Michele Di Branco, Il Messaggero 7/5/2014, 7 maggio 2014
DONARE CONVIENE: SCONTO AL 24%
BENEFICENZA –
E’ uno dei classici della dichiarazione dei redditi italiana: portare in deduzione o detrazione quanto donato alle onlus durante l’anno per contribuire al finanziamento di iniziative benefiche senza scopi di lucro. Lo fanno a milioni tra semplici cittadini e aziende. E quest’anno conviene anche di più. Dal 2014, infatti, le spese godono di una detrazione d’imposta pari al 24%. Vale a dire 5 punti di più rispetto alla misura classica del 19%. Sono detraibili tutte le erogazioni liberali in denaro fino ad un importo massimo di 2.065 annui senza alcuna franchigia a condizione che siano state effettuate in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (dunque le onlus ), di iniziative umanitarie (religiose o laiche) gestite da fondazioni o di associazioni individuate con decreto. Le donazioni effettuate in favore di associazioni di promozione sociale (a patto di essere iscritte in un registro aggiornato del ministero del Lavoro) possono invece essere detratte nella misura invariata del 19%.
POSSIBILITÀ DEDUZIONE
Per entrambe le tipologie di spesa è alternativamente possibile, se maggiormente conveniente, godere della deduzione dal reddito imponibile (con beneficio che varia in base all’ammontare complessivo dei redditi dichiarati, con benefici più sostanziosi in caso di redditi alti). In questo caso possono essere distinte le donazioni in favore di Ong riconosciute idonee che operano nel campo della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo con relativa deduzione per un importo massimo pari al 2 per cento del reddito complessivo. Le donazioni ad onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni riconosciute con obiettivo di svolgimento o promozione di attività scientifica o tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse storico, artistico e paesaggistico sono deducibili per un ammontare massimo pari al 10 per cento del reddito complessivo ma comunque non oltre la misura massima di 70 mila euro. Per usufruire della detrazione è necessario che il versamento sia effettuato tramite banca o ufficio postale o, comunque, con altri sistemi che permettano la tracciabilità della transazione e consentano all’Amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli, predisposti con decreto del ministro dell’Economia.
POLITICA PRIVILEGIATA
L’operazione detrazione onlus, quest’anno, si svolge in un clima reso caldo da alcune associazioni non profit. Le nuove norme sul finanziamento pubblico ai partiti prevedono il graduale superamento dell’attuale sistema basato sui rimborsi elettorali verso un finanziamento diretto e automatico da parte degli elettori attraverso donazioni in denaro. Le norme rendono però le detrazioni fiscali più vantaggiose se la donazione viene rivolta verso un partito politico, piuttosto che verso le onlus. A regime si potrà detrarre dalle imposte sul reddito una quota pari al 26% delle donazioni in denaro versate ai partiti, per importi compresi fra 30 e 30mila euro all’anno. La stessa quota la potrà scalare chi versa la sua donazione a una onlus, con la differenza però che il 26% di detrazione verrà calcolato sull’attuale tetto massimo di 2065,85 euro. In questo modo, ad esempio, se fossero donati 30mila euro a un partito, la detrazione arriverebbe a 7800 euro. Mentre versando gli stessi soldi a una onlus la detrazione si fermerebbe a 537,12.