L. Mattioli, Il Messaggero 30/4/2014, 30 aprile 2014
DROGHE LEGGERE, SI CAMBIA: LE PENE VERRANNO RIDOTTE
ROMA Niente più carcere e sanzioni ridotte per il piccolo spaccio e il consumo delle droghe leggere; reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e pesanti. Arriva con queste novità il disegno di legge che converte il decreto 36/2014 sulle droghe, reso necessario dalla cancellazione della Fini-Giovanardi bollata come incostituzionale dalla Consulta. Un disegno di legge che il governo ha deciso di blindare con la fiducia, votata ieri alla Camera (335 sì e 186 no). Per il ministro della Salute, Lorenzin «trovare un punto di equilibrio su questi temi è difficile, ma siamo giunti a un buon risultato».
LA RIFORMA
ROMA Niente carcere per il piccolo spaccio, sanzioni ridotte per l’uso personale di sostanze stupefacenti, reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e pesanti. Arriva con queste novità il disegno di legge che converte il decreto 36/2014 sulle droghe e i farmaci “off label”, reso necessario dalla cancellazione della Fini-Giovanardi bollata come incostituzionale dalla Consulta. Un disegno di legge che il governo, alla fine e non senza polemiche, ha deciso di blindare con la fiducia, votata ieri alla Camera (335 sì e 186 no).
LE NOVITÀ
Tante le novità nel testo che sarà votato oggi in Aula ma che potrebbe subire modifiche nel passaggio al Senato dato che in molti preannunciano battaglia. Innanzi tutto sanzioni più basse per lo spaccio di lieve entità. La cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà punita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere. L’arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di flagranza.
NUOVE TABELLE
Vengono rimodellate le tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Cinque in totale: la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. La V riguarda i medicinali. Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis. Tutte le droghe sintetiche rientrano invece nella tabella sulle droghe pesanti. L’acquisto o la detenzione di sostanze per uso personale non ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative (la sospensione della patente, del porto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi). Nel caso di piccolo spaccio o altri reati minori commessi da un tossicodipendente il giudice può applicare, anziché detenzione e multa, la pena del lavoro di pubblica utilità.
LE REAZIONI
Per il ministro della Salute, Lorenzin «si è dovuto intervenire d’urgenza dopo la sentenza della Consulta, poiché con la cancellazione delle tabelle si era determinata una situazione di far west. Trovare un punto di equilibrio su questi temi è difficile, ma siamo giunti a un buon risultato». Scettico sul provvedimento l’Ncd che chiede modifiche in Senato. «La cannabis geneticamente modificata non può essere considerata una droga leggera, gli effetti che seguono alla sua assunzione sono devastanti - sostiene l’ex ministro Nunzia De Girolamo - Il testo può certamente essere migliorato in Senato». Testo da modificare completamente nella sostanza per Forza Italia. «Troppi i lati oscuri - sostiene Maurizio Gasparri - a cominciare dalle sanzioni solo di tipo amministrativo, per chi compra o detiene droga». In campo sono scesi anche operatori e associazioni del settore che, pur esprimendo un giudizio positivo sul dl, hanno chiesto che al più presto venga riscritta tutta la normativa sulle dipendenze.