avere l’età giusta. L’ho vista in tutte le edizioni, la più intensa è quella con Anna Magnani, un’attrice che rimane sopra, sopra, sopra».
Lei ha sempre anteposto l’amore dei suoi due figli a tutto...
«Ho cercato di dare loro quella tranquillità che io, nella mia infanzia, non ho avuto. Sono cresciuta con la guerra, mamma ci adorava però non era sposata, i soldi non bastavano, ricordo mio nonno e i miei zii che la sera tornavano piegati dal lavoro all’Ansaldo di Pozzuoli, e mia zia che faceva la dattilografa. Io ero magrissima, una faccetta smunta, silenziosa. Non c’era papà, un disastro. Mi prendevo sulle spalle i dolori della famiglia».
Tuttavia lei ha sviluppato una grande solarità...
«Da ragazzina pensavo che la vita doveva essere più bella di quella. Dal mondo esterno arrivava poco, non c’era la tv, alla radio ascoltavo Alberto Sordi nei suoi primi sketch. Presto mi sono detta che bisogna conservare una luce dentro di sé, e farla esplodere».
A Cannes quest’anno ci sono tante donne, anche le nostre Alice Rohrwacher e Asia Argento, oltre al presidente della giuria Jane Campion.
«Anch’io lo sono stata a Cannes nel passato. Vi andai la prima volta a 16-17 anni, mi sentivo già arrivata non sapendo cosa avrei fatto dopo, tutte le battaglie che avrei dovuto affrontare. A 18 anni vi tornai per L’oro di Napoli ... Nel cinema più che alle quote rosa credo nel talento, che non si improvvisa. Sono poche le donne registe? Non è un problema, basta che abbiano belle storie da raccontare».
Lei a settembre compirà 80 anni: com’è essere considerata un sex symbol a quest’età?
«Le lancette hanno girato moltissimo... Non lo so, è una cosa che mi fa sorridere e mi stuzzica, come quando ero giovane e nel cinema mi piaceva (con garbo per carità), sedurre ed essere sedotta. Ora siamo qua, ed è come se non fossero passati tutti questi anni. Come mi tengo in forma? Faccio passeggiate, e una ventina di minuti al giorno di ginnastica in casa».
Lei una volta disse che è stato Walter Matthau l’attore più sexy che abbia incontrato.
«Se l’ho detto, sarà stata una battuta. Era divertente, ma sexy... Quello che rende sexy un uomo è l’intelligenza. Il primo nome che mi viene in mente è Marcello Mastroianni, che era anche bellissimo fisicamente, pieno di verve e semplice al tempo stesso. In vent’anni abbiamo fatto 14 film insieme, eravamo una coppia affiatatissima. A Cannes mostreranno il restauro di Matrimonio all’italiana ».
Con «La Ciociara» lei vinse 21 premi, compresi Oscar e Cannes.
«È il film che ha segnato la mia carriera. I miei preferiti sono tutti quelli di Vittorio De Sica, insieme con Una giornata particolare di Scola, che è il più amato dai miei figli».
Dove tiene tutti i suoi premi?
«Negli armadi. È roba mia, che neanche i miei amatissimi nipoti possono toccare».
C’è invece qualche film che non rifarebbe?
«Sì, tra quelli che dovevano fare cassetta, come si diceva una volta».
Lei oggi è un monumento, ma perché è difficile trovare registi che si pongano al servizio del suo talento?
«I monumenti non parlano, lasciamoli stare, sono cose morte. Non si può parlare tanto del cinema italiano, ci sono degli exploit, come La grande bellezza di Sorrentino che è un bellissimo film. E gli altri? Non c’è molto. Ma è un momento difficile, sono sicura che passerà».
Anche Brigitte Bardot compie 80 anni.
«Ha fatto un film con mio marito, Carlo Ponti, ma io ne stavo girando un altro e non ci siamo incontrate, né allora né in seguito. Ha avuto coraggio a mostrarsi con tutte le rughe? Non è un peccato averle, ce le avrete tutti, le rughe».
Come festeggerà il 20 settembre il suo compleanno importante?
«Non so se la famiglia me lo permetterà, vorrei festeggiarlo in intimità con loro. Ho i più bei nipoti al mondo».