Roberto Bagnoli, Corriere della Sera 7/5/2014, 7 maggio 2014
L’IMPEGNO DEL G7 PER DIVERSIFICARE LE FONTI ENERGETICHE
ROMA - Pieno sostegno energetico all’ Ucraina contro le «violazioni russe» e «massimo impegno comune per la sicurezza, la diversificazione delle fonti e la modernizzazione delle infrastrutture». E ancora, i Sette Grandi lavoreranno con Bruxelles per «sviluppare piani di emergenza per il prossimo inverno» ed entro sei mesi un apposito working group riferirà ai singoli ministeri lo sviluppo delle iniziative prese ieri. Con questo statement molto forte approvato all’unanimità si è concluso a Roma il G7 energia. Un risultato per nulla scontato, ha commentato il ministro francese dell’Ambiente Ségolène Royal, «data la situazione di crisi geopolitica con i Paesi che hanno visioni strategiche molto differenti». Una due giorni che ha visto la partecipazione dei ministri competenti di Italia, Germania, Francia, Giappone, Usa, Canada, Gran Bretagna e il commissario Ue all’energia Guenter Oettinger. Il premier Matteo Renzi ha aperto ieri mattina la sessione finale ricordando che «questo non è il forum adatto per decidere eventuali sanzioni contro Mosca, il vostro compito è prepararsi per affrontare eventuali choc energetici». Una raccomandazione forse superflua ma necessaria per evitare di aumentare la tensione politico-militare tra l’Ucraina e la Russia. Per il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che ha presieduto e coordinato la sessione, è stata una «dimostrazione di unità» su temi strategici come la «diversificazione delle fonti primarie». Il ministro ha anche sintetizzato che il G7 ha dato il via libera a un uso diffuso dello shale gas (non a caso l’Italia ieri ha firmato un accordo di collaborazione con il Canada, uno dei più importanti produttori mondiali) proponendo anche la creazioni di apposite Borse locali per calmierarne il prezzo tuttora poco conveniente. La Guidi, per quanto riguarda il nostro Paese, ha anche confermato che entro tre-quattro settimane sarà pronto l’atteso provvedimento per tagliare di 1,5 miliardi la bolletta energetica a carico delle imprese.