Andrea Secchi, ItaliaOggi 29/4/2014, 29 aprile 2014
TV2000, RUFFINI DIRETTORE
Il giorno dopo uno dei momenti mediatici più importanti della chiesa cattolica con la canonizzazione di due Papi in diretta nel mondo, arriva la notizia del cambio al vertice nella «piccola» emittente dei vescovi italiani, Tv2000. Dal prossimo 5 maggio, infatti, direttore di rete sarà Paolo Ruffini, in arrivo da La7, mentre il direttore della testata giornalistica sarà Lucio Brunelli, a lungo vaticanista del Tg2.
Il cambiamento, in realtà, era cominciato lo scorso 14 febbraio, con l’uscita di scena di Dino Boffo, direttore di rete dall’autunno del 2010: allora si mise al suo posto ad interim monsignor Francesco Ceriotti, storico direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, ma era chiaro che si sarebbe trattato di un incarico con un tempo piuttosto limitato, anche per via dell’età, essendo Ceriotti ultranovantenne.
Il cambiamento riguarderà anche Radio InBlu, l’emittente radiofonica che come Tv2000 appartiene alla società Rete Blu.
Per Ruffini l’approdo a Tv2000 segna l’addio a La7, in cui era arrivato nel 2011 dopo molti anni in Rai. Fra le altre cose, a Viale Mazzini era stato direttore di Rai 3 dal 2002 al 2009, poi con un periodo di intervallo fino ad agosto 2011 per essere stato reintregrato dopo la sostituzione con Antonio Di Bella. A La7, invece, l’arrivo di Urbano Cairo come editore lo scorso anno ha rivoluzionato l’attività della rete ed evidentemente Ruffini ha avuto minori margini di manovra come direttore.
Anche Brunelli ha un lungo passato in Rai, come vaticanista del Tg2, ma anche una vicinanza con Papa Bergoglio raccontata dal giornalista all’indomani dell’elezione. Brunelli, per altro, su Limes raccontò come nel conclave in cui fu eletto Ratzinger era proprio Bergoglio il secondo cardinale più votato fino al terzo scrutinio e quello potenzialmente in grado di sbarrare il passo al Papa tedesco. A Tv2000 Brunelli sostituirà l’attuale direttore Stefano De Martis.
Difficile capire come cambierà concretamente la televisione con i nuovi arrivi. La laconica nota ufficiale parla delle nomine «nell’ambito di un processo di generale rivisitazione della propria linea editoriale». «Affidiamo a questi due professionisti di gran livello la rivisitazione della nostra linea editoriale, ovviamente di concerto con l’editore (la Cei, ndr)», dice a ItaliaOggi l’amministratore delegato di Rete Blu Massimo Porfiri ma senza spiegare quali saranno le linee sulle quali si dovranno muovere. «Siamo molto contenti, ma vorremmo esserlo ancora di più. Avere un ritorno maggiore». In termini di ascolti ed economici? «In termini di incidenza della vita pubblica e non solo di quella della chiesa».
Di fatto se i vescovi continueranno a finanziare la tv come hanno fatto finora, di problemi economici non ce ne dovrebbero essere: il contributo della Cei è passato dai 19 milioni del 2008 ai 21 del 2011 ai 32,6 milioni del 2012. Ancora nessun bilancio per il 2013, ma la cifra dovrebbe essere più o meno quella dell’anno precedente. Per contro, la raccolta pubblicitaria è stata più o meno intorno a 1/1,5 milioni.
Il realtà il cambiamento ha a che fare con la nuova linea dettata da Papa Francesco e di cui si è ampiamente parlato in occasione della rimozione di Boffo, chiamato alla direzione di Avvenire nel ’94 per opera di Camillo Ruini e poi (dopo le dimissioni per un articolo del Giornale) a Tv2000 dal 2010: la stessa Cei sta subendo un ripensamento e il nuovo segretario ad interim, Nunzio Galantino, avrebbe proprio il compito di avviare il ricambio superando l’epoca Bagnasco.
Andrea Secchi, ItaliaOggi 29/4/2014