Dominique Antognoni, il Giornale 3/5/2014, 3 maggio 2014
L’IDEA DELL’IMPRENDITRICE BELGA INGA VERBEECK: «PER CHI È RICCO È DURA TROVARE LA VERA ANIMA GEMELLA I COSTI? DAI 10 AI 50MILA EURO: MA IN 6 INCONTRI...»
«Se si cerca una storia, una avventura noi non siamo l’agenzia giusta: fra la vita notturna e la vita di coppia c’è una gran bella differenza, noi mettiamo in contatto la gente di un certo livello sociale ed economico ». Inga Verbeeck, trentenne imprenditrice belga con un passato fiorente nel mondo delle acciaierie, va subito al punto sapendo di camminare in un settore che lascia più di un punto interrogativo e che desta dei sospetti e dei sorrisi maliziosi. «Non siamo nemmeno lontanamente un’agenzia che trova e propone storielle frizzanti e spensierate. Abbiamo clienti di indubbie qualità e valori,garantiamo loro una media di otto incontri l’anno, solitamente ci vogliono sei incontri per trovare il partner giusto. Sì, siamo i migliori al mondo: lo sostengo con fierezza. I costi sono alti? No, anzi. Scusate, se uno ha la possibilità di avere la Porsche, una borsa Hermès, se va dal migliore avvocato per eventuali problemi, dal miglior medico per altro tipo di esigenze, allora per cercare un partner viene da Berkeley.Siamo l’elite e lavoriamo per le elite». Un fiume in piena, Inga: piena di energia, è quasi impossibile fissare un appuntamento e parlare con lei, visto che si sposta da una sede all’altra, da New York a Copenhagen, da Londra ad Amsterdam e via di questo passo. Pare che nel mondo intero ci sia una vasta, vastissima richiesta di partner affidabili: lei ha preso la palla al balzo costruendo un impero (con tanto di sito internet www. berkeley- international. eu ). Ma andiamo con calma.
Cominciamo con una domanda semplice ma essenziale: perché un uomo benestante dovrebbe venire da voi per trovare la compagna ideale?
«Intanto perché l’80 per cento degli uomini non sono in grado di invitare una donna a uscire. Poi perché, per quanto possa sembrare assurdo, spesso accade che nella cerchia dei tuoi amici, delle tue conoscenze, non riesci a trovare una compagna oppure un compagno. Continuo dicendo che la maggior parte della gente che viene da noi è sulla quarantina: gente che prima si è dedicata solo alla carriera, anche se la fascia più difficile da accontentare sono i sessantenni».
Come funziona?
«Il cliente viene da noi, il primo incontro dura quasi tre ore: vogliamo sapere tutto di lui, gli chiediamo cosa vuole dalla vita, i suoi gusti, le esperienze, la famiglia, l’infanzia, i suoi desideri. Il nostro staff si mette a studiare le persone di sesso opposto che potrebbero essere interessate, poi diamo all’uomo il numero di telefono di lei, sperando che lui chiamerà. Si incontrano e poi speriamo che vada tutto bene ».
Parliamo delle quote di iscrizione.
«Come idea si tratta di 10.000 euro l’anno per poter scegliere un compagno/a del tuo stesso paese, 15.000 per avere due paesi a disposizione, 25.000 per l’intero continente e 50.000 per il mondo intero».
Come si scelgono i paesi?
«Spesso è un problema di lingua: per trovare una compagna, ripeto una compagna e non un’avventura si dovrebbe parlare e conoscere la lingua dell’altro».
Cosa chiedono di specifico la donna e l’uomo italiano?
«L’italiano è abbastanza semplice e lineare come genere, vuole la donna straniera carina e bionda. La donna italiana invece come prima scelta vorrebbe un inglese, poi un scandinavo. La principale richiesta è: un uomo vero e serio».
Ci sono delle problematiche, diciamo così, delicate?
«Il problema della maggior parte della gente che viene da noi sono le aspettative poco realistiche ».
Oltre a Milano dove avete aperto?
«Abbiamo sedi ovunque: Londra, Copenhagen, Parigi, Ginevra, Amsterdam, New York, apriremo anche nel Texas e in Florida».
Perfino a Copenhagen si fa fatica a socializzare?
«Sì, nei quartieri alti sì».
In Italia quanti iscritti ne avete?
«Sono 350, ma vorrei si arrivasse a mille entro breve tempo ».