Fulmini 7/5/2014, 7 maggio 2014
POSTER
«Il poster di Rossi ce l’ho sempre, ma ora è in garage» (Marc Marquez).
SPETTACOLO «Oggi è difficile vedere qualcuno che possa battere Marquez, tranne… lui stesso. Io sono in questo mondo da 30 anni e non ho mai visto un pilota dominare come lui. Peccato per lo spettacolo» (Hervè Poncharal, proprietario Team Tech3-Yamaha).
COMPETIZIONE «La competizione aiuta a crescere. Prenda il Bayern: ha pagato psicologicamente il fatto di aver vinto la Bundesliga con sette giornate d’anticipo. Se avesse avuto più concorrenza avrebbe forse mantenuto la concentrazione fino alla fine: invece ha perso un po’ di rabbia e determinazione. E anche se conduci un campionato con otto-nove punti avanti la tensione cala un po’, inevitabile» (Marcello Lippi).
PARAFULMINE «Diciamo che oggi ci sono delle figure professionali che si sono interposte. Gli allenatori di volley sono diventati i parafulmini di tante situazioni differenti. Ma anche questo fa parte del gioco» (Alberto Giuliani, il tecnico di Macerata che ha appena vinto il campionato).
FIGLI «Con i giocatori. Ogni giorno devi recitare un ruolo, fare teatro. Se hai qualche incertezza, devi mostrare sicurezza. E un po’ come sgridare i figli: è teatro, ma si fa per il loro bene. Un allenatore è un po’ tutto: un papa, un fratello, un assistente sociale» (Rudi Garcia).
ALTARE «Non sono pronta per il matrimonio e i figli. Anzi, dovrebbero farmi un esame prima di permettermi di andare all’altare!» (Serena Williams).
FAMIGLIA «C’è altro nella vita di importante oltre allo sport. Farsi una famiglia, stare con il tuo ragazzo. Ho preso casa: sto costruendo qualcosa per tuffarmi nella vita vera» (Tania Cagnotto).
RECUPERO «Il recupero è un processo lento. Devo intanto tornare a fare le cose di tutti i giorni. Quanto al ritorno al golf, proprio non lo so. Faccio tutto quello che posso, do retta ai dottori, seguo il programma di riabilitazione e poi vedremo in che condizioni è la schiena. Certe persone hanno bisogno di tre mesi, altre di quattro, altre di più. Non lo so» (Tiger Woods).
GIOIA «Del calcio giocato mi manca solo l’atmosfera: il rapporto con i compagni di squadra, il piacere di far felici i tifosi. I giocatori spesso sottovalutano quest’aspetto: la forza di dare gioia a milioni di persone» (Lilian Thuram).