Carlo Tecce, Il Fatto Quotidiano 30/4/2014, 30 aprile 2014
LA RAI DEVE TAGLIARE, MA RAI NEWS NON SI TOCCA
In viale Mazzini non sanno dove grattare i 150 milioni di euro che il governo vuole trattenere dal canone d’abbonamento e, adesso, scoprono che al sacrificio contabile vanno aggiunti 50 milioni previsti ancora dal progetto di riduzione dei costi operativi per le partecipate. Il Consiglio d’amministrazione riunito al completo - presente anche Luisa Todini, nominata presidente di Poste, mentre Antonio Verro era collegato al telefono - ieri ha delegato al direttore generale Luigi Gubitosi la ricerca di questi denari. L’ipotesi più concreta sarebbe la cessione di un pezzo di Rai Way, la controllata che gestisce gli impianti di trasmissione, ma non prima di una articolata quotazione in Borsa.
Quando poi sui tavoli al settimo piano di viale Mazzini plana il fascicolo Rai News - con l’investitura di quattro nuovi vicedirettori più due confermati e il piano editoriale - il Cda approva a maggioranza, seppur con le diserzioni tattiche di Verro, Rositani e De Laurentiis. Perché la triplice piattaforma giornalistica (portale, canale e televideo), affidata a Monica Maggioni, rappresenta la voce d’investimento che cresce di più nei bilanci Rai. E pazienza per gli ascolti stazionari a 0,58 per cento (65.000 telespettatori), media giornaliera aggiornata al 28 aprile 2014, in leggera flessione rispetto ai 68 decimali registrati nel 2013.
La fusione di testate ha plasmato ormai una redazione da 190 giornalisti, 23 capiredattori (5 col titolo, ma senza funzioni) e 6 vicedirettori (erano 8): promossi Marco Franzelli, Sabina Sacchi, Filippo Nanni e Lorenzo Ottolenghi; Enrica Toninelli e Mirella Marzoli restano con gli stessi gradi.
Nel gruppo di comando approda, dunque, anche Ottolenghi, ex portavoce del presidente Paolo Garimberti, epoca Mauro Masi e Lorenza Lei. Ottolenghi abbandona il sito, lanciato qualche mese fa, ma che arranca con non più di 80.000 visitatori unici giornalieri, nonostante i giornalisti siano passati da una decina scarsa a 33 e nonostante “Rai news.it ” abbia aumentato le sue capacità tecnologiche e il contratto con RaiNet sia quadruplicato da 90.000 a 350.000 euro l’anno.
L’azienda e Gubitosi difendono il prodotto di Monica Maggioni e non hanno intenzione di limare le spese: Rai News prevede pure un paio di programmi alternativi al flusso ininterrotto dei Tg che coinvolgono Francesco Merlo, Pietrangelo Buttafuoco e lo storico Alberto Melloni per uno speciale vaticano. Nessun risparmio previsto. Ogni giorno ci sono 9-10 collegamenti in diretta (una decina di migliaia di euro al dì), le trasferte estere sono prolungate e anche gli inviati vanno in giro per l’Italia per raccontare meglio quel che accade e rinfrescare i contenuti: anche se lo share non segnala grosse impennate, i concorrenti di Tgcom24 (molto distanziati) e Skytg24 (in scia) seguono negli ascolti. Quando l’ex dg Masi fu inviato da Berlusconi in viale Mazzini e Corradino Mineo dirigeva la rete, le risorse di Rai News erano di 7,3 milioni di euro (oltre i costi fissi), poi hanno cominciato a calare e da quest’anno, in particolare, sono in risalita.
Al centro televisivo di Saxa Rubra, rinfrescati gli studi e ammodernati gli arredi, aspettano di ospitare le nuove rubriche (di esterni). In viale Mazzini, senza frenesie, pronosticano successi di share. Per ora, sono smentiti. Di sicuro, i 150 milioni che vuole palazzo Chigi non saranno sottratti a Rai News. Dove il servizio pubblico tv è immune ai tagli.
Carlo Tecce, Il Fatto Quotidiano 30/4/2014