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 2014  maggio 01 Giovedì calendario

CORNUTO

«L’allenatore è come il marito cornuto, è sempre l’ultimo a sapere le cose…» (Claudio Ranieri).

AUTOSTIMA «Io non valgo Tevez o Llorente. Ho molta autostima ma farei molta fatica a prendere il posto di uno di loro o entrare davvero in concorrenza. Se il Sassuolo dovesse salvarsi, vorrei che il mio futuro fosse ancora qui il prossimo anno» (Simone Zaza).

CALVARIO «Stare rinchiuso in casa con gesso e tutore, senza potermi muovere, è stata una sofferenza. Avevo anche dolori fortissimi. Il giorno più brutto è stato quello di Milan-Ajax, quando c’è stata la ricaduta. Mi sono reso conto del disastro dopo un tiro, quando ho riappoggiato il piede e ho sentito una fitta. Da lì è ripreso il calvario, e a questo proposito vorrei precisare una cosa» (Stephan El Shaarawy).

REGOLE «Premessa: Livaja è un talento. Però se non cambia avrà problemi. Ovunque. Con me aveva un buon rapporto, ma in un gruppo ci sono delle regole. Valgono per Livaja, per Colantuono, per chiunque. E su questo, con me, non si discute» (Stefano Colantuono).

POP CORN «Nell’Nba sono maniacali nella cura dei particolari tecnici, logistici. Nulla è lasciato al caso. Però, per esempio, sull’alimentazione siamo liberi di gestirci. Così negli spogliatoi prima delle gare trovi dei cartoni giganti di pop corn» (Gigi Datome, al primo anno ai Detroit Pistons).

OSSESSIONE «Questo benedetto primo gol con la maglia dell’Inter mi manca, inutile negarlo. Ma non deve diventare un’ossessione. Sin da bambino sono stato abituato a saltare l’uomo e a cercare un compagno smarcato, ma non la porta» (Mateo Kovacic).

STRADA «Ho detto e lo ripeto che sono pronto a firmare il nuovo contratto in 5 minuti. Voglio rimanere a Firenze, la mia famiglia adora questa città. Se la società vuole tenermi non ci saranno problemi. Viaggiamo sulla stessa strada» (Borja Valero).

INGLESE «La Formula 1 è uno sport inglese, e le principali fabbriche stanno tutte lì, nel giro di un chilometro. Se vuoi un ingegnere nuovo devi convincere a cambiare casa lui, la moglie e il figlio» (Flavio Briatore).

ETERNO «Ovviamente, non penso di essere eterno, so che arriva il momento di dire basta con la convinzione di aver dato tutto. Non si può spingere il proprio corpo oltre le risorse di cui si dispone» (Giacobbe Fragomeni).