Avvenire 1/5/2014, 1 maggio 2014
APRILE IL MESE PIU’ INQUINATO
La notizia ha subito innescato la polemica tra i catastrofisti e i ricercatori che non credono nella certezza dei dati disponibili e della loro comparazione con il passato: il mese di aprile è stato il più inquinato della storia (da quando cioè, circa 60 anni fa, si compie questo tipo di misurazioni), con un livello medio di anidride carbonica oltre 400 parti per milione (ppm). È l’allarme lanciato da esperti americani su Climatecentral.org. «Ogni giorno di aprile il livello è stato di oltre 400 ppm», ha denunciato Pieter Tans, scienziato del clima alla National Oceanic and Atmospheric Administration. Secondo l’esperto, le concentrazioni di CO2 rimarranno quasi certamente al di sopra dei 400 ppm anche nei mesi di maggio e giugno e dovrebbero scendere a luglio. I livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono monitorati dal 1958 da un sito sul vulcano Mauna Loa, alle Hawaii. Il livello di 400 ppm era stato toccato per la prima volta il 9 maggio dell’anno scorso. Quest’anno però la soglia è stata raggiunta con due mesi di anticipo e i livelli medi di C02 sono rimasti costantemente al di sopra dei 400 ppm dall’inizio di aprile.
Sul fronte opposto una serie di altri scienziati ribadisce però che la precisione con cui si eseguono ora le rilevazioni, non era tale neanche in un recente passato. Inoltre i “cicli storici” sono difficilmente paragonabili tra loro per la imprecisione e l’incomparabilità con i parametri raccolti nel passato.