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 2014  aprile 30 Mercoledì calendario

IL BOARD ALSTOM SCEGLIE GE SIEMENS PRONTA A RILANCIARE



PARIGI.
Alstom sfida il Governo e sceglie General Electric. Durante una lunga riunione, il consiglio di amministrazione del gruppo francese avrebbe deciso ieri sera all’unanimità (in serata non c’era ancora la conferma ufficiale) di accettare l’offerta del colosso americano per le sue attività nel settore energetico (pari a circa il 72% del fatturato, il resto è trasporto ferroviario). Non è detto però che l’ultimo capitolo di questa vicenda sia definitivamente scritto.
Il cda ha infatti anche deciso di far realizzare una expertise indipendente sulla proposta di Ge. Operazione che dovrebbe richiedere circa un mese, durante il quale gli americani non possono modificare la loro posizione e Alstom non può ovviamente accordarsi con qualcun altro, però può prendere in considerazione eventuali offerte alternative.
Quella, cioè, del gruppo tedesco Siemens. Che ieri pomeriggio ha ufficializzato, con una lettera agli amministratori di Alstom, l’intenzione di presentare una proposta, confermando quanto già sostenuto in una lettera domenica scorsa. E un mese è proprio il tempo chiesto da Siemens per poter fare una due diligence e incontrare la direzione di Alstom prima di mettere nero su bianco un’offerta dettagliata.
La partita, insomma, potrebbe non essere ancora chiusa. Anche se Alstom ha espresso chiaramente la propria posizione, optando per la soluzione alla quale sta lavorando da mesi il presidente Patrick Kron. E il percorso individuato potrebbe essere solo il modo per dare almeno formalmente una chance a Siemens e non guastare irrimediabilmente i rapporti con il Governo (visto che lo Stato è il grande committente del gruppo francese).
Si tratta certo di una sberla al ministro dell’Economia Arnaud Montebourg, l’alfiere del «patriottismo economico», che ha chiaramente espresso la sua preferenza per la soluzione Siemens e che in questi giorni - ancora ieri - non ha perso occasione per attaccare duramente Kron.
Va detto che il numero uno di Ge, Jeffrey Immelt, ha fatto il possibile per dare a Parigi il massimo di garanzie. Dopo averlo fatto a parole nell’incontro di lunedì mattina con il presidente François Hollande, ha inviato a quest’ultimo una lettera per assicurare che ci sarà un aumento dell’occupazione, che i quartier generali di alcune attività (reti, turbine ed eolico offshore) saranno in Francia, che investitori francesi potranno affiancarsi a Ge, che il nucleare potrà rimanere francese, con una cessione a Edf o Areva.
Sull’altro fronte, Siemens - che non si ritiene ancora sconfitta - sarebbe ormai disposta a mettere sul piatto l’intero settore trasporti (metro compresi, quindi), per consentire ad Alstom di diventare un gigante del comparto (del quale i tedeschi avrebbero comunque il 19%).
L’Amf, la Consob francese, aspetta dal canto suo un comunicato di Alstom che faccia chiarezza sull’intero dossier per riprendere questa mattina la quotazione del titolo (sospeso da venerdì scorso).

Marco Moussane, Il Sole 24 Ore 30/4/2014