Gloria Riva, L’Espresso 2/5/2014, 2 maggio 2014
CHE BUSINESS LO SQUILLINO!
Da noi si chiama "squillino", un trillo al cellulare dell’amico per fargli sapere che va tutto bene. Lo usano i giovani con pochi spiccioli in tasca. In India il sistema delle "chiamate perse" è diffusissimo fra persone di ogni età: le telecomunicazioni sono care per il tenore di vita medio, così lo squillino è diventato un modo efficace di comunicare senza spendere. Chi va in Oriente non può non accorgersene. Anche la californiana Valerie Wagoner, ex responsabile marketing di eBay, catapultata nella caotica Bangalore ci ha fatto caso. Ma lei ci ha costruito sopra un bel business. Grazie a lei, gli squilli nel 2013 sono aumentati di 416 milioni: tante sono le volte che gli indiani hanno usato la sua compagnia, "ZipDial" ( "chiamata breve"), per entrare in contatto con marchi famosi come Gillette, Disney e Procter&Gamble. Funziona così: Valerie assegna a ogni brand un numero di telefono, che appare sugli annunci pubblicitari. Il consumatore chiama e subito riaggancia: sarà la società a contattarlo con una telefonata o un messaggio per offrirgli coupon o sconti e conquistare così clienti. Idea geniale, quella di Wagoner, ma non facile da realizzare. Di stranieri (donne poi!) che creano società a Bangalore se ne vedono pochi e Valerie ha dovuto sfondare parecchie barriere culturali prima di avere successo. Ma oggi è nota anche in Sri Lanka, Bangladesh, Indonesia, Singapore e nelle Filippine.