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 2014  maggio 04 Domenica calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - LA GIORNATA POLITICA


BERLUSCONI
L’ex premier Berlusconi a Bari non c’è ma lancia ugualmente la sua bordata: "Abbiamo scoperto che la sinistra pensa a una patrimoniale di 400 miliardi, cioè il 10 per cento dei risparmi degli italiani". L’ex cavaliere parla dal grande schermo del TeatroTeam di Bari gremito e fasciato d’azzurro per la convention che lancia la campagna elettorale di Forza Italia. Berlusconi era dato come l’ospite d’onore ma il Tribunale l’ho bloccato, niente trasferte. Così si è collegato in videoconferenza da Arcore con i big del partito che hanno ascoltato in piedi il suo discorso. "Siamo a conoscenza - ha rincarato la dose Berlusconi - che vogliono portare i pagamenti in contanti da mille a trecento euro e poi pensano ad una legge di successione che arriva al 45% del patrimonio".
E poi avanti con le promesse per fare breccia nel voto degli anziani: "Abbiamo previsto un aumento delle pensioni che oggi sono sotto 500 euro a 800 euro al mese o addirittura a 1000 euro al mese. Siamo gli unici che al governo hanno aumentato le pensioni. Per gli anziani tanti altri sostegni che si possono dare". A cuore la sorte degli anziani ma anche degli animali domestici: "Ci sono 8 milioni di cani e 12 milioni di gattini in Italia che sono adorati dai loro proprietari che li trattano come uno di famiglia. Abbiamo in mente di cercare di trovare un papà o una mamma a uno dei 150mila prigionieri nei canili comunali. I sondaggi dimostrano che questo ci porterebbe tanta, tanta simpatia dagli elettori".
E poi, la giustizia: "Se ci fosse un partito intitolato alle vittime della giustizia, i nostri sondaggi mostrano che avrebbe prima il 18, poi il 20, infine il 21%. Questo è il traguardo dentro i nostri club". "Abbiamo dimostrato a tutti quanto siamo uniti e quanto sia un lavoro negativo quello che fanno i giornali quando riportano cose che non sono vere, quando attribuiscono a me dichiarazioni false - ha concluso - Supereremo di sicuro il 25 per cento: questo dato, in una futura elezione politica nazionale, deve sommarsi a tutti gli altri partiti e arriveremmo con la coalizione a superare quella della sinistra".
La manifestazione è stata organizzata dall’ex governatore ed ex ministro Raffaele Fitto, in corsa come capolista per le elezioni europee nella circoscrizione Italia Meridionale. Portano il suo nome numerosi cartelli che i sostenitori mostrano a telecamere e fotografi. In prima fila ci sono le deputate Mara Carfagna e Anna Maria Bernini e l’europarlamentare Barbara Matera. E poi ancora, in un palazzetto gremito, non mancano i volti della politica locale. Il candidato del centrodestra al Comune di Bari Mimmo Di Paola è seduto accanto al presidente della Provincia Francesco Schittulli. Dietro spicca l’ex parlamentare del Pd Alberto Tedesco e ancora il sindaco di Lecce Paolo Perrone.
Selfie e sorrisi, la convention di Fitto è da show
"Qui c’è l’entusiasmo che ci porta a dire che possiamo e vogliamo andare oltre il 25 per cento. Finalmente - spiega Fitto - iniziamo una grande campagna elettorale insieme con Berlusconi". In realtà i giudici non hanno dato all’ex premier il permesso per la sua trasferta a Bari. Così chiuderà la convention con un collegamento. Intanto il pubblico apre la manifestazione, applaudendo ai marò, alle vittime dell’alluvione marchigiana, ai tifosi napoletani feriti, ma anche alle forze dell’ordine. Poi sul palco i numuro uno delle altre quattro circoscrizioni Giovanni Toti, Elisabetta Gardini, Gianfranco Micciché e Antonio Tajani.

