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 2014  maggio 08 Giovedì calendario

CAAF CGIL, UNA MACCHINA DA SOLDI

L’inchiesta de Il Tempo sulle attività economiche gestite dalla Cgil si arricchisce con un’analisi dei Caaf, i centri autorizzati di assistenza fiscale, targati Cgil. Una rete che offre servizi agli associati e ai contribuenti e che si estende in 19 regioni italiane con tanto di società di capitali costituite ad hoc, statuti e bilanci depositati presso le Camere di Commercio. Un business importante non solo in termini sociali ma anche e soprattutto nei numeri economici.

I RICAVI
Secondo l’elaborazione fatta da Il Tempo , analizzando gli ultimi documenti contabili disponibili i Caaf, nel 2012, secondo un calcolo approssimativo basato sul valore delle produzione espresso nei bilanci , hanno fatturato nel complesso circa 87,2 milioni di euro. Soldi che in gran parte arrivano non direttamente dai cittadini ma dallo Stato e in particolare dal ministero dell’Economia e dall’Inps che riconosce un certo prezzo per le due grandi attività in cui i Caaf si sono specializzati: i modelli fiscali e il calcolo della dichiarazione di reddito equivalente, l’Isee che consente l’accesso più o meno gratutito ai servizi statali e comunali come le mense degli asili e le scuole materne. Gli 87 milioni sono solo un numero indicativo della ricchezza prodotta dalla rete dei Caaf Cgil.
A fronte degli incassi, infatti, gli stessi enti hanno speso altrettanto per assicurarsi le prestazioni di servizi. E come tutti i bilanci qualcuno dimostra la sua bravura gestionale con la presentazione di utili al netto delle imposte. È il caso del Caaf delle Marche nel 2012 ha presentato un risultato positivo di 88.952 euro, anche la capacità della Liguria non è da meno con un risultato netto di 44.735 euro. Bene anche il Lazio che condivide la società del Caaf con la Basilicata (profitti per 32.843 euro) ma la palma di Centro fiscale più produttivo spetta alla Lombardia che, oltre ad avere il valore del fatturato più alto: 14,388 milioni di euro è anche la più oculata nella gestione con un utile finale di 297 mila euro.
Non mancano anche in questo caso i Centri che non riescono a mantenere i conti in equilibrio come il Caaf Sicilia in «rosso» per 76.760 euro, quello della Sardegna (32.061 euro di perdita), il Triveneto (112.841 euro) e la Puglia (con un passivo di 70.449 euro). Anche il sistema dei Caaf Cgil, che tra l’altro ha costituito una società consortile nazionale per lo sviluppo delle attività a favore dei Caaf regionali (e che ha chiuso i conti un fatturato di 583.511 euro e un avanzo di 14 mila euro) comincia, però, ad avvertire il peso della crisi.

LA TRASFORMAZIONE
La parte rilevante dei flussi di cassa arriva, infatti, dallo Stato che non brilla certo per puntualità nel pagamento costringendo gli enti ad accendere prestiti per sopperire alla crisi di liquidità con aggravio dei costi finanziari. Non solo. La «spending review» avviata sul bilancio dello Stato ha prosciugato il capitolo con i fondi per pagare i servizi dei Caaf in generale. Così le strutture della Cgil stanno già pensando ad adeguarsi trasformandosi in centri polifunzionali per fornire i servizi più disparati.

LE ASSICURAZIONI
Una delle possibili vie di diversificazione è stata fornita dal presidente del Caaf Cgil Lazio Sandro Grugnetti che, nel verbale di assemblea 2012, ha spiegato che «una primaria compagnia di assicurazione ha offerto la possibilità di svolgere servizi assicurativi». E anche se questa attività non è compatibile con lo statuto lo stesso presidente ha indicato ai soci il cambio delle norme per includerla o la creazione di una società costituita ad hoc, interamente partecipata dal Caaf per esercitarla. Una proposta approvata all’unanimità dai soci e del quale si troverà probabilmente traccia nei bilanci del 2013 ancora non disponibili.

NUOVI SERVIZI
Trattandosi di Srl lo scopo sociale è il lucro d’impresa. Così l’obiettivo dei Caaf è quello di incrementare la redditività o attraverso un aumento delle tariffe applicate al pubblico o con l’ampliamento della gamma di servizi. Ed è ancora il Caaf laziale a indicare la via. In particolare, spiega la relazione allegata al bilancio 2012, con accordi attraverso i quali offrire a pensionati, studenti, lavoratori e aziende servizi come: la prima consulenza legale, la mediazione, la conciliazione delle controversie civili e commerciali con la messa a disposizione degli spazi del Caaf agli studi professionali. Insieme al supporto nei rapporti digitali tra cittadino e pubblica amministrazione con la fornitura di caselle di posta elettronica certificata e di dispositivi per la firma digitale. Non solo. I Caaf Cgil puntano a un aumento di fatturato anche grazie allo Sportello del cittadino che si interfaccerà tra il privato e lo Stato in attività come le pratiche auto, i rinnovi della patente, la consulenza sul diritto di famiglia, le pari opportunità, e nel contenzioso tributario.