Paolo Siepi, ItaliaOggi 7/5/2014, 7 maggio 2014
PERISCOPIO
Gianni Agnelli? Ottimo ambasciatore ma pessimo imprenditore. Carlo De Benedetti, Festival Dogliani.
Dito medio di Fassino ai tifosi che lo insultavano. Ma per il Viminale non c’è stata trattativa fra il dito e Fassino. Spinoza. il Fatto.
Già 25 mila firme all’appello di Micromega per mettere in galera il Cav. Dice che vogliono libero Genny ’a carogna. Maurizio Crippa. Il Foglio.
La campagna elettorale è una specie di show della durata di un paio di mesi in cui ognuno può dire ciò che vuole, anche le più ardite stupidaggini, senza tema di essere smentito, contraddetto, rintuzzato o internato in manicomio. Alessandro Robecchi. Il Fatto.
In quale paese si permetterebbe a un galeotto di mettere a rischio le relazioni internazionali con dichiarazioni sciagurate? In quale paese si permetterebbe a un galeotto di tenere, a piede libero, comizi politici, televisivi e non, e anche, con grande arroganza, lamentarsene? In quale paese si permetterebbe a un galeotto di incontrare il presidente del consiglio per concordare importanti riforme istituzionali? In quale paese si permetterebbe a un galeotto di farsi ricevere dal presidente della Repubblica? Massimo Fini. Il Fatto.
Invitai Gaetano Afeltra a cena al ristorante Da Alfio per mostrargli alcune copie dell’Indipendente e chiedergli qualche buon consiglio. Osservò l’impaginazione anglosassone del giornale di cui mi accingevo ad assumere la direzione e sbottò: «Com’è bello e pulito! Sembra una lapide del cimitero: Vittò, se vuoje proprio dirigerlo, tu l’ha da spurcà! Mettici qualc pruzz’ e mmerda qua e là». Pure genio. Insistette: «Gli dai un’anima. E poi lo spruzzi di merda. Vedrai che funziona». Così feci. E funzionò, altroché se funzionò. Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto, Buoni e cattivi. Marsilio.
Si è proprio fuori strada se si pensa che aggredire la pressione fiscale significhi detassare di 80 euro una fascia limitatissima di persone a basso reddito. Un paese che muore di tassazione ha bisogno di ben differenti interventi: di un abbassamento massiccio della spesa pubblica e del prelievo tributario, insieme a privatizzazioni e liberalizzazioni. Carlo Lottieri, economista dell’Istituto Bruno Leoni.
Si vuole trasformare il senato in un organo ridicolo e mefitico. Mefitico perché sarà composto dai consiglieri degli organi più infetti e più sputtanati dagli scandali cioè le regioni. Saranno le regioni decidere anche come cambiare la Costituzione e chi eleggere al Quirinale. Rino Formica, ex ministro socialista. Il Fatto.
Ero convinta che mai e poi mai la lista Tsipras mi avrebbe messo in lista come foglia di fico per coprire la vergogna di avere anche il Sel. Lo dice Antonia Battaglia, in prima fila nella lotta sull’Ilva quando si è dimessa dopo aver saputo che sulla lista Tsipras aveva messo le mani Nichi Vendola. la Repubblica.
Il lascito berlusconiano è segnato da due fallimenti. Fallita la costituzione di un grande partito liberal-conservatore ridotto a una formazione liberal-populista con tratti carismatici. Fallita la rivoluzione liberale, per l’adagiarsi su interessi settoriali, corporativi e persino personali, visto il benefit politico aggiuntivo di 2,1 miliardi di euro alle sue televisioni per tutti gli anni che è stato al governo. Pietro Ignazi, La parabola del berlusconismo, il Mulino.
Di solito quando si parla dei massacri politici recentemente perpetrati all’interno del Pd si va al ricordo dell’assassinio politico di Prodi, realizzato con il numero, invero abbastanza convenzionale, dei 101 che ne dettarono la fine. Ma, a pensarci bene, anche se nessuno ne ravviva la memoria, il giorno prima una quota ben superiore di franchi tiratori aveva massacrato la candidatura di Franco Marini. Filippo Ceccarelli. la Repubblica.
Ritengo che l’apparecchio per fare zapping, il telecomando, sia una delle invenzioni che hanno modificato, non solo il nostro comportamento davanti e con la televisione, ma anche molto profondamente i nostri modi, la nostra psiche. Non arriverò fino a dire che i cambiamenti apportati con la pillola anticoncezionale sono stati più importanti e più determinanti di quelli che sono derivati dalla utilizzazione quotidiana, permanente, frenetica, maniacale del telecomando, ma sostengo che quest’ultimo ha modificato in noi più cose che non crediamo. Bernard Pivot, Le métier de lire, il mestiere di leggere. Gallimard.1990.
Una tipologia diffusissima in molti libri è il ringraziamento lecca-lecca, quello che tesse le lodi di editor e editori. La vetta compete di diritto a Candida Morvillo: «Grazie a Elisabetta Sgarbi anche solo perché esiste. A lei vanno una sfilza di grazie: sommessi, cantati, urlati». Elisabetta Ambrosi. Il Fatto.
Risaliamo; ora siamo vicini al paese e si sta per completare la manovra. Vedo una massa scura sulla neve e mi avvicino: è un alpino dell’Edolo (quinto reggimento alpini), ha una nappina verde. Sembra placidamente addormentato, all’ultimo momento avrà visto i pascoli verdi della Val Camonica e sentiti i campanacci delle vacche. Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve. Einaudi.
Indolente, si fingeva uomo di azione. Leo Longanesi, Parliamo dell’elefante. Longanesi, 1947.
Sono arrivato col treno a Fortessa e dovevo andare a Colfosco mentre c’era una grande nevicata. Volevo una guida sicura. Così è venuto lo scultore Bottonara, detto Rott, con una Pandina con gomme, diceva lui, chiodate, ma ci aveva lo scodinzolo facile, così gli ho detto di andare piano, ma si vede che lui ci aveva la moglie e i figli per il pranzo così pestava sul chiodo e io stavo sulla punta di una natica. Al fine ha preso lo svirgolone e abbiamo puntato con buona velocità verso la macchina che ci veniva incontro. Poiché non mi metto mai su macchine che avranno incidenti, anche questa volta, pochi centimetri prima del frontale, la perfida Pandina si è raddrizzata e ci siamo salvati. Però ho detto al Rott male parole e gli ho bestemmiato i morti. Così non penso che sia diventato un mio amico. Luigi Serravalli, critico d’arte e scrittore.
Vicàri, curati di campagna, coadiutori: per i vostri spostamenti nelle parrocchie, non utilizzate che la bicicletta Amen. Modello approvato dal Vaticano. Francis Blanche, Pensèes, rèplique et anecdotes. Editions J’ai lu.1966.
Nelle acque del passato non mi tuffo più: galleggio. Roberto Gervaso. il Messaggero.
Paolo Siepi, ItaliaOggi 7/5/2014