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 2014  maggio 03 Sabato calendario

DIECI ANNI

«Probabilmente Zanetti smette davvero, ma per come lo vedo io potrebbe giocare altri dieci anni« (Danilo D’Ambrosio).

GRATITUDINE «Milito? Avrà l’eterna gratitudine di tutti gli interisti, l’affetto per lui rimane. È il personaggio che ci ha fatto vincere il Triplete» (Massimo Moratti).

MARGINI «Io non mi sento ai margini: per minuti giocati sono tra i più utilizzati. Il gruppo non è spaccato fra italiani e stranieri, ma qualche giocatore penalizzato non è contento. La delusione è comprensibile: molti di noi inseguono quest’anno un duplice obiettivo: il bene del Milan e la convocazione al Mondiale» (Riccardo Montolivo).

STATISTA «È come uno statista, sempre attento ad ogni piccolo dettaglio» (Rafa Benitez secondo José María Callejón).

MATTINA «Io mi considero il caporeparto di un’azienda e quindi devo qualsiasi spiegazione a chi mi paga. Però mi aspetto che prima di trarre giudizi ascolti, anche perché credo di essere l’allenatore più rintracciabile d’Italia: mi si può chiamare persino alle 4 di mattina, tengo sempre il telefonino acceso» (Walter Mazzarri).

FACILE «Il Chelsea non è fatto per giocare a calcio. Siamo bravi in contropiede, un po’ come il Real contro il Bayern. Spesso mi viene chiesto di fare tutto da solo e non è facile» (il trequartista belga del Chelsea Eden Hazard).

UMORE «Da quando vivo a Roma, i miei migliori amici e collaboratori sono tutti della Roma. La domenica finivo per chiedermi cosa avesse fatto la Roma perché sapevo che in caso di vittoria avrei trovato un ottimo umore sul set» (il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore, tifoso del Palermo).

CLIMA «A Barcellona, con così tanti buoni giocatori, sarebbe facile intendersi in campo. Al loro stile di gioco, come a Roma con Rudi Garcia, mi adatterei molto bene. È là che potrei dimostrare il meglio delle mie qualità. Non sarebbe una cattiva destinazione sia come città sia come clima...» (Miralem Pjanic).

NOTIZIA «Anche se in vacanza, Federica Pellegrini rimane con Valentino Rossi l’atleta più conosciuta d’Italia. Vale è rimasto Rossi pure quando ha avuto un calo. Federica non ha bisogno di vincere per essere seguita, tutto fa notizia: sia che parlino del nuoto sia della sua vita privata: e a lei va bene così» (Fabio Scozzoli).