Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore 1/5/2014, 1 maggio 2014
RCS, L’OPZIONE DEI FONDI NEL CDA
Fumata nera al consiglio di amministrazione di Rcs, mentre spunta l’opzione di una lista Assogestioni per indicare il sostituto di Carlo Pesenti nel board di Rcs Media Group. Ieri pomeriggio, a Milano, si è tenuto fino a tarda sera il cda della holding editoriale chiamata a definire i principi e i criteri per la candidatura del sostituto di Pesenti. Un nome che verrà proposto all’assemblea dell’8 maggio, chiamata anche a varare la riforma della governance. La riunione di ieri non ha però portato a una scelta definitiva. Servirà ancora tempo: domenica 4 maggio il board si riunirà nuovamente. Lo ha fatto sapere il presidente del gruppo editoriale, Angelo Provasoli, al termine della riunione del board di Rcs: «Abbiamo oggi esaminato e discusso - ha spiegato, dopo una riunione di circa tre ore - il profilo più appropriato per il candidato che il consiglio proporrà all’assemblea. Abbiamo esaminato alcune candidature coerenti con il suddetto profilo individuato e ci siamo accordati per effettuare alcuni approfondimenti». Una decisione, ha proseguito Provasoli, sarà presa domenica dal Cda «in tempo utile per poter comunicare la proposta del candidato ai soci prima dell’assemblea dell’8 maggio»
La prossima assise dei soci, infatti, dovrà proporre il reintegro dell’attuale cda a nove, con la nomina di un amministratore al posto di Carlo Pesenti, e contestualmente dovrà essere ratificata la cooptazione di Attilio Guarneri, subentrato alla scomparsa di Giuseppe Rotelli. Ma, in aggiunta, all’approvazione dei soci sarà sottoposta anche la modifica dell’articolo 11 dello statuto, per fissare il numero di consiglieri da un minimo di sette a un massimo di 11, con i due terzi dei posti che andranno alla lista più votata e un terzo alle minoranze, riequilibrando così la situazione attuale dove un solo posto è riservato al mercato e tenuto conto che nel frattempo il flottante si è allargato al 30%, quota destinata a crescere con la conversione delle azioni di risparmio. Questo comunque a valere dal prossimo anno quando sarà rinnovato l’intero consiglio di amministrazione del gruppo editoriale. Proprio per questo motivo, stando ad alcune indiscrezioni, si starebbe ragionando sulla possibilità di affidare ad Assogestioni l’indicazione del sostituto di Pesenti. Ma non sarebbe l’unica opzione sul tavolo e su questo si starebbe ancora lavorando.
Resta poi da capire la posizione dei soci su una possibile candidatura di Urbano Cairo. L’imprenditore ha annunciato mercoledì scorso di essersi rafforzato in Rcs dove si è portato al 3,68 per cento. Nell’annunciare di aver acquistato sul mercato azioni pari allo 0,7-0,8% del capitale Cairo, che nella casa editrice del Corriere della Sera aveva il 2,84%, non ha poi escluso un suo ingresso nel board. Per quanto si consideri «uno operativo, non un uomo da consigli di amministrazione», e sottolinei che finora nessuno gli ha chiesto un passo simile, l’imprenditore ha anche aggiunto «se mi fanno una proposta ci penserò».
L’impressione sul mercato è infatti che proprio Cairo potrebbe rivestire il ruolo di mediatore fra il principale azionista Fiat (al 20,5%) e il socio di minoranza di maggior peso, Diego Della Valle (quasi al 9 per cento). Specie in un momento così delicato del gruppo, specie dopo le polemiche legate ai bonus al management che sono poi sfociate nello scontro tra i vertici e il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli.