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 2014  maggio 02 Venerdì calendario

SUL METRO GIAPPONESE

Se vi capita di essere uno degli oltre 40 milioni di passeggeri che ogni giorno dell’anno la rete di trasporti veloci su rotaia di Tokyo scarrozza a più di 100 km/h fino a 50 metri di profondità in ogni direzione e dovete decidere in quale delle sue 882 (ottocentottantadue!) stazioni scendere è probabile che possiate avere un attacco di panico. Se prendete una linea sbagliata, in una manciata di minuti vi ritrovate in un villaggio di campagna invece che nel centro del più grande agglomerato urbano del globo. Se siete pratici, molto pratici, saltate su un’altra linea che può scaricarvi in una stazione centralissima da dove, con rapidi cambi di linea, vi sarà possibile arrivare al vostro appuntamento con pochi minuti di ritardo. Ma in Giappone «pochi minuti di ritardo» sono un dramma. È inutile profferire trafelati delle scuse: il vostro disdoro non ne sarà lenito. In questo Paese, essere puntuali è una rude mancanza di rispetto: bisogna arrivare qualche minuto prima.
Ma rilassatevi: la Tokyo Metro Co., o Tokyo Metorò, come viene chiamata dai giapponesi, l’azienda privata che gestisce 9 delle 13 linee metropolitane della capitale con un profitto netto di 70 miliardi di yen (circa mezzo miliardo di euro) all’anno, ha pensato a voi (siate voi giapponesi gaijin, non giapponesi). Ha realizzato e resa disponibile a costo zero una smartphone app, utilizzabile anche offline, dove è possibile avere in giapponese, inglese, cinese e coreano tutte le informazioni necessarie. Dalle più ovvie, come quale linea prendere, in quale stazione scendere, gli orari delle corse (rispettati al secondo, ammenoché non ci siano «incidenti con persona» come sono definiti i non rari suicidi. A quelle meno ovvie, come quale linea prendere e dove scendere per una tappa precisa (basta toccare l’icona di uno dei 59 «must» raffigurati nell’app, dal tempio Sensoji di Asakusa al passaggio pedonale di Shibuya, il più affollato del mondo) o in quali treni ci sono carrozze per sole donne nelle ore di punta, quando gli oshiya, gli addetti in guanti bianchi, pigiano i passeggeri nelle vetture (la mano morta è più viva che mai nel Paese degli inchini e dei ciliegi in fiore). La smartphone app da anche informazioni per acquistare biglietti superscontati, come una tessera giornaliera per 800 yen (6 euro).
Iniziative lungimiranti in vista dell’arrivo di milioni di turisti per le olimpiadi del 2020, assegnate a Tokyo dopo il bluff del primo ministro Abe che ha assicurato ai rappresentanti del Coni di avere sotto controllo il problema delle radiazioni atomiche di Fukushima (90 minuti di auto da Tokyo). C’è chi sostiene che la smartphone app farebbe meglio a consigliare i viaggiatori di non risalire in superficie perché l’aria meno inquinata che si respira in città è quella dei tunnel della Tokyo Metorò.