BERLUSCONI DALLA ANNUNZIATA
ROMA - "Io non sono depresso, sono invenzioni dei giornali. Anche se sono in un momento molto difficile". Lo ha detto Silvio Berlusconi a ’In mezz’orà su Rai3. Sull’esito elettorale che si aspetta per Forza Italia alle prossime Europee, l’ex Cavaliere dice: "Ho intenzione di arrivare a un buon risultato, sicuramente superiore al 25%. Che insieme alla Lega e ad altri partiti del centrodestra ci porterà a prevalere sul centrosinistra".
"Non pensavo - ha detto Berlusconi a Lucia Annunziata - di dover ritornare a occuparmi in prima fila della politica e del mio paese, ci sono dovuto ritornare perchè quando dovetti dare forzatamente dimissioni, decisi di lasciare il Pdl nelle mani di Alfano e di altri e mi occupai di quello di cui mi piacerebbe occuparmi in futuro, del mio Milan, dell’universià della Libertà, di costruire ospedali nei paesi poveri del mondo per i bambini. Ma sono stato di forza richiamato".
L’ex premier torna a glorificare se stesso: "Lascio alla storia di chiarire gli eventi, e chiarirà molto presto questa situazione, ne uscirò mondato da tutte le accuse che mi hanno fatto e diventerò il padre della patria". E poi: "Sono nelle condizioni di dovere essere l’uomo del grande cambiamento per il nostro paese". Sul futuro del suo partito non esclude infine la "discesa in campo" della figlai Marina. "Ha una grande preparazione perché è stata alla testa di un’impresa con migliaia e migliaia di collaboratori. Ha una disciplina di studio e di vita ragguardevole ed è, come me, innamorata della libertà. Sarebbe un leader perfetto, ma spero proprio che non accada. E’ una decisione che non riguarda me, ma mia figlia e soprattutto gli elettori perché il leader lo scelgono loro".
Poi nuovi retroscena sulla nascita del governo Monti. Fu "l’attuale presidente della Repubblica a consigliarmi autorevolmente a dimettersi nell’autunno 2011. E un attacco a Renzi: "Voglio vedere quale sarà il tragitto futuro di Renzi avevo speranze ma sono deluso" ha "tanti vizi della sinistra".

LEGA
PONTIDA (BERGAMO) - Sceglie toni provocatori Matteo Salvini, per la sua prima volta da segretario della Lega al raduno di Pontida. Sceglie parole che provocano applausi ad alcuni ’secessionisti’ scarcerati. "Arrestateci tutti, se siamo pericolosi, arrestateci tutti perché vogliamo la libertà", ha detto il segretario federale della Lega Nord, che ha fatto salire sul palco alcuni degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia.
Pontida, il raduno dei leghisti: c’è anche Bossi
I sessionisti. "Guardate che sovversivi, guardate che violenti", ha continuato poi Salvini accogliendo sul palco Christian Contin, Alberto e Giancarlo Orini, Stefano Ferrari e Elisabetta Adami, coinvolti nell’inchiesta che ha portato a 24 arresti nelle settimane scorse.
Renzi. Poco prima, arrivando a Pontida se l’era presa con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma anche con il governo di Matteo Renzi. "Preferisco Marine Le Pen ad Angela Merkel, cha ha massacrato la nostra economia con una moneta sbagliata: dunque meglio chi dice prima i francesi e stop all’immigrazione e alla deriva islamica", ha detto, rispondendo a una domanda sul suo patto per le europee con la leader del Fn. Il raduno è dedicato allo slogan ’Basta euro’, perché "c’è da salvarsi dalla gabbia di matti dell’Euro fuori dalla quale torniamo a produrre e lavorare".
"Meglio populisti che fessi". L’incontro è iniziato nella consueta cornice di bandiere autonomiste, striscioni ’anti-sistema’ e gazebo. La prima Pontida di Salvini segretario e una Pontida ’elettorale’, a ridosso delle amministrative ma soprattutto delle europee del 25 maggio. Salvini si è detto convinto di prendere "il doppio dei voti dell’anno scorso". "Il 25 maggio - ha detto dal palco di Pontida - non sono elezioni ma un referendum tra il passato del partito unico dell’Euro, che va da Renzi a Berlusconi a Grillo, e il futuro". Il leader della Lega ha parlato della sua scelta di stringere un patto a livello internazionale con le forze anti euro dell’estrema destra poiché ne condivide le scelte di fondo... E se questo significa essere populisti, ha aggiunto Salvini, "meglio populisti che fessi".
