Maurizio Molinari, La Stampa 29/4/2014, 29 aprile 2014
LE PRINCIPESSE IN VIDEO: “RE ABDULLAH CI TIENE RECLUSE”
Quattro principesse vivono da 13 anni recluse nel palazzo reale di Gedda e hanno deciso di affidarsi ad alcuni video amatoriali per sfidare chi le ha imprigionate: il padre Abdullah, re dell’Arabia Saudita.
Le recluse sono Sahar, Maha, Hala e Jawaher Al Saud, tutte figlie di Alanoud Al Fayez, moglie giordana del sovrano wahabita, esule da oltre vent’anni a Londra. È stata proprio la madre a rompere il silenzio, a inizio marzo, con un’intervista tv a «Channel 4» nella quale svelava di aver «subito il divorzio» a causa «del disprezzo di Abdullah nei miei confronti, colpevole di avergli dato solo figlie femmine».
Fuggì così in Gran Bretagna dove «13 anni fa» seppe che le quattro ragazze erano state «confinate nel palazzo reale di Gedda». Poche settimane dopo questa denuncia, in coincidenza con l’arrivo a Riad del presidente Usa Barack Obama, la figlia maggiore Sahar - 42 anni - ha girato con una webcamera il primo video, confermando la «vita da reclusa nel palazzo», da dove «è impossibile uscire». Le uniche visite ammesse, assicura la madre, sono di «componenti maschi della famiglia reale che percuotono le mie figlie».
Nel nono anniversario del regno paterno, Sahar ha rincarato la dose, con un nuovo video: «Siamo detenute e solidali con i prigionieri politici sauditi» afferma, paragonandosi a Nimr al-Nirm, l’imam arrestato perché protagonista di una campagna per il rilascio degli oppositori. La reazione di Riad arriva dall’ambasciata a Londra: «È una questione privata» e con la politica non c’entra.
Maurizio Molinari, La Stampa 29/4/2014