la Repubblica 30/4/2014, 30 aprile 2014
TARANTINI E LAVITOLA IL GIP ARCHIVIA “NIENTE ESTORSIONE”
ROMA.
Nessuna prova per ritenere che dietro l’elargizione di 500 mila euro fatta da Silvio Berlusconi a Gianpaolo Tarantini nel periodo tra il marzo e il luglio del 2011 si sia celata un’estorsione. Con questa motivazione il gip di Roma Costantino De Robbio ha archiviato le posizioni dell’imprenditore barese, di sua moglie Angela Devenuto e dell’ex direttore dell’Avanti Walter Lavitola. Secondo il gip manca «ogni elemento da cui ricavare la natura estorsiva di tali corresponsioni di denaro. Le attività di intercettazione aggiunge - non hanno fatto emergere alcuna costrizione o minaccia esercitata dagli indagati nei confronti di Silvio Berlusconi.
La lettura delle trascrizioni lascia emergere con chiarezza la vicinanza personale di Lavitola a Berlusconi, ed il tentativo del primo di approfittare di tale vicinanza per intimorire il secondo, forse nel tentativo di creare le condizioni per le successive richieste di denaro».
Tuttavia per il gip gli accenni alla volontà di mettere Berlusconi «con le spalle al muro sembrano rimasti una mera intenzione nella mente di Lavitola se non una millanteria» ed in ogni caso «non sono stati raccolti nel corso dell’indagine elementi di segno diverso». In conclusione per De Robbio non esistono elementi che «smentiscano la ricostruzione degli indagati e della stessa persona offesa (Berlusconi, ndr) secondo cui si tratterebbe di elargizioni effettuate per venire incontro a richieste di aiuto economico nei confronti di due soggetti stimati e in difficoltà materiale».
la Repubblica 30/4/2014