"Uscire dall’euro". La questione dell’euro è cruciale per la Lega. "La vera riforma è cancellare la Fornero e uscire dall’euro subito", ha detto Salvini in collegamento da Pontida con In mezz’ora su Rai3. Parole che hanno spinto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a intervenire: "Voglio dire a Salvini che non è vero che votando Forza Italia si vota per la Merkel, perché se c’è qualcuno che ha detto no a moltissime sue proposte, questo qualcuno si chiama Silvio Berlusconi. Io credo che oggi sia un fatto avventuristico uscire dall’euro. Oggi possiamo stare nell’euro se cambiamo le funzioni della Banca centrale europea".
Critiche al governo. A Pontida non sono mancati gli attacchi al governo, primo fra tutti quello al premer Renzi. Rispondendo al popolo del Carroccio che una volta salito sul palco lo ha acclamato ’Matteo, Matteo’ ha risposto "non fate così altrimenti Renzi, il megalomane di Firenze, pensa che sia per lui". Rivolgendosi invece al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, Salvini ha detto: "Alfano, verremo noi a liberare la tua Sicilia se non ne se capace". "Se non riesci a combattere l’immigrazione clandestina - ha proseguito - dimetti".
Bossi fra i militanti. Fra i militanti, oltre ai tradizionali slogan, anche un grosso cuore con la scritta ’Veneto indipendente’, in fondo al pratone. Oltre al segretario Salvini, sono presenti anche i governatori della Lombardia Roberto Maroni, che è arrivato a Pontida in moto, e del Veneto Luca Zaia. E’ presente anche Umberto Bossi che salirà sul palco alla fine della giornata.
La Rai. Nel suo lungo discorso Salvini ha attaccato duramente la Rai. "Un pensiero di tristezza a quella tv pubblica che si chiama Rai che ci prende per scemi facendo spot per l’Europa e l’euro: vergogna", ha detto il segretario federale della Lega Nord. Ha anche criticato ’Il Fatto quotidiano’ per un articolo in cui si sosteneva che al raduno di Pontida ci sarebbe stato quel che resta della Lega.
I profughi a Milano. Da Pontida Salvini se l’è presa, senza mezze parole, con l’assessore milanese del Pd, Pier Francesco Majorino definendolo "un cretino". Il segretario della Lega ha replicato all’accusa di essere "un infame" dopo aver visitato ieri per protesta la stazione centrale di Milano, dove sono accampati dei profughi siriani. "Poveretto - ha aggiunto Salvini commentando il lavoro dell’assessore ai Servizi sociali di Pisapia -. Se non è capace di fare l’assessore non deve insultare ma dimettersi". In generale sull’arrivo di immigrati e di profughi il leader della Lega ha ribadito la richiesta di "sospendere l’operazione Mare Nostrum, non farli partire e aiutarli a casa loro".

ANSA.IT (FOTOSTORY)
E’ iniziato nella consueta cornice di bandiere autonomiste, striscioni ’anti-sistema’ e gazebo, il raduno della Lega Nord a Pontida. La prima Pontida di Matteo Salvini segretario e una Pontida ’elettorale’. La manifestazione si svolge infatti a ridosso delle Amministrative ma soprattutto delle Europee del 25 maggio: ’Basta euro’ è lo slogan che campeggia sullo sfondo del palco, con la scritta ’Un’altra Europa e’ possibile’ che dà il titolo al raduno di quest’anno.
Fra i militanti, oltre ai tradizionali slogan, anche un grosso cuore con la scritta ’Veneto indipendente’, in fondo al pratone. Una bandiera italiana con una banana al centro del tricolore, vicino alla sala stampa. Striscioni contro l’ immigrazione di massa: ’Clandestini tutti a casa di Napolitano’ e ’Renzi grazie degli sbarchi, cretino’.